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Spider-Man: Homecoming

Spider-Man: Homecoming – Recensione: un eroe da fase triciclo

Spider-Man: HomecomingJohn Fowles diceva che “non si fa la felicità di molti facendoli correre prima che abbiano imparato a camminare”; questo aforisma calza a pennello nel tentativo di riassumere brevemente i 133 minuti di  “Spider-Man: Homecoming”.

In questo film incontriamo un Peter Parker diverso da quello a cui siamo abituati, ma non per questo meno interessante: il protagonista, infatti, ha solo 15 anni, va ancora al liceo e non sembra brillare in quanto a popolarità tra i suoi compagni di scuola. Ben lontano dall’essere un jock, il ragazzo si distingue invece per l’eccellente media scolastica (le lezioni di chimica in particolare avranno un ruolo centrale nel suo futuro da eroe o apprendista tale) e la partecipazione alla gara di Decathlon a Washington DC, che si rivelerà un punto cruciale all’interno della trama.

Invaghito di Liz e vittima delle prese in giro di Flash Thompson, il giovane Peter fatica ad adattarsi alla vita ordinaria da adolescente e tanto meno a quella di “eroe di quartiere”, aspirando invece a diventare un Avenger, con cui ha avuto modo di relazionarsi durante una precedente missione.

Il nuovo costume ultrapotenziato (potenziamenti che non avrebbero dovuto essere sbloccati, visto che Peter non ha ancora superato la fase triciclo del training) e la fretta di diventare un supereroe a tutti gli effetti giocano però un brutto tiro al nostro Baby Spider-Man, che arriva a scontrarsi con un nemico più grosso di lui, l’Avvoltoio; a questo punto ha inizio la sua prima vera avventura, caratterizzata dall’impulsività del protagonista… e dai danni multimilionari che sembra attrarre come una calamita.

Lo Spider-Man di Tom Holland indubbiamente funziona: l’attore riesce a conferire al personaggio il giusto equilibrio tra goffaggine ed eroismo, il tutto condito da un’ilarità ben servita che riesce a catturare l’attenzione dello spettatore senza mai permettergli di distogliere gli occhi dal grande schermo. Il nuovo giovane volto dell’Uomo Ragno si libra nell’aria e si fa strada arrampicandosi sui grattacieli della Grande Mela con grazia, leggiadro come solo un ragazzo con un training da ballerino sa fare. Grandiose le scene con “Karen – Lady Costume”, un riferimento quantomai palese al film premio OscarLei”.

“Spider-Man: Homecoming”: un’insolita figura genitoriale

Spider-Man: Homecoming evidenzaA prestare il volto all’antagonista di questa pellicola è il grande Michael Keaton: benchè la performance dell’attore sia certamente di ottimo livello, lo sviluppo del personaggio non è ben riuscito. Manca una fase di transizione tra la figura dell’operaio amareggiato dalle ingiustizie e dai privilegi avanzati dal magnate Tony Stark e il criminale che non si fa scrupoli a eliminare chiunque intralci i suoi piani con delle armi ibride tra tecnologia umana e aliena. Le scene d’azione tra l’Avvoltoio e Spider-Man sono graficamente buone, ma forse si poteva fare qualcosa di più.

Parlando di Tony Stark (Robert Downey Jr.), invece, non si può non accennare al ruolo genitoriale che Iron Man ha in “Spider-Man: Homecoming”: nonostante cerchi di mostrare un certo distacco nei confronti di un supereroe ancora in erba, la sua presenza è spesso invisibile ma costante e più di una volta toglie Peter Parker dai guai. Un “amore severo”, il suo, che saprà aprire gli occhi al ragazzo, portandolo ad una decisione degna di un vero eroe.

In sintesi, “Spider-Man: Homecoming” è un film ottimamente riuscito, che miscela in maniera sapiente ironia, azione e suspense. Kudos al regista Jon Watts, che ha saputo bilanciare il tutto senza strafare, come spesso accade all’interno di pellicole di questa portata.

Una menzione speciale alla colonna sonora è d’obbligo (“Blitzkrieg Bop” dei Ramones è una vera chicca), poiché riesce creare il mood giusto per la visione di questo film sin dalle prime inquadrature.

Insomma, il giovane Spider-Man ha finalmente iniziato a muovere i primi passi nel mondo dei supereroi, ma questo è solo l’inizio ed è ancora presto perchè possa iniziare a correre. Le premesse, però, ci sono tutte.

Sonia Buongiorno

Trama

  • Regia: Jon Watts
  • Cast: Tom Holland, Marisa Tomei, Zendaya Coleman, Robert Downey Jr., Michael Keaton, Tony Revolori, Martin Starr, Jon Favreau, Angourie Rice
  • Genere: Fantastico, Colore
  • Durata: 130 minuti
  • Produzione: USA, 2017
  • Distribuzione: Warner Bros Italia
  • Data di uscita: 6 Luglio 2017

Spider-Man: Homecoming loc. 6-7“Spider-Man: Homecoming” narra la storia dell’Uomo Ragno/Peter Parker sotto un nuovo punto di vista: il supereroe è un giovane quindicenne delle scuole superiori e già è stato morso dal famoso ragno radioattivo, che gli ha donato i suoi straordinari poteri.

Il giovanissimo Peter Parker torna a New York, dove vive insieme a sua zia May, dopo l’esaltante esperienza con gli Avengers. Spider-Man, sotto la guida del nuovo mentore Tony Stark/Iron Man che è un modello a cui ispirarsi, torna alla normale vita quotidiana: la scuola, gli amici e il suo quartiere. Peter, però, vuole a tutti i costi dimostrare la sua nuova identità di supereroe e abbandonare l’immagine dell’innocuo e tranquillo ragazzo adolescente.

L’Uomo Ragno dovrà affrontare la maturità verso la strada che lo porterà a diventare un grande paladino della giustizia e sarà costretto a combattere contro un terribile nemico, l’Avvoltoio, che metterà in pericolo tutto quello a cui tiene il ragazzo.

Spider-Man: Homecoming – Un nuovo Uomo Ragno targato Marvel

Spider-Man pare proprio essere, insieme a Batman e Superman, uno dei supereroi più amati di sempre: nel corso degli anni sono state realizzate due saghe di film sull’Uomo Ragno, che è stato interpretato prima da Tobey Maguire e poi da Andrew Garfield. Ora tocca al giovane attore e ballerino Tom Holland, notato per la sua potente interpretazione nel film “The Impossibile” (2012), a indossare la famosa tuta elastica, ma questa volta per i Marvel Studios.

Il supereroe armato di ragnatele è apparso per la prima volta nel 1962 nei fumetti della Marvel Comics e solo nel 2017 la casa originale ha potuto realizzare, dopo il cameo in “Captain America: Civil War”, il primo film dedicato al suo personaggio. Un’altra storia, diversa e inedita rispetto alla precedenti, una visione totalmente nuova e in perfetto stile Marvel. “Spider-Man: Homecoming” è una rivendicazione di paternità: finalmente l’Uomo Ragno è tornato a casa.

Trailer

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