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Scusate se esisto! – Recensione

La necessità di nascondersi dietro l’apparenza e la difficoltà di essere donna nel mondo del lavoro

Regia: Riccardo Milani – Cast: Paola Cortellesi, Raoul Bova, Ennio Fantastichini, Lunetta Savino, Marco Bocci, Corrado Fortuna – Genere: Commedia, colore, 106 minuti – Produzione: Italia, 2014 – Distribuzione: 01 Distribution – Data di uscita: 20 novembre 2014.

scusate-se-esisto-Serena, ragazza semplice di origine abruzzese, è un giovane architetto, laureata con il massimo dei voti e trasferitasi all’estero dove, una volta specializzata, ha iniziato a lavorare. Il desiderio di tornare in patria è però così forte che decide di abbandonare il suo lavoro a Londra e sbarcare a Roma, dove però sfondare come architetto, nonostante le sue innegabili capacità, non è altrettanto semplice. Essere donna rappresenta un ostacolo nel mondo del lavoro, soprattutto nell’ambiente di Serena, dove nessuno si sognerebbe mai di affidare l’appalto di un importante progetto ad una ragazza.

La giovane dovrà quindi escogitare un piano per poter ottenere il posto che desidera e in suo aiuto accorre Francesco, bello, affascinante, tenebroso ma sicuramente impossibile visto che è omosessuale. Tra i due si instaurerà un rapporto fortissimo e molto profondo, tanto che saranno disposti a tutto pur di aiutarsi a superare i loro problemi, anche fingere di essere un’altra persona.

Dopo “Nessuno mi può giudicare”, Paola Cortellesi e Raul Bova tornano insieme sul grande schermo. Ancora una volta formano una strana coppia, ma questa volta la differenza tra i due è abissale. Serena e Francesco infatti sono una “coppia di fatto” a tutti gli effetti: il sentimento che li lega è importante, condividono ogni esperienza, come tutte le coppie, tranne la dimensione sessuale. Il film di Milani quindi mostra un rapporto e un sentimento inusuale, non proprio amore ma molto più forte dell’amicizia.

Questo non è tuttavia l’unico tema che Riccardo Milani affronta nel suo lavoro. In realtà “Scusate se esisto!” presenta una varietà di temi, tutti attuali e di grande valore sociale. Serena è una donna costretta ad affrontare non poche difficoltà in ambiente lavorativo: il suo sesso rappresenta un problema, tanto che è obbligata a firmare un contratto in cui una gravidanza è considerata causa di licenziamento grave quanto la caduta di un meteorite. In una situazione del genere l’unica soluzione per poter andare avanti è mentire, fingersi un’altra persona, possibilmente un uomo. Nascondersi dietro l’apparenza e non mostrare agli altri, ma soprattutto a se stessi, chi si è realmente è una scelta necessaria al giorno d’oggi, dove l’apparire è tutto ciò che conta, dove non importa cosa provi, come pensi, cosa hai dentro, ma solamente come sei, come ti mostri, in che categoria rientri: uomo, donna, etero, omossessuale. “Scusate se esisto!” è il pensiero di molti nella società moderna: scusate se ci sono, se sono fatto così e non come dite voi. Il regista mostra il mondo in cui viviamo, dove la meritocrazia non si sa nemmeno cosa significhi e dove tutto si basa sulla discriminazione, soprattutto sessuale.

Il grande pregio del film di Milani risiede nella modalità del racconto: con un tono leggero e molta ironia, vengono portate alla luce tematiche importanti, che purtroppo non si mostrano spesso al cinema. Le situazioni che si creano nel corso della vicenda sono estremamente esilaranti, al limite del paradossale, eppure i temi centrali sono sempre presenti.

Nell’analizzare il lavoro di Milani, salta subito all’occhio la grande attenzione e lo spazio che è stato dedicato ad ogni singolo personaggio, da quelli principali alle semplici comparse: i numerosi amici omossessuali di Francesco che entrano ed escano da casa sua arricchiscono il film con performance brevi ma divertenti mentre la madre e la zia paesane di Serena sono fonte inesauribile di risate: tutti abbiamo una zia di paese che, in un dialetto incomprensibile, ci riempie di domande non appena la incontriamo.

La coppia Cortellesi-Bova è sicuramente ben assortita e i due mostrano grande sintonia, dando vita a gag esilaranti ma anche ricche di emozioni. Altra coppia che risulta perfetta agli occhi dello spettatore è quella formata da Lunetta Savino e Ennio Fantastichini: lei, donna intelligente e colta è la semplice segretaria di un capo-ufficio maschilista e poco sveglio, ma che è riuscito a raggiungere i piani alti chissà grazie a quale aiuto. La loro interpretazione rappresenta sicuramente un valore aggiunto per la storia. Assolutamente da menzionare poi la performance di Marco Bocci: l’attore infatti si mostra in una versione del tutto inedita per lui, che sicuramente sconvolgerà le fan più accanite.

Una prova quindi, quella di Riccardo Milani, ampiamente superata: il film è fresco, divertente, coinvolgente ma anche attuale e ricco di spunti di riflessione. Come lo stesso regista ha dichiarato: “È un film che punta alla pancia, ma soprattutto alla testa di chi lo guarda”.

Margherita Mustari

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