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The Post: il film di Steven Spielberg presentato in conferenza stampa

The Post: il film di Steven Spielberg presentato in conferenza stampa

The Post scena

 

The Post: Steven Spielberg, Meryl  Streep e Tom Hanks in Italia per presentare il loro nuovo film

Con “The Post” il grande regista americano porta sullo schermo una storia quanto mai attuale sulla libertà di stampa, e sulla naturale esigenza di verità dei cittadini di ogni dove. Siamo negli Stati Uniti, nel 1971, il presidente Nixon, per mezzo dei giudici, riesce ad impedire al New York Times la pubblicazione di documenti secretati del Pentagono che contengono scottanti verità sul comportamento americano in Vietnam. Il Washington Post, di proprietà della signora Katharine Graham, diretto da Ben Bradlee, osa l’impossibile, cambiando il corso della storia.

Tappa italiana del tour promozionale europeo è Milano, dove la Streep ed Hanks hanno partecipato al programma di Fabio Fazio “Che tempo che fa”, e presenzieranno all’anteprima nazionale della pellicola. Roma si dovrà accontentare della diretta streaming della conferenza stampa milanese.

The Post: la Streep ha parole di ammirazione per la donna che interpreta

Meryl Streep ha parlato del suo personaggio nel programma di Fazio, ricordando che in un’epoca in cui la maggior parte delle donne era casalinga: “E’ stata una delle primissime donne a gestire una grossa azienda: rimasta vedova ha ereditato dal marito il Post, e lei, che era una mamma di quattro figli e sarebbe rimasta volentieri a casa, all’improvviso si è ritrovata da sola a dirigere questo grande giornale, ed in un momento di crisi ha avuto il coraggio di prendere una decisione che avrebbe cambiato la storia dell’America”.

Hanks ha conosciuto personalmente la Graham, incredibilmente hanno cenato assieme la sera prima che la donna morisse: l’attore non dimenticherà mai come la signora, parlando di televisione e internet, affermò con sicurezza che le persone non si sarebbero mai stancate di andare al cinema.

L’attrice americana riguardo la Graham ci tiene a ricordare che apparteneva ad una generazione di donne, quella di sua madre, che ad un ricevimento, se la conversazione virava su temi politici, “si alzava e lasciava la stanza”. Eppure ha saputo tenere le redini di un giornale e “partecipare in maniera attiva alla vita del paese”. E’ importante poi precisare che il giornale era stato affidato al marito della Graham dal suo stesso padre: era impensabile affidarlo ad una donna, seppure questa fosse sua figlia.

 

The Post Streep

The Post: Steven Spielberg spiega il perché di questo film ora

Nell’incontro milanese con la stampa, moderato dalla Detassis, Steven Spielberg ha iniziato col parlare del perché proprio ora “The Post”, iniziando col dire come “la libertà di stampa sia un diritto che consente ai giornalisti di essere i veri guardiani della democrazia e come, vedendo questi fatti a posteriori”, il comportamento di Nixon e l’intervento della Corte Suprema, “siano stati un atto inaudito” che accadeva per la prima volta dalla guerra civile americana. Oggi a parere del regista c’è lo stesso timore per la libertà di stampa, in pericolo come e più di prima.

Spielberg ha detto che il film ha avuto sostegno e supporto dalla stampa americana, “una stampa che subisce ogni giorno attacchi”, ma ha ottenuto tanti consensi soprattutto per la figura carismatica della Graham, attorno alla quale ruotano le vicende. “Una donna che si è trovata ai vertici, con una grande difficoltà a trovare la voce per farsi valere, una voce trovata proprio in questo momento cruciale”. Ha poi aggiunto che per la prima volta in carriera si è “trovato a mostrare un rapporto umano complesso come quello tra i due protagonisti”, interpretati egregiamente da Hanks e Streep.

The Post: i tre premi oscar condividono il set per la prima volta

Le tre star scherzano sul tema ed i due attori raccontano  che il loro primo sodalizio davanti alle telecamere è stato per “Tutto è ispirazione”, il documentario con cui il figlio ricorda l’indimenticata Nora Ephron, grande amica sia di Hanks che della Streep, che commossa ha detto che le sarebbe piaciuto che l’amica “fosse qui a commentare il momento attuale, in modo spigliato e pungente, come solo lei sapeva fare”.

La Streep ha raccontato d’aver letto la sceneggiatura di “The Post” sei giorni prima delle elezioni americane: “Davamo per scontato una presidente donna, e volevamo mostrare quanta strada si era fatta sul campo della condizione femminile dal 1971 ad oggi. Dopo le elezioni, i continui attacchi alla libertà di stampa e alle donne, proprio da chi sta al vertice, hanno trasformato il film in una riflessione, non sulla strada fatta ma su quella da fare”.

Hanks ha definito il suo personaggio un tipo molto “competitivo, una bestia, aveva una grande determinazione, e voleva non una storia ma la storia. Nel giugno 1971 il Washington Post era in competizione col Washington Star, il numero uno nella capitale, e l’idea che il New York Times  avesse un’idea che il Post non aveva lo teneva sveglio la notte”.

Ha aggiunto Spielberg che “la fame di Ben era tale da spingerlo a sfidare il più famoso quotidiano degli Stati Uniti, il New York Times appunto, per far diventare il Post talmente importante da meritare un direttore come lui. Ben ha spinto il suo editore a pensare in grande, e durante lo scandalo Watergate questo li aiutò ad avere coraggio, pubblicare e costringere Nixon alle dimissioni”.

Streep parla del coraggio del suo personaggio ricordando che in questa situazione il primo ad aver avuto un gran coraggio è stato Daniel Ellsberg, il consulente del governo che rischia in prima persona per divulgare le notizie. Interpellata sul fatto che il coraggio si possa apprendere, come fa la Graham nella sua evoluzione personale di donna ed editrice, ritiene che si possa apprendere eccome, “piuttosto il problema è che non lo insegnamo abbastanza alle nostre ragazze”.

 

The Post - Hanks, Streep, Spielberg

The Star: Streep e Spielberg sulle molestie sessuali

L’attrice presume “che gli esseri umani imparino molto lentamente, non essendo questa una battaglia nuova”, e si ritiene sicura del fatto che “l’aria sia cambiata e non soltanto ad Hollywood”. La Streep sente che “l’ambiente sta cambiando, che le donne che hanno sempre lottato per affrontare questo problema, donne che lavorano nei ristoranti, negli ospedali, in agricoltura, quando questo ha coinvolto Hollywoodiano, hanno trovato più coraggio, più forza”, magari non si faranno sempre grandi passi in avanti, ma il processo è oramai innescato, non si può tornare indietro.

Spielberg ha recentemente detto in un’intervista alla CNN che “i rapporti tra uomo e donna non sono neanche lontanamente vicini a come dovrebbero essere”, per il cineasta americano è questo un “tema arcaico, che risale alla notte dei tempi, su cui sono stati scritti fiumi d’inchiostro e realizzati innumerevoli film e serie tv, ma la battaglia dei sessi non ha ancora trovato una soluzione. Le donne hanno dimostrato più volte di avere le forze per uscire dallo stampo in cui gli uomini vogliono relegarle, basta pensare alla seconda guerra mondiale quando rimaste da sole in patria, essendo tutti gli uomini al fronte, hanno da sole portato avanti il paese, eppure quando gli uomini sono tornati a casa non hanno potuto capitalizzare i loro sforzi, tornando nelle cucine: è un lotta di potere. Credo che la storia mostri come le donne siano capaci di essere leader, sono gli uomini che non hanno mostrato la volontà di comportarsi adeguatamente ed accettare un no come risposta da una donna. Mi auguro che il film possa essere una fonte d’ispirazione per molte donne che hanno difficoltà a trovare la loro voce”.

 

Con queste parole si conclude la presentazione di un film molto bello che sarà nelle sale italiane il primo febbraio 2018.

 

Maria Grazia Bosu

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