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Un altro mondo – Recensione

Dopo “Parole d’amore” Silvio Muccino si posiziona di nuovo dietro la macchina da presa e vola in Africa per raccontare un romanzo di formazione

Regia: Silvio Muccino – Cast: Silvio Muccino, Isabella Ragonese, Michael Rainey Jr., Maya Sansa, Flavio Parenti, Greta Scacchi – Genere: Drammatico, colore, 110 minuti – Produzione: USA, Italia, 2010 – Distribuzione: Universal Pictures – Data di uscita: 22 dicembre 2010.

un-altro-mondoSilvio Muccino torna a cimentarsi con la regia a due anni da “Parlami d’amore” ed esce nelle sale con “Un altro mondo”, soggetto scritto ancora una volta insieme a Carla Vangelista.

Proprio da una costola di Sasha, il protagonista della sua opera prima, sembra avere origine Andrea (interpretato ancora da Muccino), esponente della Roma bene che trascorre il suo tempo tra una fidanzata bulimica e le feste con gli amici, durante le quali si concede anche qualche stravizio. Come il precedente Sasha, l’attuale protagonista si diverte con l’amico dissennato, (interpretato dallo stesso Flavio Parenti in entrambe le pellicole di Muccino) con il quale l’unico passatempo sembra essere quello di “voler spegnere il cervello”.

In questa prima parte del film la regia segue i ritmi forsennati della vita dei personaggi, con carrelli che si muovono freneticamente, a rappresentare la loro corsa verso il nulla.

Improvvisamente Andrea riceve una lettera del padre, allontanatosi dalla famiglia diversi anni prima, che lo invita a raggiungerlo in Kenya, dove si trova in punto di morte. Il giovane parte, nonostante i pareri negativi dell’anaffettiva madre (Greta Scacchi) e della compagna Livia (Isabella Ragonese). In Africa conosce Sara (Maya Sansa), volontaria del campo in Kenya, dove lavorava suo padre, che lo conduce letteralmente in un nuovo mondo: gli slums di Nairobi. Qui Andrea scopre di avere un fratellino di colore, Charlie (Michael Rainey Jr), rimasto solo al mondo e del quale Sara gli chiede di prendersi cura.

Ha inizio così per Andrea un viaggio nel Paese africano, durante il quale ancora una volta la regia si adegua al cambiamento di paesaggio e di registro: non più inquadrature veloci ma lunghi cameracar alla scoperta di luci e colori intensi, non più immagini patinate, ma inquadrature sui soggetti. Muccino mostra un’Africa attuale, che ha fatto del presidente americano Barack Obama (di origini keniote) la sua bandiera.

Come in un romanzo di formazione, Andrea dovrà confrontarsi poi con una nuova prova: il difficile rientro in Italia, dove porta con sé il piccolo Charlie. Sia la regia di Muccino, sia la fotografia di Marcello Montarsi rendono molto abilmente il dualismo della sceneggiatura, enfatizzando i due mondi attraversati da Andrea: da un lato la ricchezza sfrontata, dall’altro la povertà più estrema. Impossibile non notare somiglianze o citazioni con la pellicola di suo fratello Gabriele “La ricerca della felicità” (vedi scena con Andrea e Charlie che giocano a basket sul terrazzo di un edificio) e, in fondo, una ricerca della felicità è presente e sentita anche qui dai protagonisti.

Buona la prova offerta dalle attrici Ragonese e Sansa, alle quali sono state offerti due personaggi femminili forti, che superano Andrea per la loro determinazione. Silvio Muccino è cresciuto e intende dimostrarlo con “Un altro mondo”, film impegnato, al quale è collegato anche un progetto di beneficienza per il Kenya. Se il giorno di Natale avrete l’imbarazzo della scelta al cinema, optate per una pellicola in grado di trasmettere emozioni e di comunicare sentimenti positivi: “Un altro mondo” dovrebbe perciò avere la precedenza!

Ilaria Capacci

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