Eco Del Cinema

Roberto Benigni

Biografia

Con la sua satira e la comicità riscontrabile in tutte le differenti fasi del suo percorso artistico, Roberto Benigni è riuscito a portare internazionalmente il suo messaggio di cinema poetico – amoroso, che si enuclea in favole capaci di far sorridere e al contempo lacrimare lo spettatore. Numerosi i riconoscimenti che l’hanno portato fino alle vette più alte di Hollywood, divenendo l’unico interprete maschile italiano a ricevere l’Oscar come miglior attore protagonista: la vita di Benigni è davvero bella.

Roberto Benigni, il piccolo diavolo della comicità italiana

(Castiglion Fiorentino, 27 ottobre 1952)

Roberto Benigni actorSe dovessimo rappresentare la comicità “colta” italiana, il sarcasmo e l’intelligente ironia, per niente prima di riferimenti e collegamenti aulici, Roberto Benigni sarebbe l’esempio perfetto.

Figura poliedrica, mai uguale a se stessa, continuamente sorprendente, amato e odiato: tutto questo è Roberto Benigni, toscano doc ed emblema del nostro paese.

La sovversione è la parola chiave per una figura definibile soltanto col termine dissacrante.

Dalla Val di Chiana un’esplosione di satira e comicità

Roberto Remigio Benigni nasce a Castiglion Fiorentino nella frazione di Manciano La Misericordia, in Val di Chiana, provincia di Arezzo, il 27 ottobre 1952 dai contadini Luigi Benigni e Isolina Papini.

Dopo un’esperienza in seminario e il diploma da ragioniere, continua a sentire una grande passione: lo spettacolo. Nel 1983 durante le riprese di “Tu mi turbi” conosce l’attrice cesenate Nicoletta Braschi che diventerà sua moglie il 26 dicembre 1991.

I suoi inizi lo vedono impegnato sul palcoscenico teatrale: nel 1971, non ancora ventenne, debutta al Teatro Metastasio di Prato con lo spettacolo “Il re nudo” di Evgenij L’voviè Švarc, diretto da Paolo Magelli.

A Roma dall’anno successivo, collabora anche con Lucia Poli nella compagnia Beat ’72 nel Teatro dei Satiri e nel Teatro San Genesio, partecipando a diversi spettacoli.

Segni d’italianità evidenti nella recitazione gestuale e nella verbalità irriverente di Roberto Benigni

Nel 1975 Giuseppe Bertolucci scrive per lui il monologo “Cioni Mario di Gaspare fu Giulia”. Benigni costruisce il personaggio di un contadino toscano, in gran parte autobiografico, grazie al quale definisce le sue caratteristiche attoriali identificabili in un’eccessiva gestualità, una verbalità irriverente e al contempo un candore poetico quasi infantile.

Il personaggio di Cioni riscuote successo da una parte e dure critiche dall’altra e approda al cinema nel 1977 nel film, diretto e sceneggiato dallo stesso Giuseppe Bertolucci, “Berlinguer ti voglio bene”, con una nuova concezione della politica.

In veste di conduttore del Festival di Sanremo del 1980, Benigni scandalizza il pubblico con un bacio in diretta televisiva, con la conduttrice Olimpia Carlisi, ma soprattutto fa storia il suo epiteto Wojtilaccio, per apostrofare il Papa venuto dall’Est, Giovanni Paolo II.

In collaborazione con Renzo Arbore realizza due film: “Il pap’occhio” (1980) e “FF.SS.” (1983), viaggio goliardico nei vizi dell’Italia degli anni ottanta compiuto da una donna delle pulizie.

Nel 1983 esordisce dietro la macchina da presa con “Tu mi turbi”, film in quattro episodi, apprezzato da pubblico e critica. Segue il fortunato “Non ci resta che piangere” (1984), scritto diretto ed interpretato con Massimo Troisi.

Memorabile “Johnny Stecchino”

Parte poi la collaborazione con lo scrittore e sceneggiatore Vincenzo Cerami per la realizzazione di film come: “Il piccolo diavolo” (1988), “Johnny Stecchino” (1991), film in cui si sdoppia in due personaggi, e “Il mostro” (1994).

Nel 1990 ha l’occasione di recitare in un film diretto da Federico Fellini, “La voce della luna”, tratto dal libro “Il poema dei lunatici” di Ermanno Cavazzoni, accanto a Paolo Villaggio.

‘La vita è bella’ per Roberto Benigni, che vince un Oscar

Il 1997 è l’anno del successo internazionale con “La vita è bella”, film cheRoberto Benigni film racconta la tragedia dell’Olocausto. Secondo alcuni l’argomento trattato è in contrasto con la comicità presente nel film. Riceve sette nomination all’edizione degli Oscar del 1999 e ottiene ben tre statuette: quella per la Miglior Colonna Sonora a Nicola Piovani, quella come Miglior Film Straniero e quella per il Miglior Attore Protagonista. Tra gli altri premi il film riceve: 5 Nastri d’Argento, 9 David di Donatello, e il prestigioso Gran Premio della Giuria al 51º Festival di Cannes.

Nel 2001 Roberto inizia la lavorazione di “Pinocchio” (2002), di cui firma la regia, la sceneggiatura (con Vincenzo Cerami) e la produzione. Ancora una volta un prodotto criticato: anche per la scelta di Benigni di non aver incluso sui manifesti il nome del creatore di Pinocchio, Carlo Collodi.

Nel 2004 produce, scrive e dirige il suo ottavo film, sempre al fianco della moglie Nicoletta Braschi, intitolato “La tigre e la neve”, uscito nelle sale il 14 ottobre 2005. L’argomento è lo stesso de “La vita è bella”, stavolta però la guerra è quella più recente in Iraq.

Cultura e religione: “Dante” e “I dieci comandamenti” secondo Roberto Benigni

Nel 2012, dopo sette anni, Roberto Benigni torna davanti alla macchina da presa per volere di Woody Allen che scrive per lui il ruolo di Leopoldo Pisanello nella sua commedia To Rome with Love”.

Non bisogna inoltre dimenticare la sua particolare predisposizione verso la lettura della Divina Commedia e Dante. A tal proposito la Rai ha prodotto uno show, nel 2012 e nel 2013, che vede protagonista lo stesso Benigni, diviso in una prima serata evento e altre dodici seconde serate: “Tutto Dante”.

Sempre per la Rai il 17 dicembre 2012 il comico toscano si diletta in una serata sulla costituzione italiana, intitolato “La più bella del mondo”, un evento televisivo impareggiabile che raccoglie circa il 44% di share. Il 15 e 16 dicembre 2014 è di nuovo in diretta su Rai 1 con un’esegesi dei dieci comandamenti biblici contenuti nel libro dell’Esodo, tale spettacolo è stato citato anche da Papa Francesco durante l’omelia in occasione del Te Deum del 2014.

Che dire? Ci aspettiamo ancora sorprese dal caro Benigni nazionale.

Fabiana Girelli

Filmografia

Roberto Benigni Filmografia – Attore

Roberto Benigni regista

  • Sorelle Materassi, regia di Mario Ferrero (1972)
  • Onda libera, regia di Beppe Recchia (1976)
  • Berlinguer ti voglio bene, regia di Giuseppe Bertolucci (1977)
  • Chiaro di donna, regia di Costa-Gavras (1979)
  • Chiedo asilo, regia di Marco Ferreri (1979)
  • La luna, regia di Bernardo Bertolucci (1979)
  • Letti selvaggi (episodio Una mamma), regia di Luigi Zampa (1979)
  • I giorni cantati, regia di Paolo Pietrangeli (1979)
  • Ma che cos’è questo amore, regia di Ugo Gregoretti (Film TV) (1979)
  • Il pap’occhio, regia di Renzo Arbore (1980)
  • Il resto del Pap’occhio, regia di Renzo Arbore (1981)
  • Il minestrone, regia di Sergio Citti (1981)
  • Anche i ladri hanno un santo, regia di Giampiero Tartagni (1981)
  • Morto Troisi, viva Troisi!, regia di Massimo Troisi (Film TV) (1982)
  • “FF.SS.” – Cioè: “…che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?”, regia di Renzo Arbore (1983)
  • Effetti personali, regia di Giuseppe Bertolucci (1983)
  • Tu mi turbi, regia di Roberto Benigni (1983)
  • Non ci resta che piangere, regia di Roberto Benigni e Massimo Troisi (1984)
  • Tuttobenigni, regia di Giuseppe Bertolucci (1986)
  • Daunbailò, regia di Jim Jarmusch (1986)
  • Coffee and Cigarettes, regia di Jim Jarmusch (1986)
  • Il piccolo diavolo, regia di Roberto Benigni (1988)
  • La voce della luna, regia di Federico Fellini (1990)
  • Taxisti di notte, regia di Jim Jarmusch (1991)
  • Johnny Stecchino, regia di Roberto Benigni (1991)
  • Il figlio della pantera rosa, regia di Blake Edwards (1993)
  • Il mostro, regia di Roberto Benigni (1994)
  • La vita è bella, regia di Roberto Benigni (1997)
  • Asterix e Obelix contro Cesare, regia di Claude Zidi (1999)
  • Pinocchio, regia di Roberto Benigni (2002)
  • Caterina va in città, regia di Paolo Virzì (Cameo) (2003)
  • Coffee and Cigarettes, regia di Jim Jarmusch (2003)
  • La tigre e la neve, regia di Roberto Benigni (2005)
  • To Rome with Love, regia di Woody Allen (2012)

Regista

  • Tu mi turbi (1983)
  • L’addio a Enrico Berlinguer (1984)
  • Non ci resta che piangere (1984)
  • Il piccolo diavolo (1988)
  • Johnny Stecchino (1991)
  • Il mostro (1994)
  • La vita è bella (1997)
  • Pinocchio (2002)
  • La tigre e la neve (2005)

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