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Rogue – Il solitario – Recensione

Prevedibile action movie che attinge al repertorio delle arti marziali orientali

(War) Regia: Philip G. Atwell – Cast: Jet Li, John Lone, Jason Statham, Devon Aoki, Luis Guzmán, Saul Rubinek – Genere: Azione, colore, 103 minuti – Produzione: USA, 2007 – Distribuzione: 01 Distribution – Data di uscita: 18 luglio 2008.

rogue-il-solitarioQuando il suo collega viene brutalmente assassinato dal Solitario (Jet Li), l’agente dell’FBI Jack Crawford (Jason Statham) giura di trovare l’inafferrabile killer e di vendicarlo, anche se questo comporterà, nel breve periodo, il distacco dalla sua famiglia e la perdita di altri affetti.

Il Solitario si rivela però un osso duro e solo la guerra tra la Triade Cinese di Chang (John Leone) e la Yakuza di Shiro (Ryo Ishibashi) lo farà tornare allo scoperto. Sarà questo il momento giusto per la vendetta? Un delirio cinetico di immagini, che va ben oltre quello di un video musicale per questo film di Philip Atwell.

Il regista, indubbiamente affascinato dai thriller americani degli anni novanta e dalle arti marziali, tenta di fare di Statham un nuovo Bruce Willis e lo inserisce in una sceneggiatura assolutamente banale, il cui svolgimento di trama è così lineare da far pensare allo spettatore di conoscere già tutto in anticipo, abbastanza da chiedersi quando accadranno gli immancabili eventi (tra cui, sic, l’arrivo dei ninja).

Pessime prestazioni recitative degli attori, in particolare di Devon Aoki, piatta ed inespressiva: nemmeno il doppiaggio viene in aiuto, mostrando espressioni scisse dal contesto, che non convogliano la giusta dose di emozioni. Pallido tentativo di colpo di scena finale, che tuttavia si protrae per troppo tempo, nella sua spiegazione, divenendo prolisso e didattico.

Claudia Resta

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