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The Walking Dead “Il valore” (8×15) – Recensione e Spoiler

“The Walking Dead” è andato in onda ieri sera su Fox con “Il valore”, il penultimo episodio dell’ottava stagione. La storia segue il ritorno di Negan al Santuario, dove Simon sta perpetrando l’ammutinamento inseme ad altri. Nel frattempo si assiste ad un piccolo cambiamento in Eugene, “il fabbricante di proiettili”.

The Walking Dead: fuori tempo massimo

The Walking Dead

Il quindicesimo episodio di “The Walking Dead” si apre su colui che ha dato inizio a tutto quanto, Rick Grimes (Andrew Lincoln). L’anima della serie, nonché del gruppo di sopravvissuti di Alexandria, trova finalmente il coraggio di leggere la lettera che il figlio Carl gli ha scritto prima di morire. Il peso di trovarsi davanti a quelle parole ha tormentato il nostro protagonista dall’inizio di questa metà di stagione, ma ora siamo quasi alla fine e quella lettera sarà il fulcro delle scelte di Rick nel finale di stagione.

Carl si fa genitore al posto di Rick, e come quest’ultimo cerca di farlo sentire al sicuro come si è sentito lui sotto l’ala protettrice del padre. Le parole del ragazzo, divenuto uomo troppo presto, si scagliano sul protagonista come una marea, ma così dev’essere perché ci deve essere qualcosa di più alla fine di questa guerra, qualcosa appunto da tramandare e coltivare: un messaggio di speranza per un futuro che ricordi anche solo vagamente la sicurezza del passato.

The Walking Dead: Negan si riprende ciò che è suo

Per tutto l’episodio assistiamo alla riconquista, non troppo difficile, da parte Negan del Santuario dove Simon sta cercando di assumere il controllo totale della situazione. Forte dell’apparente scomparsa del “big boss”, si adagia sugli allori ignaro però del ritorno del re.

Quest’ultimo si palesa prima a Dwight e con lui ordisce il piano che porterà all’inevitabile morte di Simon, che ha sopravvalutato il proprio carisma e la propria forza e sottovalutando un Negan che in realtà non ha mai perso il controllo sui suoi sottoposti. Il duello tra i due non poteva che finire in modo violento, in un classico faccia a faccia a forza di pugni. Negan si riconferma così un uomo difficile da spezzare, forte di una personalità che può scontrarsi solo con quella di Rick, ma ciò che lo rende ancora più temibile è avere uno scopo. E non si farà scrupoli ora a portarlo avanti, adesso più che mai, conscio del fatto che il suo avversario non si sottometterà mai.

Punto dolente per il povero Dwight di cui Negan scopre il doppio gioco, utilizzandolo come pedina per attirare Rick e il suo gruppo in una trappola che potrebbe metterli seriamente in difficoltà.

The Walking Dead: l’evoluzione di Eugene

Nel frattempo assistiamo al rapimento di Eugene da parte di Daryl (Norman Reedus) e Rosita. I due vorrebbero riportarlo indietro con lo scopo di rinchiuderlo ed utilizzarlo solo nel caso gli servisse il suo intelletto. Infatti l’odio che provano nei suoi confronti, per via del suo tradimento, è talmente forte da sopraffarli a tal che, in più di un occasione, non riusciranno a trattenersi dal volerlo uccidere.

Questo però li annebbierà a tal punto che alla prima occasione Eugene trova il modo di scappare, abbandonando quella codardia che lo ha sempre contraddistinto. Una volta salvatosi e tornato al Santuario si rivelerà, al pari del suo capo, più che convinto e pronto a riprendere la sua missione.

L’episodio si conclude com’è iniziato, con le parole di Carl che questa volta sono rivolte a Negan attraverso la lettera che ha scritto appositamente per lui e che Michonne (Danai Gurira) leggerà al capo dei Salvatori. Non ci sorprende la scelta della spadaccina, che ha compreso il significato di quelle parole e tenta fino alla fine di trovare una soluzione che non comporti altre morti. Ma Negan ormai è annebbiato da una furia cieca e fuori tempo massimo; e allora che la guerra abbia inizio.

Il penultimo episodio di questa ottava stagione fila liscio e senza troppe pretese, ed evita di concludersi con un cliffhanger, di cui la serie nel corso degli anni ne ha sfornati anche fin troppi. Un ottimo intermezzo che mette in campo quei tasselli che ritroveremo nel season finale.

 

Nell’attesa del finale di stagione ecco il promo:

 

Riccardo Careddu

10/04/2018

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