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My Love Affair With Marriage (2019)

Trama

  • Regia: Signe Baumane
  • Cast:  Dagmara DominczykMichele PawkMatthew Modine
  • Genere: Animazione
  • Durata: 90 minuti
  • Produzione: USA, 2019
  • Distribuzione: n/d
  • Data di uscita: n/d

My Love Affair with Marriage“My Love Affair With Marriage” è un film d’animazione che mixa musica, teatro e tecniche di scultura seguendo il viaggio di una donna attraverso i suoi matrimoni, sia immaginari che reali. Le sue precedenti esperienze amorose la trasformano in una vittima di abusi domestici. Zelma grazie alla sua forza riuscirà a reagire per trovare un posto migliore nella società. Un ruolo centrale ha il canto mitologico delle sirene che mostra come i nostri ruoli nelle relazioni siano modellati secondo stereotipi provenienti dalle nostre culture.

My Love Affair With Marriage: un progetto molto sentito

Matthew Modine, protagonista di “Stranger Things” presta la sua voce al personaggio di “Bo” e sarà produttore esecutivo insieme a Adam Rockoff di “My Love Affair With Marriage”. Modine ha affermato: “Tutto si basa sulle mie esperienze personali: sono stato sposato due volte e non sono mai riuscito a capire perché quei matrimoni non durassero a lungo. Per svelare questo mistero, mi sono messo alla ricerca della neuroscienza e della mitologia dell’amore”.

Zelma è una giovane donna infuocata con un’immaginazione selvaggia, che crede che l’amore la renderà un essere umano completo con quattro braccia, quattro gambe e due teste. La protagonista continua ad innamorarsi, ma qualcosa va sempre storto. Cammina attraverso molti matrimoni affrontando le pressioni della società e della sua stessa biologia.

Il film è stato girato in stop-motion con un precedente processo di registrazione di attori e cantanti in modo da sincronizzare la voce alle immagini. La particolarità del film, che segue un punto di vista femminile, è che siamo di fronte ad un film d’animazione per adulti.

Il progetto è stato in piccola parte sovvenzionato dal  Consiglio di Stato sulle arti di New York attraverso l’organizzazione no-profit “Women Make Movies“.

 

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