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Second Chance – Recensione

Second Chance, il volto delle scelte

(En chance til) Regia: Susanne Bier – Cast: Nikolaj Coster-Waldau, Ulrich Thomsen, Nikolaj Lie Kaas, Thomas Bo Larsen, Maria Bonnevie – Genere: Drammatico, colore, 104 minuti – Produzione: Danimarca, 2014 – Distribuzione: Teodora Film – Data di uscita: 2 aprile 2015.

second-chanceLeitmotiv dell’intera storia raccontata da Susanne Bier in “Second Chance” è l’azzurro. Un azzurro che riempie le scene attraverso il mare, gli occhi del padre Andreas, di Anna e dei due bimbi. Un colore che porta con sé tutte le sfumature emotive che percorrono scene, immagini e personaggi. L’azzurro diventa custode di dolore, sofferenza e disperazione quanto di innocenza, candore e amore. Un amore composito attraversato da una complessità che rovescia e rompe qualsiasi schema cui siamo abituati a leggere la realtà. Stravolte risultano le griglie e i pregiudizi in base ai quali siamo consueti stabilire cos’è giusto e cos’è sbagliato. Chi può assicurare che dietro una donna dissoluta non ci sia una brava madre? Chi può invece affermare con certezza che dietro una borghese, benestante e circondata da amore, non si celi un’assassina?

Di fascino sublime sono le immagini ricorrenti del mare, che lasciano un senso di immensità e di infinitezza, tanto più incisivo quanto più lo si associ ai casi infinitamente vari dell’esistenza, tra i cui esempi proprio le vite delle due coppie al centro della storia.

Il racconto di Susanne Bier è impreziosito dal protagonista della vicenda, attraverso il quale viene approfondito il legame tra padre e figlio e in cui si condensa il dilemma umano. Andreas è un uomo di giustizia, dedito al lavoro e alla famiglia che si trova a compiere una scelta tanto difficile quanto sbagliata, tale da cambiare radicalmente il suo futuro.

Eccellente l’interpretazione di Nikolaj Coster-Waldau, capace di trasmettere il senso più profondo del dramma di Andreas, come di mostrare il filo intenso e intimo che unisce un padre ai propri figli.

Di sorprendente efficacia anche la performance della modella di fama mondiale Lykke May Andersen nei panni di Sanne. Al suo debutto cinematografico, l’attrice rimane impressa nella mente dello spettatore per l’autenticità con la quale presenta l’energia drammatica del proprio personaggio.

Rasenta l’irreale lo scambio dei bimbi, soluzione narrativa salvata dall’intensità dell’interpretazione di tutti gli attori e dal fatto che costituisce lo snodo attraverso il quale prende consistenza la complessità emotiva del film.

“Second Chance” è sicuramente una storia che non lascia indifferenti, capace di attivare una riflessione a più livelli, oltre che a rivelare quanto ingannevoli possano essere le apparenze.

Marianna Cifarelli

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