Eco Del Cinema

Sense8 avrà il suo finale!

Il mese scorso, la notizia della cancellazione di “Sense8”, serie targata Netflix, aveva riscosso grande scalpore visto il successo riscontrato presso il grande pubblico. Ora però il colosso di streaming fa marcia indietro…

Sense 8: un finale da due ore

Attraverso il suo canale twitter, Netflix ha annunciato che “Sense8” avrà il suo meritato finale: un episodio da due ore in uscita il prossimo anno. La notizia è stata rivelata sotto forma di lettera firmata da Lana Wachowski, co-creatrice della serie insieme alla sorella Lili Wachowski e a J. Michael Straczynsk, affermando di essere caduta in una grave depressione in seguito alla notizia:

“L’amore e il dolore che avete dimostrato davanti alla cancellazione di “Sense8” erano così intensi che spesso sono riuscita ad aprire la mia email”, continua la Wachowski, “non avevo mai lavorato così duramente, o mettere tanto di me stessa  in un progetto come questo e la sua cancellazione mi ha sconvolto”.

Il motivo della cancellazione è l’elevato costo della serie, girata in 11 Paesi per catturare le storie di un cast globale. Uscita a maggio sulla piattaforma Netflix, la serie è diventata tra le più seguite e apprezzate della scorsa stagione

Sense 8: la rivolta dei fans

I fans però non si sono dati pace, facendo partire in rete una protesta chiamata #renewsense8 al fine di convincere Netflix a rinnovare la serie. A quanto pare ha funzionato!

“Dopo aver visto che la cancellazione era un cluster totale, abbiamo deciso di dare a “Sense8” il gran finale che merita”, ha detto un portavoce di Netflix.

“Sense8” segue le vicende di 8 sconosciuti, provenienti da diverse parti del mondo, che scoprono di essere emotivamente e mentalmente collegati: un dj in Islanda, uno scassinatore a Berlino, un autista di Nairobi, una donna d’affari in Seul, una chimica farmaceutica di Mumbai, un attore omosessuale di Città del Messico, un poliziotto di Chicago e una blogger transessuale di San Francisco.

Ecco la lettera di Lana Wachowski:

Silvia D’Ambrosio

30/06/2017

 

Articoli correlati

Condividi