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Piena di grazia – La storia di Maria la madre di Gesù

Trama

  • Titolo originale: Full of Grace
  • Regia: Andrew Hyatt
  • Cast: Noam Jenkins, Bahia Haifi, Kelsey Asbille, Merik Tadros, Taymour Ghazi, Eddie Kaulukukui, Maz Siam, Noelle Lana, Ahmed Lucan, Noelle Romberger, Arti Sukhwani
  • Genere: Drammatico, storico, colore
  • Durata: 83 minuti
  • Produzione: USA, 2015
  • Distribuzione: Minerva Pictures
  • Data di uscita: 27 febbraio 2017

Piena di grazia - La storia di Maria la madre di Gesù poster“Piena di grazia” è il terzo film da regista ‘solista’ per il giovane emergente Andrew Hyatt noto dal 2006 per aver partecipato a diverse pellicole in qualità di assistente alla produzione, direttore esecutivo, sceneggiatore. Questa volta Hyatt si confronta con una delle figure più delicate, studiate e sondate del patrimonio letterario e religioso cristiano, Maria la madre verginale di Gesù Cristo.

La pellicola è un film storico-biografico che ripercorre gli ultimi anni di vita di Maria di Nazareth (interpretata da Bahia Haifi)  e i suoi grandi sforzi per tenere unita la chiesa cristiana primitiva, ancora incerta e alla ricerca di una propria identità ‘altra’ o contigua alla tradizione giudaica. L’obiettivo di Maria è l’unione e la forza nella prospettiva di rigenerare l’incontro con il Signore.

Una delle particolarità del lungometraggio è che si tratta della prima pellicola nella storia del cinema religioso che affronti l’ultimo periodo dell’esistenza ‘storica’ di Maria. Attraverso il suo sguardo, le sue azioni, i suoi occhi, con un intenso ed emotivo linguaggio volto alla drammaticità, Hyatt con “Piena di grazia” porta sullo schermo non solo una ‘storia’ post-neotestamentaria, ma speleologicamente tenta di sondare le profondità dell’incontro tra l’uomo semplice e Dio: quell’istante in cui si è visti dal Signore, momento carico di incommensurabile significato.

Piena di grazia: una pellicola storico-religiosa lontana da qualsiasi approccio critico

Sulla linea della storia cinematografica religiosa, Hyatt con il suo film rientra perfettamente nei canoni ‘passionali’ circa il racconto delle vite di personaggi biblici: alto tasso di drammaticità, intensità emotiva (anche con la colonna sonora), scenografia e costumi verosimili, religiosità debordante.

In effetti, come le altre pellicole del genere, anche “Piena di grazia” manca di un pizzico di spirito critico ed ermeneutico: la fede, la sacralità, la spiritualità possono essere delle ottime lenti d’ingrandimento in grado di trapassare fulmineamente 2000 anni di storia e riattualizzare istantaneamente i personaggi biblici, avvicinandoli alla contemporaneità, ergendoli a modelli di umanità e non solo di adorazione.

D’altra parte, però, alla luce dell’universo di studi sulla materia biblica, è assente una certa ‘storicizzazione’ scientifica che possa restituire a quel mondo lontano le sue reali caratteristiche.

Il film esce nelle sale italiane il 27 febbraio, distribuito da Minerva Pictures.

Trailer

 

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