Eco Del Cinema

Philip Seymour Hoffman

Biografia

Dotato di una sensibilità e di un talento sconfinati, Philip Seymour Hoffman ha regalato alla settima arte interpretazioni preziosissime. Degna di nota è la sua versatilità vocale, il suo timbro cambiava di personaggio in personaggio senza mai risultare posticcio.

Philip Seymour Hoffman, l’anti-divo ‘senza difetti’

(Fairport, 23 luglio 1967 – New York, 2 febbraio 2014)

Philip Seymour Hoffman occhialiViene definito un anti-divo il bravo e carismatico Philip Seymour Hoffman. Sarà per via dei ruoli che ha sempre rivestito, per lo più di cattivi o antipatici, sarà per via della sua vita ritirata che non balza mai agli onori della cronaca.

Nasce a Fairport nel 1967, e nel 1989 si laurea alla Tisch School of the Arts University di New York. In attesa della grande occasione fa molti lavoretti, incluso cameriere e bagnino, non rinnegando mai questa parte della sua vita. Ha dichiarato, infatti, di esserne orgoglioso dato che grazie a essa ha avuto la straordinaria opportunità di incontrare il leggendario jazzman Miles Davis.

I primi ruoli risalgono al 1991: partecipa a un episodio della nota serie TV “Law and Order – I due volti della giustizia”e approda al cinema nella commedia “Triple Bogey on a Par Five Hole” di Amos Poe.

Ma è nel 1992 che arriva la prima scrittura importante, quella dell’odioso George Willis Jr., in “Scent of a Woman – Profumo di donna” di Martin Brest con Al Pacino (remake del nostro “Profumo di donna” con il grande Gassman). Hoffman ha dichiarato che questo film è stato il punto di svolta della sua carriera.

Nel 1996 viene ingaggiato dal regista Paul Thomas Anderson che non lo mollerà molto facilmente. Phil è stato, infatti, il suo pilastro, comparendo in tutti i suoi primi quattro lavori (“Sydney” del 1996, “Boogie Nights – L’altra Hollywood” del 1997, “Magnolia” del 1999, “Ubriaco d’amore” del 2002).

Riceve molti consensi dalla critica per l’interpretazione in “Happiness” di Todd Solondz nel 1998 e, tra l’autunno e l’inverno del 1999, riceve molti riconoscimenti per le sbalorditive prove in: “Flawless – Senza difetti” di Joel Schumacher (in cui interpreta un travestito intelligente, graffiante, saggio e straordinariamente umano al fianco di Robert De Niro); “Il talento di Mr Ripley” di Anthony Minghella e “Magnolia” del già citato Anderson. “Le sue scelte vanno sempre a personaggi anomali, ribelli, stravaganti e anticonformisti: tipi come lui” (Lo Specchio).

Continua la sua ascesa con “Hollywood, Vermont” di David Mamet nel 2000, “La 25ª ora” di Spike Lee nel 2002, dove lavora insieme al collega Edward Norton che ritroverà anche in “Red Dragon” di Brett Ratner, sempre nel 2002, dove viene narrato l’antefatto della storia di Hannibal Lecter, tratta dalla serie di romanzi di Thomas Harris.

Premio Oscar con l’ipnotico “Truman Capote – A sangue freddo”

Lavora ancora con il regista Anthony Minghella nel 2003 in “Ritorno a Cold Mountain”. Ma è nel 2005 che arriva il trionfo con “Truman Capote – A sangue freddo” che gli vale il meritatissimo premio Oscar come Miglior Attore Protagonista. Diretto da Bennet Miller, il film narra la vita del noto giornalista, scrittore e sceneggiatore (suo il bellissimo “Colazione da Tiffany”), limitandosi ai soli anni in cui Capote scrisse il libro-documentario “A sangue freddo”. Nonostante fisicamente fosse diverso da Truman Capote, Philip Seymour Hoffman è riuscito a calarsi talmente tanto nel personaggio che tutti quelli che hanno conosciuto lo scrittore ne hanno notato l’incredibile e camaleontica somiglianza.

La sua carriera prosegue sempre costellata da enormi successi di critica. Nel 2006 lo vediamo lavorare di nuovo con Tom Cruise in “Mission: Impossibile III” del regista J. J. Abrams. Il 2007 è un anno particolarmente prolifico dato che recita in ben tre pellicole in cui emerge ancora la sua enorme bravura e, a detta di molti, per cui avrebbe meritato almeno un’altra statuetta: “La famiglia Savage” di Tamara Jenkins con la bravissima Laura Linney (nominata all’Oscar per la sua interpretazione); “Onora il padre e la madre” di Sydney Lumet e “La guerra di Charlie Wilson” del “laureato” Mike Nichols insieme a Tom Hanks e a Julia Roberts.

È poi impegnato accanto a Meryl Streep nella trasposizione cinematografica dell’opera teatrale “Il dubbio” (2008) di John Patrick Shanley (l’opera è stata anche nei nostri teatri diretta da Sergio Castellitto e interpretata da Stefano Accorsi) e nelle commedie “I Love Radio Rock” (2009) e “The Trial of the Chicago 7” dove affianca Sacha Baron Cohen.

Nel 2010 recita nella pellicola da lui anche diretta “Jack Goes Boating”, in cui veste i panni di un single newyorkese che trova il coraggio e il desiderio di impegnarsi in una nascente relazione sentimentale.

Il 2011 lo vede impegnato in due pellicole: recita nel film di George Clooney “Le Idi di Marzo” a fianco del talentuoso Ryan Gosling, mentre nel film sportivo “L’Arte di Vincere” interpreta Art Howe. L’anno seguente è sul set di “The Master“, presentato in concorso alla 69ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e “Una fragile armonia”.

Tra kolossal e piccoli film indipendenti, Philip Seymour Hoffman garantisce una qualità eccelsa

Nel 2013 è Plutarch Heavensbee in “Hunger Games: La Ragazza di Fuoco“, il secondo capitolo della saga tratta dai romanzi distopici di Suzanne Collins, con protagonista Jennifer Lawrence.

Nel gennaio 2014 Hoffman ha partecipato al Sundance Film Festival per promuovere due nuovi film: “A Most Wanted Man” di Anton Corbijn, un thriller basato su un romanzo di John le Carré in cui Hoffman interpreta un agente dei servizi segreti tedeschi. Il secondo film è “God’s Pocket”, debutto alla regia di John Slattery (“Mad Men”), in cui interpreta un ladro.

A Novembre 2014, uscirà “Hunger Games: Il Canto della Rivolta – Parte 1” in cui vedremo Hoffman in una delle sue ultime interpretazioni. Al momento della sua morte stava girando “Hunger Games: Il Canto della Rivolta – Parte 2“, l’ultimo film della saga, di cui aveva già registrato le scene più importanti; per l’ultima scena rilevante rimasta da girare Hoffman è stato ricreato digitalmente.

Oltre a questo aveva girato l’episodio pilota di una serie televisiva della Showtime intitolato “Happyish” di cui era il protagonista, ma in seguito alla sua morte la produzione della serie è stata sospesa.

Il 2 febbraio 2014 Philip Seymour Hoffman viene trovato morto nel suo appartamento di New York dall’amico sceneggiatore David Bar Katz. La causa del decesso è stata attribuita a un’overdose di droga e farmaci.

Domenica Quartuccio

Filmografia

Philip Seymour Hoffman Filmografia – Attore – Cinema

Philip Seymour Hoffman film su Truman Capote

Philip Seymour Hoffman è lo scrittore americano Truman Capote nel film biografico “Truman Capote – A sangue freddo” (2005) di Bennett Miller, interpretazione che gli è valsa l’Oscar nel 2006.

  • Triple Bogey on a Par Five Hole, regia di Amos Poe (1991)
  • Szuler, regia di Adek Drabinski (1992)
  • My New Gun, regia di Stacy Cochran (1992)
  • Vendesi Miracolo, regia di Richard Pearce (1992)
  • Scent of a Woman – Profumo di donna, regia di Martin Brest (1992)
  • Joey Breaker, regia di Steven Starr (1993)
  • My Boyfriend’s Back, regia di Bob Balaban (1993)
  • Milionario per caso, regia di Ramón Menéndez (1993)
  • Getaway, regia di Roger Donaldson (1994)
  • The Yearling, regia di Rod Hardy (1994)
  • Amarsi, regia di Luis Mandoki (1994)
  • La vita a modo mio, regia di Robert Benton (1994)
  • The Fifteen Minute Hamlet, regia di Todd Louiso (1995)
  • Sydney, regia di Paul Thomas Anderson (1996)
  • Twister, regia di Jan de Bont (1996)
  • Boogie Nights – L’altra Hollywood, regia di Paul Thomas Anderson (1997)
  • Culture, regia di Josh Gordon e Will Speck (Cortometraggio) (1998)
  • Montana, regia di Jennifer Leitzes (1998)
  • Prossima fermata Wonderland, regia di Brad Anderson (1998)
  • Il grande Lebowski, regia di Joel Coen (1998)
  • Happiness – Felicità, regia di Todd Solondz (1998)
  • Patch Adams, regia di Tom Shadyac (1998)
  • Flawless – Senza difetti, regia di Joel Schumacher (1999)
  • Magnolia, regia di Paul Thomas Anderson (1999)
  • Il talento di Mr. Ripley, regia di Anthony Minghella (1999)
  • Hollywood, Vermont, regia di David Mamet (2000)
  • Quasi famosi, regia di Cameron Crowe (2000)
  • Love Liza, regia di Todd Louiso (2002)
  • Ubriaco d’amore, regia di Paul Thomas Anderson (2002)
  • Red Dragon, regia di Brett Ratner (2002)
  • La 25ª ora, regia di Spike Lee (2002)
  • Owning Mahowny, regia di Richard Kwietniowski (2003)
  • Ritorno a Cold Mountain, regia di Anthony Minghella (2003)
  • …e alla fine arriva Polly, regia di John Hamburg (2004)
  • Strangers with Candy, regia di Paul Dinello (2005)
  • Empire Falls – Le cascate del cuore, regia di Fred Schepisi (2005)
  • Truman Capote: A sangue freddo, regia di Bennett Miller (2005)
  • Mission: Impossible III, regia di J.J. Abrams (2006)
  • Onora il padre e la madre, regia di Sidney Lumet (2007)
  • La famiglia Savage, regia di Tamara Jenkins (2007)
  • La guerra di Charlie Wilson, regia di Mike Nichols (2007)
  • Synecdoche, New York, regia di Charlie Kaufman (2008)
  • Il dubbio, regia di John Patrick Shanley (2008)
  • Mary and Max, regia di Adam Elliot (2009)
  • I Love Radio Rock, regia di Richard Curtis (2009)
  • Il primo dei bugiardi, regia di Ricky Gervais (2009)
  • Jack Goes Boating, regia di Philip Seymour Hoffman (2010)
  • Le Idi di Marzo, regia di George Clooney (2011)
  • L’arte di vincere, regia di Bennett Miller (2011)
  • The Master, regia di Paul Thomas Anderson (2012)
  • Una fragile armonia, regia di Yaron Zilberman (2012)
  • Hunger Games: La Ragazza di Fuoco, regia di Francis Lawrence (2013)
  • God’s Pocket, regia di John Slattery (2014)
  • La spia – A Most Wanted Man, regia di Anton Corbijn (2014) – postumo
  • Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 1, regia di Francis Lawrence (2014) – postumo
  • Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 2, regia di Francis Lawrence (2015) – postumo

Televisione

  • Law & Order – I due volti della giustizia (Serie TV, episodio 1×14) (1991)
  • The Yearling, regia di Rod Hardy (1994)
  • Empire Falls – Le cascate del cuore, regia di Fred Schepisi (Miniserie TV) (2005)

Regista

  • Jack Goes Boating (2010)

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