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Mune – Il guardiano della Luna – Recensione

I produttori di “Kung fu panda” tornano con un nuovo film che ripropone gli stessi valori che guidavano il simpatico cucciolone, spostandoli sullo sfondo incantato di una dimensione siderale

(Mune, Le gardien de la lune) Regia: Alexandre Heboyan, Benoit Philippon – Genere: Animazione, colore, 90 minuti – Produzione: Francia, 2014 – Distribuzione: Notorious – Data di uscita: 5 febbraio 2015.

muneMune è un fauno lunare, tra la sua specie si distingue per goffaggine e frivolezza. Il “grande saggio” lascerà tutti di stucco quando sceglierà proprio lui come nuovo guardiano della Luna.

Lo stesso Mune non si sarebbe mai aspettato l’investitura di questa carica che non è affatto contento di dover assumere; fin dai suoi primi passi come guardiano il protagonista di questo film darà conferma di essere un combina guai.

Nel frattempo anche sul sole è stato nominato un nuovo guardiano, ma la scelta del valoroso e spavaldo Sohone è perfettamente in linea con le aspettative di tutti.

Quando però tra i due astri sarà proprio quello ritenuto più al sicuro ad essere rubato, Mune avrà modo di tirare fuori tutto il suo valore nascosto, dimostrando che la scelta del grande saggio, tutto sommato, non è stata poi così insensata.

La pellicola si sviluppa nell’impresa di riconquista del Sole nella quale Mune e Sohone sono alleati contro il perfido Necros che lo ha rubato. Tutto avviene sullo sfondo di paesaggi lunari incantati, che riescono a trasportare in una dimensione onirica. Con questo lavoro la DreamWorks appare, dunque, radicalmente attinente al suo nome, producendo un “sogno” nel quale si vedono contrapposti bene e male, luce e ombra, in una battaglia che si gioca sia nel grande cosmo, a livello dei moti astrali, sia nel microcosmo di ognuno dei personaggi, a livello dei moti pulsionali.

I produttori di “Mune” sembrano aver definito un loro marchio di fabbrica: anche qui il protagonista è un imbranato che può riscattarsi con una grande impresa, tutta la vicenda e tutti i personaggi sono poi, anche in questo caso, attraversati dalla tensione di uno scontro tra bene e male.

Claudio Di Paola

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