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Vampiretto

 

Recensione

Vampiretto – Recensione: una pellicola che attinge linfa dall’editoria per ragazzi

vampiretto scena

Richard Claus e Karsten Kiilerich, che hanno già collaborato in “Nome in codice: brutto anatroccolo”, con “Vampiretto” portano sul grande schermo i protagonisti della saga creata dalla scrittrice Angela Sommer-Bodenburg, i cui racconti sono tradotti in più di 30 lingue ed hanno venduto quasi venti milioni di copie. I protagonisti degli omonimi libri, editi in Italia da Giunti, avevano già raggiunto le sale cinematografiche nel 2000 in un lungometraggio dal titolo “Il mio amico vampiro”, ma stavolta la sfida è diversa: trasferire il mondo creato dalla scrittrice tedesca in una pellicola animata di ampio respiro.

Vampiretto: un divertente film d’animazione che piace a grandi e piccini

vampiretto scena 2

Ai due registi è piaciuta l’idea di un mondo vampiresco i cui protagonisti sono ragazzini, in cui i vampiri sono buoni ed i cattivi sono i loro cacciatori.

Il nostro “Vampiretto” è il giovane Rudolph Sackville-Bagge, che attende con una certa apatia l’arrivo dei componenti del suo clan, che da tutto il mondo giungono in Transilvana per festeggiare il suo tredicesimo compleanno . E’ la trecentesima volta che Rudolph compie tredici anni, vorrebbe finalmente uscire dalla cripta e vivere una vita più emozionante, contrariamente agli impauriti genitori, che vogliono proteggerlo dai temuti umani. Non si sbagliano poi tanto, infatti a rovinare la festa c’è Rookery, il famoso cacciatore di vampiri, ed il suo improbabile aiutante Maney, che vogliono approfittare dell’evento per fare incetta di trofei.

In una girandola di colorate ed emozionanti avventure, in cui i protagonisti si muovono tra la Foresta Nera e la Transilvania, Rudolph si affaccerà al mondo dei grandi e scoprirà il valore della parola amicizia; sarà infatti l’incontro col coetaneo umano Tony a cambiare la sua sorte e quella del clan.

Vampiretto: una storia ben fatta con una sua chiara morale

Scoppiettanti i dialoghi, scritti dallo stesso Claus e dal noto Larry Wilson (“La famiglia Addams”, “Beetlejuce”), bella la colonna sonora, accattivante la grafica, che ha il suo punto di forza nelle ambientazioni, decisamente riuscite.

Il film è un inno all’amicizia, attraverso la quale si esalta l’accettazione delle diversità, tema quanto mai attuale in un’epoca in cui l’integrazione tra popoli è cosa necessaria ma complicata.

Maria Grazia Bosu

Trama

  • Titolo originale:  The Little Vampire 3D
  • Regia: Richard Claus, Karsten Kiilerich
  • Genere: Animazione, colore
  • Durata: 83 minuti
  • Produzione: Germania, 2017
  • Distribuzione: Notorious Pictures
  • Data di uscita: 26 Ottobre 2017

Vampiretto (loc)“Vampiretto” racconta la storia di Rudolph, un piccolo vampiro, che rimane solo, separato dal resto della sua famiglia quando il suo clan viene attaccato da un cacciatore di vampiri. Rudolph, impaurito e spaventato, per evitare di bruciare alla luce del sole decide di nascondersi in un hotel: qui fa amicizia con l’umano Tom, un bambino della sua stessa età che adora i vampiri.

I due si legano da subito, riescono a capirsi a vicenda e sarà proprio Tom ad aiutare il bambino vampiro a salvare la sua famiglia e a sconfiggere finalmente il terribile cacciatore.

Vampiretto: dai libri al film d’animazione

Il film d’animazione “Vampiretto” non può vantare una sceneggiatura originale: infatti si ispira all’omonima serie di libri per ragazzi scritti da Angela Sommer-Bodenburg che ora approderà anche nel cinema per bambini. La saga fantasy ha avuto moltissimo successo, tanto da vendere più di 10 milioni di copie ed essere stato tradotta in trenta lingue differenti.

Angela Sommer-Bodenburg è stata un aiuto insegnante in una scuola media e in quegli anni (1979-1984) decise di scrivere il primo libro come una sorta di esperimento, per capire quale fosse il tipo di letteratura che avrebbe potuto interessare ai suoi studenti. Dal 1984 si dedicò esclusivamente alla scrittura e al disegno, proseguendo la serie di libri per ragazzi che hanno come protagonisti i vampiri. La scrittrice sceglie di raccontare storie sui vampiri, anzi su un piccolo vampiro, motivando in maniera molto interessante la sua scelta: “Un vampiro per me non è un mostro assetato di sangue, ma un piccolo vampiro affettuoso con paure e fobie che forse aiuterà i bambini a liberarsi dalle proprie paure”.

In realtà non è la prima volta che i libri de “Vampiretto” sono adattati allo schermo: nel 1985 è stata prodotta una serie TV, dal titolo omonimo, di co-produzione tedesca, canadese e britannica; nel 1993, invece, è stato prodotto una sorta di sequel della serie chiamata “The Little Vampire – nuove avventure” e infine nel 2000 è stato realizzato il film “Il mio amico vampiro”di Uli Edel che, anche se si ispira in maniera molto meno precisa alla trama dei romanzi, ha ottenuto un discreto successo.

Trailer

 

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