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Phantom Boy

Trama

  • Titolo originale: Fantompojken
  • Regia: Jean-Loup Felicioli, Alain Gagnol
  • Cast: Edouard Baer, Jean-Pierre Marielle, Audrey Tautou, Jackie Berroyer, Alex Robini
  • Genere: Animazione, Colore
  • Durata: 84 minuti
  • Produzione: Belgio, Francia, 2015
  • Distribuzione: P.F.A. Films
  • Data di uscita: 9 Marzo 2017

Phantom Boy locandinaLeo è un giovane ragazzo di 11 anni che vive a New York City. È ricoverato a causa di una grave forma di leucemia, ma ha un potere straordinario: sa dividersi dal suo corpo e librarsi in aria in una forma non tangibile, invisibile e impalpabile, mentre fisicamente rimane addormentato, come un fantasma. In questa forma, Leo può andare ovunque e anche attraversare i muri.

Nel frattempo il poliziotto Alex è ricoverato nello stesso ospedale di Leo, dopo essersi rotto una gamba. L’agente inseguiva un criminale “l’uomo con la faccia rotta”, che è intenzionato a prendere il controllo della città entro 24 ore tramite un virus informatico. Leo diventerà il suo braccio destro e insieme ad Alex uniranno le loro forze per salvare la città, entro un giorno.

Phantom Boy: tra thriller e fumetti di Stan Lee

“Phantom Boy” è il secondo film co-diretto da Alain Gagnol e Jean-Loup Felicioli, che avevano lavorato insieme già ad “Un gatto a Parigi” nel 2010, una pellicola d’animazione influenzata dai film noir ambientati a Parigi. Per “Phantom Boy”, invece, i due registi scelgono di mescolare altri due generi: il thriller e la fantasia; in pratica, un thriller anche per i bambini.

I due registi  traggono la loro ispirazione dalle storie di supereroi degli USA, infatti il personaggio di Leo, alias Phantom Boy, è ispirato ai fumetti disegnati da Stan Lee per la Marvel Comics nel 1960 (Stan Lee è meglio conosciuto per aver inventato Spider-Man e Hulk). I due hanno da sempre apprezzato il suo lavoro, proprio perché Lee ha sempre creato supereroi molto vicini al mondo reale (Spider-Man o Hulk sono persone comuni che in seguito ad incidenti sviluppano poteri sovrannaturali); proprio per questo il soprannome di Leo è Phantom Boy, un’allusione ai nomi usati spesso dai supereroi americani.

Altro elemento fumettistico è legato ai villain, che hanno spesso segni distintivi molto forti, in questo caso un viso sfregiato (in linea proprio con i comics di Lee). La componente thriller del film è data da alcune componenti tipiche di questo genere, come i classici personaggi in cappello e impermeabile, che indagano e sono aiutati dalle fughe di notizie che giungono alla polizia.

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