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Oleg e le arti (2018)

Trama

  • Titolo originale: Oleg y las raras artes
  • Regia: Andrés Duque
  • Cast: Oleg Karavaychuk
  • Genere: Documentario, colore
  • Produzione: Spagna, 2016
  • Durata: 70 minuti
  • Distribuzione: Lab 80 Film
  • Data di uscita: 26 gennaio 2018

Oleg e le arti strane - Locandina italianaIl film del regista spagnolo Andrés Duque “Oleg e le arti strane” è un lavoro fortemente sentito e dedicato al personaggio pubblico e musicista Oleg Karavaychuk.

L’eccentrico quanto originale compositore di origini russe, fu uno degli ultimi beatnik che, per sfuggire al regime dittatoriale di Stalin, si dilettò nel confronto con la musica e il grande cinema, fianco a fianco ad inestimabili rartisti quali furono S. Paradjanov e K. Muratova.

La pellicola è un omaggio poetico filtrato attraverso l’occhio della telecamera, che mostra con silenziosa ammirazione un anziano e instancabile suonatore ormai quasi novantenne, intento a far rivivere la bellezza attraverso la sua musica, interamente pervaso di “spirito russo”.

Oleg e le arti strane: la vita eccentrica di un compositore

Oleg Karavaychuk venne alla luce il 28 dicembre 1927 a Kiev. Poiché figlio d’arte di padre violinista, iniziò a comporre fin da piccolissimo. Laureato presso la Scuola di Musica del Conservatorio di Stato di Leningrado, l’artista cercò di sfuggire alle regole proibitive del partito, riversando il suo talento nel Cinema e creando musiche per i film.

Nell’isola di Vasilyevsky, in cui viveva con la madre, il giovane Oleg era più che noto per il suo aspetto inusuale: per il suo modo di camminare, di approcciarsi al gentil sesso, di portare i capelli e per i suoi occhiali da sole; atteggiamenti che gli valsero il titolo di “compositore folle”, un soprannome che portò con grande fierezza per tutta la vita. Durante la sua carriera Karavaychuk ha collaborato anche con Sergei Parajanov, Vasily Shukshin, Ilya Averbakh, Kira Muratova e Sergey Kuryokhin nel periodo delle avanguardie. L’incredibile artista si è spendo il 13 giugno 2016 a Pietroburgo lasciando ai posteri la straordinaria mole della sua opera.

Trailer

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