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Morto Vilmos Zsigmond, premio Oscar per la fotografia su “Incontri ravvicinati del terzo tipo”

E’ morto ad 85 anni Vilmos Zsigmond, direttore della fotografia ungherese con alle spalle un premio Oscar (“Incontri ravvicinati del terzo tipo”, 1977) e tre nomination (“Il cacciatore”, 1979, “Il fiume dell’ira”, 1985, “The Black Dalia”, 2007).

Uno dei direttori della fotografia più ricercati degli anni ’70-’80

vilmos-zsigmondInstancabile lavoratore, Vilmos Zsigmond iniziò la sua carriera come direttore della fotografia nel 1972 con il film “Un tranquillo week-end di paura” e la portò avanti fino al 2013 con il suo ultimo lavoro, “Compulsion”. La bravura di Zsigmond nel suo campo ha portato registi come Michael Cimino, Steven Spielberg, Woody Allen e Brian De Palma a ricercare più volte la sua collaborazione.

Nel parlare del suo lavoro Vilmos Zsigmond era solito dire che per lui la principale fonte d’orgoglio era l’essere stato in grado di fare una fotografia diversa per ogni film, evitando così di ripetersi e diventare monotono.

L’addio all’Ungheria

Vilmos Zsigmond scappò dall’Ungheria a 26 anni, nel 1956, dopo aver filmato di nascosto l’invasione russa assieme ad un amico; poiché i russi uccidevano chiunque provasse a scattare fotografie o fare video, i due si ritrovarono costretti ad abbandonare lo stato per salvarsi la vita e poter diffondere le immagini catturate. Durante la fuga vennero trattenuti per breve tempo al confine con l’Austria, ma alla fine riuscirono a proseguire portando con sè il video, che è stato successivamente incorporato in vari documentari: “Twentieth Century” (1961), “No Subtitles Necessary: Laszlo and Vilmos,” (2009) e “Hungary Aflame”, quest’ultimo realizzato da Zsigmond stesso dopo l’arrivo in America.

Valeria Brunori

04/01/2016

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