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Nut Job – Operazione Noccioline – Recensione

Una favola che ha molto da insegnare a grandi e piccini, portabandiera di valori come l’amicizia e lo spirito di gruppo

Regia: Peter Lepeniotis – Cast: Fabrizio Vidale, Alessandro Quarta, Barbara De Bortoli, Stefano Mondini, Franco Mannella, Nanni Baldini, Pino Insegno, Laura Romano, Giuppy Izzo – Genere: Animazione, colore, 90 minuti – Produzione: USA, 2014 – Distribuzione: Notorious Pictures – Data di uscita: 1 maggio 2014.

NutJobBasato sul cortometraggio “Surly Squirrel”, realizzato dal regista canadese nel 2005, “Nut Job – Operazione noccioline” è un film d’animazione ambientato nella natura, ai confini della caotica metropoli di New York.

Il lungometraggio vede come protagonisti dei piccoli animali che abitano il parco della città, disperati perché le loro provviste sono andate perdute e non hanno niente da mangiare per l’inverno. Ciò spingerà alcuni di loro a recarsi nel centro abitato per raccogliere il cibo necessario a superare la stagione fredda. Scoiattoli, talpe, procioni si troveranno costretti a collaborare con Spocchia, la ‘pecora nera’ della comunità…

Contrario alle regole, Spocchia non ha il senso del gruppo, crede solo alla lotta per la sopravvivenza ed è convinto che il mondo appartenga a chi se lo prende. Ma nel corso della storia, le sue convinzioni cambieranno, come in tutte le favole a lieto fine che si rispettino.

“Nut Job – Operazione Noccioline” segue la storia di due mondi che si intrecciano: il mondo umano e quello animale. Analogamente a Reuccio e la sua cricca che devono svaligiare la banca centrale della città, gli scoiattoli devono rapinare un negozio di noccioline. Sia gli umani che gli animali rubano, ma le motivazioni che animano i loro gesti sono differenti. Mentre ‘King’ intende saccheggiare l’istituto bancario con l’unico scopo egoistico di arricchirsi, gli animali agiscono per il bene della comunità, per non andare incontro a morte certa. Infatti, l’epilogo sarà negativo per la banda di malavitosi.

“Nut Job – Operazione noccioline” ha molto da insegnare sia ai bambini che agli adulti. L’uomo non sopporta la solitudine: i valori che realmente contano sono l’amore e l’amicizia. Ma vivere tutti insieme non sempre è facile: in un gruppo spesso esistono persone egoiste che desiderano esclusivamente dominare gli altri, senza curarsi dei loro reali bisogni o facendo spesso leva su quelli per consolidare il proprio potere. Oppure vi sono persone estremamente narcisiste che amano vivere di apparenza, facendo vedere che si prodigano per gli altri, con l’unico intento di riscuotere successo per poter appagare il proprio ego.

Un film dunque che si fa portabandiera di valori come l’amicizia e lo spirito di gruppo, insegnandoli ai bambini e rinfrescando la memoria agli adulti.

Giuseppina Calvaruso

 

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