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A Quiet Place – Un posto tranquillo (2018)

Recensione

A Quiet Place – Recensione: un horror atipico da mozzare il fiato

A quiet Place review

In un futuro prossimo venturo, una famigliola vive nel silenzio più totale e comunica con il linguaggio dei segni per non cadere preda dei terribili mostri ciechi – ma sensibili ad ogni rumore – che hanno sterminato l’umanità.

John Krasinski, lui stesso interprete principale, dirige la moglie Emily Blunt in una pellicola che riesce a far sentire lo spettatore in trappola senza dargli scampo con un cast ridotto all’osso e senza alcun effetto speciale.

A Quiet Place: ogni rumore può significare morte

In inglese si dice “Less is more” e mai frase fu più indicata di questa per “A Quiet Place”. Il primo quarto d’ora del film è nel silenzio totale che fa da non sottofondo a immagini apocalittiche in cui sembrano essere vivi solo due giovani genitori e i loro tre figli, di cui uno sordo muto. La tensione si taglia con il coltello e si sobbalza a ogni rumore. Anche perché, come scopriremo dopo, “stay silent, stay alive” è la regola.

Un giocattolo rumoroso fa uscire fuori delle creature che potrebbero essere protagoniste della saga di “Resident Evil” e uccide uno dei poveri bambini della coppia: è l’inizio di una pellicola che non mostra nulla di spaventoso eppure incute un’ansia che ricorda quella di “Paranormal Actitivity”, solo che in questo caso si gioca non con le immagini ma con i suoni, pochi e inquietanti.

A quiet Place scena

É una stranissima dimensione sensoriale quella in cui si muovono John Krasinski ed Emily Blunt, genitori amorevoli, con un neonato in arrivo, costretti a camminare con i loro figli a piedi nudi. Questo notevole escamotage del regista è il colpo di genio di una storia che è molto ben scritta dal regista stesso in tandem con Scott Beck e Bryan Woods.

Ad aumentare la tensione dello spettatore concorre inoltre l’atmosfera claustrofobica di una cantina sotterranea con il piccolo appena nato chiuso in una specie di bara insonorizzata.

A Quiet Place: un film che funziona con la precisione di un orologio svizzero

In un continuo concatenarsi di azioni in cui agisce il principio causa/effetto si resta ammirati dalla straordinaria performance di tutto il cast che riesce ad esprimersi con pochissime battute, aiutate da un’incredibile mimica facciale pari solo al cinema muto degli esordi.

Ottimi gli effetti sonori firmati magistralmente da Marco Beltrami, la ciliegina sulla torta per un film da cui si esce camminando in punta di piedi quasi senza accorgersene.

Giulia Sessich

Trama

  • Titolo originale: A Quiet Place
  • Regia: John Krasinski
  • Cast: Emily Blunt, John Krasinski, Noah Jupe, Millicent Simmonds, Cade Woodward, Evangelina Cavoli, Ezekiel Cavoli, Doris McCarthy
  • Genere: Horror, colore
  • Durata: 95 minuti
  • Produzione: USA, 2018
  • Distribuzione: 20th Century Fox
  • Data di uscita: 5 aprile 2018

 

Un posto tranquillo - locandina italianaIn una fattoria vive una famiglia costretta a ridurre al minimo possibile ogni rumore: non possono risvegliare lo spirito sovrannaturale che controlla la loro casa. L’unica soluzione sembra essere il silenzio, almeno per il momento.

A Quiet Place – Un posto tranquillo: la necessità del silenzio

“A Quiet Place – Un posto tranquillo” nasce dalla sceneggiatura di Scott Beck e Bryan Wood e, dopo “The Hollars”, rappresenta il ritorno alla regia di John Krasinski, protagonista della pellicola insieme a Emily Blunt (“Into the Woods“, “La ragazza del treno“), sua moglie nella vita reale e anche in questa storia horror.

La narrazione del film ruota attorno alla vita di una famiglia composta da due coniugi e dai figli (interpretati da Noah Jupe e Millicent Simmonds). Ma il vero protagonista di “A Quiet Place – Un posto tranquillo” è il silenzio, da cui dipende la vita di tutta la famiglia: ognuno componente del gruppo è, infatti, ben attento ad evitare qualsiasi rumore e ogni oggetto viene rivestito in maniera tale da non causare alcun suono. Il silenzio, però, non può di certo durare in eterno: un banale incidente, innocuo in qualsiasi situazione familiare ordinaria, scatena l’imprevedibile. Il panico inizia ad espandersi nella famiglia. Le lampadine, fino a quel momento spente, iniziano ad accendersi e colorarsi di rosso e cominciano a sentirsi dei pesanti passi dalla parte superiore dell’abitazione. La tranquillità sembra essere ormai svanita.

Il silenzio rappresenta, dunque, l’unica possibilità di sopravvivenza e salvezza della famiglia, costretta a vivere nelle tenebre e nell’ansia costante che quella presenza tanto misteriosa quanto inquietante possa distruggere il precario equilibrio raggiunto.

 

Trailer

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