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Spider-Man 3 – Recensione

Terzo capitolo di “Spider-Man” con il famoso eroe Marvel impegnato su tre fronti

Regia: Sam Raimi – Cast: Tobey Maguire, Kirsten Dunst, Willem Dafoe, James Franco, Thomas Haden Church, Topher Grace, Bryce Dallas Howard, James Cromwell, Rosemary Harris, J. K. Simmons, Theresa Russel, Bruce Campbell, Ted Raimi – Genere: Avventura, Azione, colore, 140 minuti – Produzione: USA, 2007 – Distribuzione: Sony Pictures – Data di uscita: 1 maggio 2007.

spiderman3Con “Spider-Man 3”, dopo il successo dei primi due capitoli, Raimi vuole stupire gli estimatori del famoso supereroe Marvel, anche perché ha a disposizione un budget stellare. Confeziona così una pellicola densa di effetti speciali e di storie che si intrecciano. Il risultato è un prodotto coinvolgente e visivamente elettrizzante. Le immagini di Peter e Mary Jane che dondolano su una ragnatela sono incredibilmente reali.

Se però i primi due lavori hanno la rarissima dote di mostrare un perfetto equilibrio tra racconto ed effetti tecnici, in “Spiderman 3” sembra che il regista abbia un po’ sacrificato il soggetto per dedicare una maggiore attenzione alla cura della spettacolarità. Questo fa sì che la narrazione a tratti sia ‘sovraffollata’ di personaggi e vicende che avrebbero meritato un respiro più ampio, il nostro eroe deve vedersela addirittura con tre nemici contemporaneamente. In tutta onestà con la mole di materiale a disposizione, dal quale attingere per le sceneggiature, forse si poteva lasciare qualcosa per l’episodio successivo, snellendo la trattazione di questo. Detto ciò la pellicola è intensa ed emozionante, la lotta che più intriga lo spettatore e quella che il protagonista intraprende con se stesso, o meglio col suo ‘lato oscuro’.

Se normalmente ci viene facile rispecchiarci in Peter Parker, uno di noi, pieno di guai e difficoltà, impacciato e timido, stavolta non sarà difficile ritrovarci in Spiderman, non più eroe senza macchia, bensì ragazzo desideroso di piacere e di avere successo, che arriva perfino a maltrattare la tanto amata Mary Jane. C’è spazio infatti per un’altra fanciulla, Gwen Stacy, figura di spicco nel fumetto, qui relegata a elemento di contorno, interpretata dalla talentuosa Bryce Dallas Howard, figlia del famoso Ron.

C’è da notare che nei primi due capitoli, per alleggerire l’intreccio, Raimi ha reso Mary Jane protagonista di situazioni che sulla carta stampata sono impersonate da Gwen. Come poi non emozionarsi quando Henry e Peter si ritrovano? Insomma, Raimi, anche se con qualche smagliatura, propone sullo schermo un’avventura interessante che affascina certo per i prodigi tecnologici ma anche per quella carica umana che i personaggi creati da Stan Lee, supereroi con super problemi, sanno sempre comunicare.

Maria Grazia Bosu

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