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Nadie nos mira

Recensione

Nadie nos mira – Recensione: un film sulla difficoltà dei giovani artisti

Nadie nos mira film

Julia Salomon dirige un film sulla solitudine urbana in una città che incarna da sempre il mito del successo. “Nadie nos mira”, presentato nella selezione ufficiale della Festa del Cinema di Roma 2017, può avere più chiavi di lettura. Nessuno vede il giovane Nico in una città che corre continuamente. Del resto, lui, biondo, nonostante la sua origine latina, si nasconde anche a se stesso e a sua madre che sente su skype ogni giorno. Nega il suo fallimento professionale, lavorando in realtà come baby sitter di un bimbo, figlio di una sua amica benestante. Ed è proprio il piccolo e tenero Theo il suo unico legame sano con il reale.

Nico/Guillermo Pfening è un vero funambolo che riesce a non cadere da quella corda sottile che è la sua esistenza; nonostante tutto, gira sorridente in bicicletta con il piccolo di cui si prende cura e riesce persino ad approcciare un’ importante produttrice.

L’equilibrio, se così si può definire, di Nico si spezza quando incontra una persona del passato, che lo ha spinto ad andare lontano da una carriera già avviata. Qui il velo di Maya si squarcia e scopriamo cosa c’è dietro l’apparente leggerezza di un aspirante attore come mille. Viene fuori la fragilità e la solitudine del protagonista, che affoga in incontri di sesso squallidi e tristi. La regista dell’opera è molto brava nel seguire l’evoluzione del suo personaggio che perde nel corso della narrazione tutte le sue maschere. Se all’inizio Nico può sembrare affascinante e quasi scanzonato nella sua precarietà, verso la fine diventa una specie di homeless allo specchio di una vetrina scintillante. Gran parte di “Nadie nos mira” è sulle spalle di Guillermo Pfening, che si muove in una città che ricorda molto quella di “Sex and the City” e di “Mozart in the Jungle” dove più meno tutti inseguono il sogno del successo nello showbitz.

Nadie nos mira: una storia di coraggio in una Grande Mela che devasta i più deboli

New York la città che non dorme mai è la grande coprotagonista del film della Solononoff, così come lo è stata di molti altri film da sempre. Ci si innamora, si cerca il successo e si sopravvive con mille lavoretti, ma si resta sempre soli tra persone che corrono e vanno a fare yoga per fermarsi.

In “Nadie nos mira” viene affrontato, tra gli altri, anche il tema dell’omosessualità ma non è importante più di tanto. Questo film parla essenzialmente di solitudine e di sogni infranti. La sceneggiatura funziona ed è ben supportata da un’ottima interpretazione di un giovane attore che segue un suo percorso interiore anche grazie ad una convincente regia. Buona anche la scelta di tutti gli altri interpreti che portano sullo schermo personaggi persi nelle loro contraddizioni.

Quel che resta allo spettatore dopo la visione di “Nadie nos mira” è un malcelato senso di amarezza per l’empatia che riesce a provocare Guillermo Pfening, che lascia intendere che c’è un Nico nascosto in tutti noi che ci rifiutiamo di vedere.

Ivana Faranda

Trama

  • Regia: Julia Solomonoff
  • Cast: Katty Velasquez, Guillermo Pfening, Pascal Yen-Pfister, Paola Baldion, Jason Sol, Nadja Settel, Rafael Ferro, Petra Costa, Michael Patrick Nicholson, Fernando Frias
  • Genere: Drammatico, colore
  • Durata: 102 minuti
  • Produzione: Argentina, Colombia, Brasile, USA, 2017

Nadie nos mira loc in ingleseProtagonista di “Nadie nos mira” è Nico, un attore trentenne che decide di trasferirsi a New York per tentare la fortuna, lasciando l’Argentina e il lavoro come interprete della telenovela che gli ha dato popolarità in patria. Il ragazzo sceglie di partire anche per porre fine alla relazione con Martin, uomo sposato, nonchè produttore del ciclo televisivo che lo ha reso celebre.

Il suo aspetto fisico e il suo accento gli impediscono tuttavia di trovare ruoli adatti: è troppo biondo per essere selezionato come interprete di parti da latinoamericano e il suo marcato accento non gli consente di essere preso in considerazione per altri ruoli.

Grazie alle sue doti, Nico riesce tuttavia a mantenersi nella Grande Mela, con le occupazioni più strane. Tra le tante attività Nico si occupa di Theo, un bambino al quale si affeziona profondamente.

La sicurezza di Nico, tuttavia, inizia a vacillare quando si ripresenta nella sua vita il suo ex amante, nonchè suo mentore e produttore.

“Nadie nos mira” alla Festa del Cinema di Roma 2017

Diretto da Julia Solomonoff il drammatico “Nadie nos mira” è tra i film della Selezione Ufficiale della Festa del Cinema di Roma 2017. Interprete di Nico è Guillermo Pfening, premiato come Miglior Attore al Festival di Tribeca 2017.

 

 

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