Eco Del Cinema

Sandra Milo

Biografia

Sandra Milo è un’attrice e conduttrice televisiva italiana che vanta collaborazioni importanti come la partecipazione a film come “Il generale Della Rovere“, “Adua e le compagne”, “Fantasmi a Roma”  e soprattutto “8½” del grande Fellini, premiato con l’Oscar, diventando una tra le protagoniste del cinema italiano degli anni Sessanta.

Sandra Milo, la diva ‘che venne dal mare’

(Tunisi, 11 marzo 1933)

Sandra Milo biografiaItalia, 1933: Benito Mussolini, per fronteggiare il boom demografico di quegli anni, invita molte famiglie italiane ad andare a popolare le ridenti terre del nord Africa. Tra queste anche i Greco, che decidono di lasciare la Sicilia per cercare fortuna tra le dune del continente nero.

È proprio qui, tra le palme e il deserto, più precisamente a Tunisi, che nasce l’11 marzo del 1933 Salvatrice Elena Greco, nota al grande pubblico come Sandra Milo.

Le forme voluttuose che si cominciano ad intravedere, già fanno capire che il tempo del gioco della campana e del salto con la corda sono quasi giunti al termine. A soli 15 anni infatti Sandra Milo sposa il marchese Cesare Rodighiero, poco dopo dà alla luce un bambino che però nasce morto.

Il matrimonio dura solamente 21 giorni e verrà annullato dalla Sacra Rota.

L’esuberanza della Milo tra vita privata e set

Sandra Milo è una femme fatale involontaria, non solo nella vita di tutti i giorni, ma anche sul set. Una bellezza esuberante come la sua viene infatti ben presto notata anche dal mondo del cinema.

Debutta nel 1955 accanto ad Alberto Sordi in “Lo scapolo”. Nel 1956 sempre a fianco di Alberto Sordi, e questa volta anche di Vittorio De Sica, recita in “Mio figlio Nerone” di Steno, e in “Mogli e buoi” con Gino Cervi e Walter Chiari. Nel 1957 è di nuovo con Vittorio De Sica in “La donna che venne dal mare” e nel 1958 è sul set di “Totò nella luna”.

Nonostante in questi primi anni di attività la giovanissima Sandra Milo abbia già avuto occasione di recitare con i più grandi attori del cinema italiano, si tratta pur sempre solo di piccoli ruoli.

Deve infatti aspettare il 1959 per la prima parte importante che arriva con “Il generale Della Rovere” di Roberto Rossellini. Sul set della pellicola conosce il produttore Moris Ergas, con cui convolerà a giuste nozze più tardi quell’anno.

Tutti i successi sul grande schermo

Sandra Milo attriceAllo scoccare degli anni della minigonna e del twist, Sandra Milo inizia a sfornare un film dopo l’altro. Ottiene infatti dei ruoli di rilievo in pellicole come: “Asfalto che scotta” di Claude Sautet del 1960, “Gli Scontenti” (1960), “Adua e le compagne” (1960), “Fantasmi a Roma” (1961). Quando si passa da un film all’altro, i riflettori sono puntati tutti su di te ed è ancora più facile andare incontro a qualche insuccesso.

Questo è quello che accade alla nostra attrice che, per la sua interpretazione nel lavoro di Roberto Rossellini “Vanina Vanini” (1961) ottiene dalla critica il simpatico appellativo di ‘Canina Canini’, perché a detta dei giornalisti dell’epoca l’attrice si è limitata a guaire e non a recitare.

Tante si sarebbero abbattute al posto suo, ed invece lei no, continua imperterrita per la sua strada e la sua perseveranza viene premiata. Solo due anni dopo la terribile stroncatura ottenuta, incontra Federico Fellini, che la vorrà per due dei suoi capolavori “8 ½” (1963) e “Giulietta degli Spiriti” (1965).

Saranno proprio queste due pellicole a farle ottenere per ben due volte il Nastro d’Argento come Miglior Attrice Non Protagonista.

Ormai le critiche sono solo un lontano ricordo e la sua carriera è sempre più lanciata. Tra il 1963 ed il 1968 la ritroviamo protagonista di ben dieci film, tra cui spiccano “Frenesia dell’estate” del 1963 in cui viene diretta da Luigi Zampa, “La visita” di Antonio Pietrangeli (1963), e “L’ombrellone” di Dino Risi del 1968.

Sul finire degli anni ’60 le questioni di cuore hanno la meglio sulla carriera. Finito il matrimonio con il produttore Mori Ergas, inizia una relazione con Ottavio De Lollis da cui avrà due figli Ciro e Azzurra. E’ in questo periodo che abbandona il cinema.

Il grande ritorno dopo ben vent’anni

Dopo circa vent’anni d’assenza dal mondo dello spettacolo, forse spinta dal leader socialista Bettino Craxi, Sandra Milo torna sotto le luci della ribalta, questa volta come conduttrice televisiva. Nel 1985 la troviamo al timone del show pomeridiano di Rai2 “Piccoli Fans”, che andrà in onda fino al 1989.

Nel 1990 arriva la conduzione di “L’amore è una cosa meravigliosa”, sempre su Rai2. Nel 1991 lascia mamma Rai per approdare a Mediaset dove, conduce il quiz mattutino “Cari genitori” su Rete4; sulla stessa rete nel 1992 partecipa alla telenovela dal sapore parodistico “La donna del mistero”.

Nel 1993 anche le luci degli studi televisivi si spengono, per poi accendersi nel 1999 quelle di un’aula di tribunale, quando l’attrice viene condannata a tredici mesi di reclusione e a una multa di 1.300.000 lire per aver concorso ad una truffa immobiliare da tre miliardi.

Uno scandalo del genere avrebbe potuto rovinare la carriera di chiunque per sempre. Ma Sandrocchia (come la chiamava affettuosamente Fellini) non è una tra tante.

Nel terzo millennio la troviamo come presenza fissa nel programma pomeridiano “La vita in diretta”, protagonista del film di Pupi Avati “Il cuore altrove” (2005), a teatro in “8 donne ed un mistero” nel 2006, in “Happy Family” nel 2010 di Gabriele Salvatores e “W Zappatore” nel 2012 di Massimiliano Verdesca e in “Impepata di nozze – sposarsi al sud è tutta un’altra storia” di Angelo Antonucci.

Mirta Barisi

Filmografia

Sandra Milo Filmografia – Cinema

Sandra Milo giovane

La bellissima attrice Sandra Milo, da giovane

  • Lo scapolo, regia di Antonio Pietrangeli (1955)
  • Eliana e gli uomini, non accreditata, regia di Jean Renoir (1956)
  • Mio figlio Nerone, regia di Steno (1956)
  • Mogli e buoi, regia di Leonardo De Mitri (1956)
  • Le avventure di Arsenio Lupin, regia di Jacques Becker (1957)
  • La donna che venne dal mare, regia di Francesco De Robertis (1957)
  • Lo specchio a due facce, regia di André Cayatte (1958)
  • Totò nella luna, regia di Steno (1958)
  • Erode il grande, regia di Arnaldo Genoino (1959)
  • Vite perdute, regia di Roberto Mauri (1959)
  • Appuntamento con il delitto, regia di Edouard Molinaro (1959)
  • Furore di vivere, regia di Michel Boisrond (1959)
  • Il generale della Rovere, regia di Roberto Rossellini (1959)
  • La giumenta verde, regia di Claude Autant-Lara (1959)
  • Asfalto che scotta, regia di Claude Sautet (1960)
  • Adua e le compagne, regia di Antonio Pietrangeli (1960)
  • Gli scontenti, regia di Giuseppe Lipartiti (1961)
  • Fantasmi a Roma, regia di Antonio Pietrangeli (1961)
  • Vanina Vanini, regia di Roberto Rossellini (1961)
  • Il giorno più corto, non accreditata, regia di Sergio Corbucci (1962)
  • 8 e ½, regia di Federico Fellini (1963)
  • Chi vuol dormire nel mio letto?, regia di André Hunebelle (1963)
  • La visita, regia di Antonio Pietrangeli (1963)
  • Frenesia dell’estate, regia di Luigi Zampa (1963)
  • Le voci bianche, regia di Pasquale Festa Campanile e Massimo Franciosa (1964)
  • Amori pericolosi, – episodio “Il generale” di Alfredo Giannetti (1964)
  • Ho una moglie pazza, pazza, pazza, regia di Jean Boyer (1964)
  • …poi ti sposerò, regia di Philippe de Broca (1964)
  • Le belle famiglie, regia di Ugo Gregoretti (1964)
  • La donna è una cosa meravigliosa (Episodio “Una donna dolce dolce”), regia di Mauro Bolognini (1964)
  • Giulietta degli spiriti, regia di Federico Fellini (1965)
  • L’ombrellone, regia di Dino Risi (1966)
  • Come imparai ad amare le donne, regia di Luciano Salce (1966)
  • La notte pazza del conigliaccio, regia di Alfredo Angeli (1967)
  • Per amore… per magia…, regia di Duccio Tessari (1967)
  • Bang Bang Kid, regia di Giorgio Gentili e Luciano Lelli (1967)
  • T’ammazzo! – Raccomandati a Dio, regia di Osvaldo Civirani (1968)
  • Riavanti… Marsch!, regia di Luciano Salce (1979)
  • Tesoro mio, regia di Giulio Paradisi (1979)
  • Doppio sogno dei Sigg. X, regia di Anna Maria Tatò (1980)
  • Grog, regia di Francesco Laudadio (1982)
  • “FF.SS.” – Cioè: “…che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?”, regia di Renzo Arbore (1983)
  • Cenerentola ’80, regia di Roberto Malenotti (1984)
  • Camerieri, regia di Leone Pompucci (1995)
  • Il cuore altrove, regia di Pupi Avati (2003)
  • Chi nasce tondo, regia di Alessandro Valori (2008)
  • Sleepless, regia di Maddalena De Panfilis (2009)
  • Impotenti esistenziali, regia di Giuseppe Cirillo (2009)
  • W Zappatore, regia di Massimiliano Verdesca (2009)
  • Happy Family di Gabriele Salvatores (2010)
  • Flaiano: il meglio è passato, regia di Giancarlo Rolandi (Film documentario) (2010)
  • Mai senza. L’amore e la sessualità nella terza età, regia di Ciro Zecca (Film documentario) (2011)
  • Baci salati, regia di Antonio Zeta (2011)
  • Impepata di nozze – Sposarsi al sud è tutta un’altra storia…, regia di Angelo Antonucci (2012)
  • Una notte agli studios, regia di Claudio Insegno (2013)
  • Con tutto l’amore che ho di Angelo Antonucci (2014)
  • Camminando nel cielo di Angelo Antonucci ( 2015) Giffoni film festival 2015- Evento speciale-
  • Ballando il silenzio di Salvatore Arimatea (2015)

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