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Stanno tutti bene – Recensione

Un padre riscopre l’amore per i propri figli in un viaggio pacificatore e chiarificatore per se stesso e la famiglia

(Everybody’s fine) Regia: Kirk Jones – Cast: Robert De Niro, Drew Barrymore, Kate Beckinsale, Sam Rockwell, Katherine Moennig – Genere: Drammatico, colore, 120 minuti – Produzione: USA, Italia, 2009 – Distribuzione: Medusa – Data di uscita: 12 novembre 2010.

stannotuttibeneIspirato all’omonima pellicola del nostro Tornatore del 1990, “Stanno tutti bene” è un film sul difficile rapporto genitori-figli e su come sia complicato essere gli uni o gli altri. Nel ruolo che fu dell’indimenticato Marcello Mastroianni troviamo un toccante Robert De Niro che interpreta Frank Goode, un vedovo pensionato che decide di andare a trovare i figli sparsi per gli Stati Uniti per accertarsi delle loro condizioni. Abituati a confidarsi e a parlare solo con la madre morta da poco, per i figli non è facile costruire un rapporto con lui, che è sempre stato severo ed eccessivamente concentrato sul lavoro, per questo si limitano sempre a dire che stanno bene. Presto Frank scoprirà che non è affatto così.

Il film soffre di un’eccessiva lentezza, probabilmente voluta per una maggiore comprensione del protagonista, della sua solitudine, dei suoi rimorsi. Si riprende verso la fine, merito anche della trasformazione del protagonista che si risveglia ed affronta la consapevolezza che i suoi figli non sono così felici e realizzati come la moglie gli aveva fatto credere.

Il viaggio che Frank compie per le strade americane è un lungo e doloroso percorso interiore che però lo porterà molto più vicino agli affetti di quanto lo sia mai stato. Una storia incentrata sulla famiglia, è forse proprio per questo che nel cast, al fianco della brava Kate Beckinsale, nel ruolo della figlia maggiore Amy, troviamo la figlia Lily Sheen, che interpreta Amy da piccola.

Domenica Quartuccio

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