Eco Del Cinema

Una domenica notte – Recensione

 

Giuseppe Marco Albano alla sua opera prima è già pronto ad analizzare alcuni dei limiti del cinema italiano

Regia: Giuseppe Marco Albano – Cast: Antonio Andrisani, Francesca Faiella, Ernesto Mahieux, Anna Ferruzzo, Claudia Zanella, Saman Anthony, Rocco Barbaro, Adolfo Margiotta, Marit Nissen, Tiziana Schiavarelli, Pinuccio Sinisi, Pascal Zullino, Pietro De Silva, Alfio Sorbello – Genere: Commedia, colore, 90 minuti – Produzione: Italia, 2013 – Distribuzione: Camarda Film – Data di uscita: venerdì 25 gennaio 2013.

una-domenica-notteOpera prima di Giuseppe Marco Albano, “Una domenica notte” è un viaggio attraverso le velleità di Antonio Colucci, un regista horror del sud Italia che non ha mai trovato spazio per esprimere il suo modo di fare cinema, rimanendo confinato in una provincia lucana che tutt’al più gli ha offerto la direzione di qualche spot pubblicitario.

Nonostante i quarantasei anni, Antonio lo spazio per raccontare dei suoi cimiteri e dei suoi zombie lo cerca ancora, senza accettare il compromesso di abbandonare la sua terra per trovarlo. Questa tenacia lo porta a doversi scontrare quotidianamente con una realtà di provincia fatta di dinamiche e persone che, spesso e volentieri, sono ben più orrorifiche delle situazioni e degli zombie del suo film.

Il valore di “Una domenica notte” sta nella sincerità con la quale racconta i limiti culturali della provincia italiana e le difficoltà di produzione nelle quali inevitabilmente incorrono registi indipendenti come il protagonista, trovando al tempo stesso in essi l’impalcatura per sorreggere i risvolti comici della storia. La narrazione, ad esempio, è ritmata attraverso l’inserimento sporadico di alcuni provini fatti alle persone originarie dei luoghi in cui è ambientato il film, le quali, durante le riprese, avevano espresso al regista l’interesse a far parte del cast.

Se da un lato questa scelta contribuisce a implementare il vigore comico della pellicola, dall’altro, parlando del contesto reale nel quale si sono svolte le riprese – piuttosto simile a quello in cui è immerso il protagonista della storia – fa emergere una certa solidarietà del regista verso il suo personaggio che come lui è regista e come lui è italiano.

Claudio Di Paola

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