Eco Del Cinema

Moana Pozzi

Biografia

Moana Pozzi, “Diva futura” del porno italiano

(Alessandria, 27 Aprile 1961 – Lione, 15 Settembre 1994)

Moana Pozzi ritrattoAnna Moana Rosa Pozzi nasce ad Alessandria il 27 aprile del 1961. Prima di diventare una delle più famose pornostar italiane è una semplice ragazza di provincia, figlia di un ingegnere nucleare e di una casalinga, che affidano la sua istruzione ad un istituto religioso gestito da suore. Frequenta il liceo scientifico e il conservatorio, specializzandosi in chitarra classica, ma già a 18 anni sente il richiamo della televisione, della notorietà, della fama. Si trasferisce a Roma dove cerca di sfruttare al meglio la sua bellezza per trovare fortuna nel mondo del cinema o in televisione.

Il suo primo contatto con il cinema avviene nel 1981: viene notata da un produttore che la invita a Cinecittà per un provino, lei non si fa scappare l’occasione e la troviamo così come comparsa nel film di Ferdinando Baldi, “La compagna di viaggio”, dove interpreta una ragazza che fa il bagno a seno nudo. Da semplice comparsa in una commedia scollacciata a protagonista in un film porno, il passo non è certo breve, ma per lei avviene nel giro di un anno, il 7 dicembre del 1981 infatti esce “Valentina, ragazza in calore”.

Moana Pozzi, che utilizza lo pseudonimo di Linda Heveret, è Valentina, la protagonista, una vogliosa ragazza aperta ad ogni tipo di esperienza. La sua presenza nel film crea uno scandalo, la Pozzi infatti in quel periodo è impegnata nella conduzione di un programma per bambini su Rai 2: “Tip Tap 2” , dal quale viene inevitabilmente allontanata dopo le proteste del movimento delle casalinghe. Tutto sommato il caso le procura una discreta pubblicità, la voce giunge nel piccolo paese di Ovada dove vivono i genitori e anche la pellicola, alla proiezione del film c’è il tutto esaurito. Dopo quell’episodio per circa un anno Moana non ha più contatti con la famiglia. Intanto il suo nome comincia ad echeggiare oltre gli ambienti hard, la ragazza ha un dinamismo ed uno charme difficile da contenere e sfrutta queste doti per affrontare serenamente le numerose apparizioni televisive a cui è invitata.

La carriera variegata e i flirt amorosi

Moana Pozzi attriceMoana Pozzi continua parallelamente la sua carriera cinematografica diretta da Luciano Salce, Carlo Verdone, Nando Cicero, Carlo Vanzina, Enzo G. Castellari, Sergio Corbucci, e addirittura il maestro Dino Risi, che nel 1984 la inserisce nel film per la tv “…E la vita continua”e nel film “Il re e il monsignore” (1984). Nel 1986, recita addirittura per il grande Federico Fellini in “Ginger e Fred”. Si ricompone la frattura con la famiglia che la finanzia a distanza per permettergli di seguire dei corsi di recitazione, cercando di indirizzare la sua carriera verso luci meno rosse possibili, ma non è quella la sua strada. Il 1986 è l’anno dell’entrata nel circolo delle pornostar di serie A.

Assume come manager Riccardo Schicchi e con lui gira moltissime pellicole hard: “Banane al cioccolato” (1986), “Moana la scandalosa” (1987), “Moana, la bella di giorno” (1987) e “Fantastica Moana” (1987). Poi sarà diretta da Mario Bianchi, Jim Reynolds, Henri Pachard e addirittura dalla stessa attrice porno Ilona Staller nella pellicola “Diva futura” (1989).

Bellezza e classe fanno decollare la sua carriera. Per moltissimi italiani è la donna ideale: dolce, ma anche estremamente passionale. La sua trasgressione risulta dall’affrontare il tema dell’hard con eleganza, senza eccessiva volgarità e con una naturalezza disarmante. Moltissimi flirt nel mondo del cinema e non solo, ne ricordiamo alcuni: Andrea Roncato, Massimo Ciavarro, Renzo Arbore, Harvey Keitel, Enrico Montesano, Francesco Nuti, Massimo Troisi, Nicola Pietrangeli, Marco Tardelli e Falcao; si parla anche di una breve storia con l’allora segretario del P.S.I. Bettino Craxi. Parallelamente alla sua vita da pornostar continua la carriera televisiva: nel 1987 la ritroviamo in Rai, insieme a Fabio Fazio conduce “Jeans 2” sulla terza rete, un programma pomeridiano per ragazzi. Le critiche non si fanno attendere e così come avvenne per “Tip Tap 2” la trasmissione viene sospesa e Moana allontanata. Qualche mese dopo la ritroviamo nella neonata Fininvest che, non essendo un servizio pubblico, ha più “libertà” e la inserisce nella trasmissione di Antonio Ricci “Matrjoska” (1988) in qualità di valletta senza veli. Le inevitabili polemiche non fermeranno Ricci che confermerà Moana nel cast cambiando il nome al programma, che diventerà “L’Araba Fenice”.

Moana Pozzi nel mondo della musica e la moda

Moana Pozzi vestito rossoCerca di lasciare una traccia di sé in ogni campo: nella musica, quando nel 1989 canta il singolo “Supermacho”; e nella scrittura, facendo pubblicare nel 1991 il libro “La Filosofia di Moana” – una sorta di dizionario in cui la pornodiva racconta la sua vita – che diventa uno dei libri più scandalistici e venduti dell’Italia dei primi anni Novanta. Ormai Moana Pozzi è un personaggio popolarissimo che nel 1992 riesce a regalare un altro colpo di scena: si presenta con Cicciolina (altra icona sexy del periodo) alle elezioni politiche con il Partito dell’Amore. E anche se l’operazione fallisce, la celebrità di Moana (già comunque elevata) spicca il volo. Ricchezza e mondanità sono all’ordine del giorno.

Nel 1993 lo stilista Karl Lagerfeld, da sempre alla ricerca di idee nuove e “particolari”, fa sfilare Moana in passerella a Milano. Durante l’autunno del 2004 arriva in Italia la notizia che Moana Pozzi è morta. Ha 33 anni e i medici della clinica di Lione, dove da qualche giorno è ricoverata, scrivono sul referto come causa del decesso un tumore al fegato.

I funerali si svolgono in forma riservatissima, tanto da far nascere le ipotesi più svariate e fantastiche: come quella secondo cui Moana sarebbe ancora viva e vivrebbe in India. Un’esistenza intensa e trascorsa sempre sopra le righe, durante la quale ha seguito alla lettera un aforisma al quale si è sempre dichiarata fedele in una intervista: “Vivi come se dovessi morire domani, pensa come se non dovessi morire mai”. Un triste presentimento.

Alessandro Romano

Filmografia

Moana Pozzi Filmografia – Cinema

Moana Pozzi filmografia

  • La compagna di viaggio, regia di Ferdinando Baldi (1980)
  • Miracoloni, regia di Francesco Massaro (1981)
  • Borotalco, regia di Carlo Verdone (1982)
  • W la foca, regia di Nando Cicero (1982)
  • Vieni avanti cretino, regia di Luciano Salce (1982)
  • Delitto carnale, regia di Cesare Canevari (1982)
  • Fuga dal Bronx, regia di Enzo G. Castellari (1983)
  • Paulo Roberto Cotechiño centravanti di sfondamento, regia di Nando Cicero (1983)
  • Vacanze di Natale, regia di Carlo Vanzina (1983)
  • Dagobert, regia di Dino Risi (1984)
  • A tu per tu, regia di Sergio Corbucci (1984)
  • I pompieri, regia di Neri Parenti (1985)
  • Ginger e Fred, regia di Federico Fellini (1985)
  • I vizi segreti degli italiani quando credono di non essere visti, regia di Camillo Teti (1987)
  • Provocazione, regia di Piero Vivarelli (1988)
  • Ecstasy, regia di Luca Ronchi (1989)
  • Diva Futura – L’avventura dell’amore, regia di Ilona Staller e Arduino Sacco (1989)
  • Amami, regia di Bruno Colella (1992)
  • Valentina, ragazza in calore, regia di Jonas Rainer (1981)
  • Erotic Flash, regia di George Cukor (1981)
  • Fantastica Moana, regia di Riccardo Schicchi (1987)
  • Moana, la bella di giorno, regia di Riccardo Schicchi (1987)
  • Chiamami, regia di Lawrence Webber (1987)
  • Moana e… le altre regine, regia di Lawrence Webber (1987)
  • Moana la scandalosa, regia di Riccardo Schicchi (1988)
  • La bottega del piacere, regia di Hard Sac (1988)
  • Una calda femmina da letto, regia di Jim Reynolds (1989)
  • Super vogliose di maschi, regia di Jim Reynolds (1989)
  • Inside Napoli, regia di Mario Salieri (1989)
  • Lezioni anali, regia di Henri Pachard (1990)
  • Una signora perbene, regia di Henri Pachard (1990)
  • Vogliose ed insaziabili per stalloni superdotati, regia di Gregory J. Schell (1990)
  • I vizi transessuali di Moana, regia di Jim Reynolds (1990)
  • Cicciolina e Moana “Mondiali”, regia di Jim Reynolds (1990)
  • Le calde labbra bagnate di Moana, regia di Jim Reynolds (1990)
  • Tutte le provocazioni di Moana, regia di Dudy Steel (1990)
  • Gioco di seduzione, regia di Andrew White (1990)
  • Moana il trans e la tettona, regia di Jim Reynolds (1990)
  • La ragazza e… lo stallone nero, regia di Sam Fox (1990)
  • Le donne di Mandingo, regia di Jim Reynolds (1990)
  • Manbait, regia di Gerard Damiano (1991)
  • Vengo anch’io al Malibù Spice, regia di Alex de Renzy (1992)
  • Il castello del piacere, regia di Martin White (1992)
  • Super Moana, regia di Jim Reynolds (1992)
  • Bocca calda mani di velluto – Cavalla per stalloni doc, regia di Martin White (1992)
  • Tocco magico, regia di Martin White (1992)
  • Eccitazione fatale, regia di Giorgio Grand (1992)
  • Buco profondo, regia di Gerard Damiano (1992)
  • The Naked Goddess, regia di Gerard Damiano (1992)
  • L’inquieta Moana (1993)
  • Vedo nudo, regia di Martin White (1993)
  • Offerta indecente, regia di Tony Yanker (1994)
  • Mandingo Superstar, regia di Tony Yanker (1994)
  • Belle pazze scatenate vogliose – Le ragazze pon pon, regia di Ely Martin (1994)
  • La grande sfida hard, regia di Othezguine Jacques (1994)
  • Una lunga carriera, regia di Franco Ludovisi (1994)
  • L’ultima volta di Moana (1994)

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