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Una notte da leoni 2 – Recensione

I leoni sono tornati. E se quello che succede a Las Vegas rimane a Las Vegas, cosa ne sarà allora di quello che accadrà per le caotiche strade di Bangkok?

(The Hangover Part II) Regia: Todd Phillips – Cast: Zach Galifianakis, Ed Helms, Liam Neeson, Jamie Chung, Bradley Cooper, Juliette Lewis, Todd Phillips, Paul Giamatti – Genere: Commedia, colore, 102 minuti – Produzione: USA, 2011 – Distribuzione: Warner Bros Italia – Data di uscita: 27 maggio 2011.

una-notte-da-leoni2“Bangkok has them now” ovvero, Bangkok li ha presi. Così riporta la locandina internazionale di “Una notte da leoni 2”. Sporchi, umidi, sudaticci, in preda al post sbornia da alcool e farmaci più o meno illegali. È così che ritroviamo Phill (Bradley Cooper), Stu (Ed Helms) e Alan (Zack Galifianakis) alle prese con un nuovo addio al celibato, non più nella città del peccato, ma nella tropicale Thailandia.

Dopo aver giurato di non raccontare mai a nessuno ciò che, quella notte di due anni fa, accadde per le strade di Las Vegas (tigre rubata a Mike Tyson, furto di una macchina della polizia, denti mancanti, ricoveri in ospedale, scomparsa temporanea di uno dei componenti del gruppo, ritrovamento di un bambino, matrimonio con una prostituta, furto di 80.000 dollari a un ladro internazionale), il “Wolf pack” vola alla volta della Thailandia per celebrare l’unione fra Stu (che si è lasciato alle spalle la sua ex-moglie ballerina di lap dance e la sua ex ragazza tiranna e traditrice) con Lauren (Jamie Chung).

Si unisce al gruppo anche Teddy (Mason Lee), futuro cognato di Stu, un ragazzo modello entrato a Stanford con due anni in anticipo. Un piccolo genio che il suocero di Stu ama, al contrario del futuro genero, che definisce come il semolino che si dà da mangiare ai bambini e ai vecchi.

Mentre celebrano l’addio al celibato sulla spiaggia a base di birre e marshmallow, tutto sembra filare liscio. Ma è solo un’illusione. La mattina seguente Phill, Alan (con i capelli rasati) e Stu (con un tatuaggio alla Mike Tyson sul volto) si ritrovano in uno squallido hotel di Bangkok e, ovviamente, non ricordano niente.

Todd Phillips riutilizza la logica vincente del primo episodio, in cui gran parte del film è volto a ricostruire i bagordi della nottata precedente, lasciando inalterato lo schema. Le uniche modifiche visibili, oltre alla location, sono la mancata presenza del bambino “Carlos”, sostituito da una scimmia pusher, la menomazione fisica che subisce Stu (nel primo episodio si toglie un dente, nel secondo si tatua il volto).

Rimangono inalterate invece alcune costanti, come la propensione per il personaggio interpretato da Ed Helms per le prostitute, di vario genere, e l’innata verve comica di Zack “Alan” Galifianakis, punto di forza dell’intero “Wolfpack”.

Le guest star aumentano in questo secondo capitolo. Torna Mike Tyson (e non vi sveleremo cosa farà per non rovinarvi la sorpresa) e arriva anche Paul Giamatti.

Un film politicamente scorretto, che ha richiesto l’uso della censura in alcune parti e contro il quale, con molta probabilità, gli animalisti si infurieranno per via delle scene in cui si vede fumare e spacciare una piccola scimmia. Il doppiaggio italiano ha aiutato però il film a non incappare in ulteriori censure in quanto molte delle “bad words” sono state edulcorate e alleggerite del loro significato originale.

La colonna sonora rispecchia fedelmente lo spirito del film, fra sonorità hip hop, r’n’b e disco, per non parlare delle canzoni “autobiografiche” dei due protagonisti Stu e Alan.

Nel 2009 il primo capitolo delle disavventure di questo gruppo di amici diventò uno dei pilastri del genere “dude” di cui “Hangover 1” divenne appunto un classico in maniera inaspettata, sia in America, che nel mondo.

“Una notte da leoni 2”, nonostante perda di mordente, per via della trasposizione in terra straniera del primo, con molta probabilità consacrerà la saga del “Wolfpack”, e se Stu, Phill e Alan avranno successo al botteghino, Todd Phillips ha già annunciato un ritorno in grande stile per il terzo episodio, che non sarà però incentrato su un addio al celibato.

E Dopo Vegas e Bangkok, quale sarà la meta prescelta dai leoni per l’ennesima e colossale Hangover?

Eva Carducci

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