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The Circle

Recensione

The Circle – Recensione: Orwell al tempo del social network

The Circle Hanks

Tom Hanks in “The Circle”

 

Basato sul best-seller di Dave Eggers, “The Circle” è un film che utilizza la distopia per puntare il dito contro il dominio del ‘like’, contro l’abbattimento della privacy a favore dell’esibizionismo più bieco, contro la pervasiva strategia di controllo che da sempre è associata – in via potenziale e in parte già espressa – al dominio del web, all’iperconnettività, al voyeurismo incontrollato.

Ogni narrazione distopica non può prescindere dal richiamo, più o meno esplicito, alle tre pietre miliari del genere: “Noi” di Zamjatin, “Il mondo nuovo” di Huxley e “1984” di Orwell. Tre opere che, in progressione e con divergenze formali e sostanziali, hanno in qualche modo già detto tutto quello che c’è da dire sul controllo implementato al livello massimo, totalizzante e onnicomprensivo: l’occhio che tutto vede, che annichilisce l’individualità, che gestisce il recinto psicologico all’interno del quale l’umanità, massificata e ridotta a uno stato larvale, si conduce verso la mattanza in nome di un progresso non identificato.

the circle film

Emma Watson in una scena del film

L’utilizzo della distopia comporta un distacco provocatorio dalla realtà finalizzato a una messa in discussione degli aspetti più inquietanti delle strategie di esercizio del potere: una forma allegorica complessa che, facendo leva sulla traslazione fantascientifica, imposta una critica di ordine socio-politico strettamente connessa all’attuale stato delle cose.

Non fa eccezione in questo senso “The Circle”, la cui peculiarità risiede nell’applicazione del discorso orwelliano al contesto alienante e maniacale dell’era dei social network, dei feedback immediati, degli indici di popolarità, dell’immediatezza comunicativa, della condivisione a tutti i costi e in ogni momento: la patologia della morbosa apparenza, intesa nella doppia accezione – attiva e passiva – dell’esibizionismo e del voyeurismo.

The Circle: verso un trasparente totalitarismo, la nuova schiavitù dell’immagine

Hanks & Watson The CircleC’è un’eroina, intesa in senso classico, che muove la trama in “The Circle”: dal momento in cui viene assunta nell’azienda, la protagonista – interpretata da Emma Watson – mette in moto, più o meno casualmente, una serie di dinamiche che portano a un radicale mutamento negli equilibri di potere.

La “guppy” – termine coniato per indicare i nuovi innesti di personale – arriva da un ambiente campagnolo, che fa della semplicità e della riservatezza i propri punti di forza. Ama andare da sola in kayak, e si prende il rimbrotto di alcuni superiori perché dopo una settimana non ha ancora importato il proprio profilo social per mettersi in contatto immediato con tutti gli altri “circlers”. Si badi bene: non siamo qui nel terreno dell’idiota dostoevskijano, né del bon sauvage, la ragazza è sveglia, questo le appare come il lavoro dei sogni. A scuoterla è semplicemente il travaso all’interno del delirio iper-comunicativo dell’universo di The Circle.

Tom Hanks veste i panni del fondatore, novello Steve Jobs che sa vendere bene la propria immagine e i propri servizi, travestendoli da nuove necessità, elementi di cui razionalmente non si può fare a meno – ora che c’è la possibilità – per elevare il livello di sicurezza e la qualità della vita.

Gli strumenti del controllo hanno un nome e una propria struttura organica: tramite l’account “TruYou” si può ottemperare a qualsiasi necessità quotidiana, riunendo in una semplice applicazione conto in banca, interazione social e trasparenza identificativa; tramite “SeeChange”, programma basato su microscopiche telecamere ad alta definizione sparse in ogni angolo, si può vivere in tempo reale l’esperienza visiva, percettiva ed emotiva di un’altra persona, continuamente, senza filtri.

The Cirlce: una nuova era totalitaria a cui noi non siamo tanto estranei

The Circle scenaIl progetto è quello di unificare tutte le esigenze di tutta l’umanità nell’account di The Circle: trasparenza totale, possibilità di rintracciare chiunque in qualsiasi momento, nessun imbroglio, nessuna possibilità di crimine, nessun segreto – perché il segreto, di per sé, è crimine. Ma cosa significa avere una telecamera puntata su di sé in continuazione? Cos’è la trasparenza? Cosa separa il voyeurismo dall’esigenza di essere informati? E l’ansia da prestazione estesa su scala globale non è propedeutica a una psicosi collettiva?

Il film di Ponsoldt, riflettendo il romanzo di Eggers, qualche risposta prova a darla. Controllo e trasparenza, portati al loro massimo livello di applicazione, hanno come unica conseguenza il totalitarismo. Ma i prodromi di questo totalitarismo – la schiavitù dell’immagine, il desiderio di guardare a costo di essere guardati, la distruzione della sacra privatezza, la malattia della condivisione della propria immagine su scala più vasta possibile – sono forse già in noi: è questa, palesemente, la direzione che sta prendendo l’era del social network. Al di là dell’esasperazione grottesca di situazioni e reazioni, il processo di disumanizzazione denunciato da “The Circle” è già in una fase piuttosto avanzata.

Marco Donati

Trama

  • Regia: James Ponsoldt
  • Cast: Emma Watson, Tom Hanks, Karen Gillan, Bill Paxton, Patton Oswalt, John Boyega, Ellen Wong, Ellar Coltrane, Glenne Headly
  • Genere: Thriller, Fantascienza, colore
  • Durata: 110 minuti
  • Produzione: USA, Emirati Arabi Uniti, 2017
  • Distribuzione: Good Films
  • Data di uscita: 27 Aprile 2017

The Circle poster“The Circle”, thriller psicologico prodotto da Tom Hanks (nel quale è anche attore), è tratto dall’omonimo best seller di David Eggers.

La pellicola segue le vicende di Mae Holland (la protagonista del romanzo), la quale si trova alla svolta della sua carriera dato che viene assunta dalla famigerata azienda “Circle”, una delle più innovative e grandi aziende di telecomunicazioni. In questa nuova era civile l’azienda riesce a collegare email, social, acquisti, dati e qualsivoglia traccia lasciata in rete all’interno di un sistema operativo universale.

Mae riesce ben presto con il suo lavoro a portare “Circle” stesso ad altissimi livelli, finendo però nel trovarsi in una delicata situazione di pericolo, a causa delle implicazioni su privacy, sorveglianza e libertà degli individui.

Il rischio del controllo totale e di un possibile regime autoritario è dietro l’angolo: Mae inizia a capirlo e dalle sue scelte dipende il destino dell’intera umanità.

The Circle: Emma Watson inizialmente non doveva essere la protagonista

Oltre a Tom Hanks, nel film vi è anche la celebre Hermione, Emma Watson nella parte di Mae, giovane donna appena assunta dalla società, convinta che la sua occasione lavorativa sia finalmente giunta, ma che non si aspetterà certo di far parte di qualcosa di più oscuro.

Al cast si aggiungono anche Karen Gillan, meglio conosciuta come Amy Pond, compagna del Dottore nella quinta stagione di “Doctor Who”, e John Boyega, che ha interpretato Finn nel film “Star Wars: Il risveglio della Forza” di J. J. Abrams.

Mentre Hanks è stato confermato come interprete del ruolo maschile principale sin dal 2015, anno di inizio delle riprese, per il ruolo di Mae Olanda era stata scelta inizialmente Alicia Vikander, che ha lasciato ben presto il progetto per unirsi al cast di “Jason Bourne” con Matt Damon; solo allora la scelta è ricaduta sull’attrice Emma Watson.

Trailer

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