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Max Von Sydow

Biografia

Attore svedese naturalizzato francese, Max Von Sydow è stato nominato due volte al Premio Oscar, riuscito a costruirsi una carriera onorevole, è considerato uno degli attori più noti e stimati dei Paesi scandinavi.

Max Von Sydow, l’attore con ‘il settimo sigillo’

(Lund, 10 Aprile 1929 – Provenza, 8 Marzo 2020)

max-von-sydowMax Von Sydow, nato il 10 aprile 1929 a Lund in Svezia, è famoso soprattutto per la sua lunga collaborazione col grande regista Ingmar Bergman.

Sydow, il cui vero nome è Carl Adolf, nasce in una famiglia ricca e cosmopolita, sua madre è una baronessa, il padre un professore di etnologia all’Università di Lund. Da bambino riceve una severa educazione luterana e gli vengono insegnati il tedesco e l’inglese fin dai nove anni. Comincia a interessarsi di teatro già negli anni della scuola e, successivamente, si iscrive all’Accademia Teatrale Svedese di Stoccolma, dove si diploma nel 1951, lo stesso anno della collega e amica Ingrid Thulin.

Pupillo di Ingmar Bergman

Appena diplomato, Von Sydow debutta al cinema con “La notte del piacere”, tratto dal classico di August Strindberg “La signorina Julie”. Negli anni seguenti lavora in molte produzioni teatrali svedesi, diventando noto a livello nazionale. Nel 1955 si sposta a Malmo per lavorare nello stabile della città svedese e conosce un giovane e ambizioso regista, Ingmar Bergman, che diventa il suo mentore.

Bergman, impressionato dalle capacità attoriali di Von Sydow, lo vuole come protagonista del surreale “Il settimo sigillo” (1957), nel quale interpreta Antonius Block, un cavaliere medievale che cerca di battere a scacchi la Morte. Il film, dalle atmosfere cupe e metafisiche, è un successo internazionale, viene premiato a Cannes e lancia i nomi di Bergman e Von Sydow a livello mondiale. Von Sydow diventa uno degli attori preferiti di Bergman che dal 1957 al 1963 lo dirige in ben otto film. In particolare nel capolavoro “Il posto delle fragole” (1957), nell’horror “Il volto” (1958) e nel medievale “La fontana della vergine” (1959).

Indimenticabile Padre Merrin ne “L’esorcista”

Max von Sydow prete L'esorcista

Max Von Sydow nei panni del prete in “L’esorcista”.

Fino a metà degli anni Sessanta Von Sydow continua a risiedere e lavorare in Svezia, nonostante i richiami di Hollywood siano pressanti. Nel 1962 rifiuta di interpretare il Dr. No nel primo film di 007, ma alla fine si convince a trasferirsi in America per interpretare Gesù nel kolossal religioso “La più grande storia mai raccontata” (1965) di George Stevens. Per diversi anni risiede fra Los Angeles e Stoccolma, spesso interpretando ruoli da cattivo in film come in “Quiller Memorandum” (1966), “Lettera al Cremlino” (1970) o “I tre giorni del Condor” (1975), dove lo troviamo nei panni del killer professionista Joubert. Nel 1973 è Padre Merrin nel classico del terrore “L’esorcista” di William Friedkin.

Von Sydow non rinuncia comunque al cinema intellettuale e al rapporto privilegiato con Bergman che lo rende protagonista dell’horror metafisico “L’ora del lupo” (1967) e dell’angoscioso catastrofico “La vergogna” (1968). Nel primo film l’attore è un artista depresso, perseguitato da misteriosi fantasmi, nel secondo, in coppia con Liv Ullmann, è un uomo mite che perde lentamente la sua umanità a causa di una guerra.

La predilezione per l’horror

A metà degli anni Settanta, Von Sydow decide di trasferirsi in Italia anche per merito della sua grande amicizia con Marcello Mastroianni. In questi anni partecipa a produzioni di qualità come “Cuore di Cane” (1976), un adattamento dal racconto fantastico di Bulgakov diretto da Alberto Lattuada, “Il deserto dei Tartari” (1976) di Zurlini, dal romanzo di Dino Buzzati, accanto a Giuliano Gemma e Vittorio Gassman e “Cadaveri eccellenti” (1976) di Rosi, insieme a Lino Ventura.

Nel 1977 torna all’horror, questa volta con Boorman che lo dirige in “L’esorcista II – L’eretico”, mentre gli anni Ottanta si aprono con un ruolo di spicco nel classico del camp “Flash Gordon” (1980), musicato dai Queen e diretto da Mike Hodges, dove interpreta l’imperatore Ming il Crudele. Fra i numerosi film di questo decennio bisogna ricordare almeno il ruolo del cattivissimo Blofeld, nemico di James Bond in “Mai dire mai” (1983), la sua partecipazione al kolossal fantascientifico “Dune” (1984) diretto da David Lynch e il ruolo da co-protagonista in “Pelle alla conquista del mondo” (1987) di Bille August, film trionfatore a Cannes che consegue anche un Oscar come Miglior film straniero.

Max Von Sydow, la leggenda svedese

Max Von Sydow Robin hood

Max Von Sydow nei panni di Sir Walter in “Robin Hood”.

Negli anni Novanta Von Sydow, ormai una leggenda vivente, è coinvolto fra l’altro nel cast all-star dell’avventuroso “Fino alla fine del mondo” (1991) di Wim Wenders, recita in “Con le migliori intenzioni” (1992) una drammatica storia autobiografia scritta da Bergman ma diretta da Bille August e in “La neve cade sui cedri” (1999) di Scott Hicks. Negli ultimi anni si segnalano la sua collaborazione con il nostro Dario Argento per il giallo “Non ho sonno” (2000) e le ottime prestazioni nel ruolo del dottor Burgess nel fantascientifico “Minority Report” (2002) di Spielberg e dello psichiatra ex-nazista dottor Naehring in “Shutter Island” (2010) di Martin Scorsese. Da non dimenticare, ancora nel 2010, la sua presenza in “Robin Hood” di Ridley Scott.

Nel 2012 arriva la candidatura all’Oscar come Miglior attore non protagonista per il film di Stephen Daldry “Molto forte incredibilmente vicino” (2011), storia della ricerca da parte di un bambino del significato di una chiave per mantenere vivo il ricordo del padre scomparso. Nello stesso anno partecipa a “Branded” (2012), pellicola fantasy di Jamie Bradshaw e Aleksandr Dulerayn. Seppur in un ruolo marginale, nel 2015 entra nel cast del lavoro di J.J.Abrams,  “Star Wars: Episodio VII – Il risveglio della Forza” (“Star Wars: The Force Awakens”). L’anno seguente entra a far parte del cast della sesta stagione dell’acclamata serie “Il Trono di Spade” nel ruolo del Corvo con tre occhi.

Max Von Sydow viene a mancare l’8 marzo 2020 nella sua casa in Provenza, all’età di novant’anni.

Massimiliano Ponzi

Filmografia

Max Von Sydow Filmografia – Attore

Max Von sydow il settimo sigillo

Max Von Sydow in una scena de “Il settimo sigillo” di Ingmar Bergman.

  • La notte del piacere, regia di Alf Sjöberg (1951)
  • Il settimo sigillo, regia di Ingmar Bergman (1957)
  • Il posto delle fragole, regia di Ingmar Bergman (1957)
  • Il volto, regia di Ingmar Bergman
  • Alle soglie della vita, regia di Ingmar Bergman (1958)
  • La fontana della vergine, regia di Ingmar Bergman (1960)
  • Come in uno specchio, regia di Ingmar Bergman (1961)
  • Luci d’inverno, regia di Ingmar Bergman (1962)
  • L’amante, regia di Vilgot Sjöman (1962)
  • Il silenzio, regia di Ingmar Bergman (1963)
  • La più grande storia mai raccontata, regia di George Stevens (1965)
  • Hawaii, regia di George Roy Hill (1966)
  • La vergogna, regia di Ingmar Bergman (1968)
  • L’ora del lupo, regia di Ingmar Bergman (1968)
  • Passione, regia di Ingmar Bergman (1969)
  • L’assassino arriva sempre alle 10, regia di László Benedek (1970)
  • L’adultera, regia di Ingmar Bergman (1971)
  • Karl e Kristina, regia di Jan Troell (1971)
  • La nuova terra, regia di Jan Troell (1972)
  • L’esorcista, regia di William Friedkin (1973)
  • Il lupo della steppa, regia di Fred Haines (1974)
  • I tre giorni del condor, regia di Sydney Pollack (1975)
  • Gli avventurieri del pianeta terra, regia di Robert Clouse (1975)
  • Cuore di cane, regia di Alberto Lattuada (1976)
  • Il deserto dei Tartari, regia di Valerio Zurlini (1976)
  • La nave dei dannati, regia di Stuart Rosenberg (1976)
  • Cadaveri eccellenti, regia di Francesco Rosi (1976)
  • Gran Bollito, regia di Mauro Bolognini (1977)
  • L’esorcista II – L’eretico, regia di John Boorman (1977)
  • La bandera: marcia o muori, regia di Dick Richards (1977)
  • Obiettivo Brass, regia di John Hough (1978)
  • Uragano, regia di Jan Troell (1979)
  • Bugie Bianche, regia di Stefano Rolla (1979)
  • Flash Gordon, regia di Mike Hodges (1980)
  • Fuga per la vittoria, regia di John Huston (1981)
  • Conan il barbaro, regia di John Milius (1982)
  • Mai dire mai, regia di Irvin Kershner (1983)
  • Dreamscape – Fuga nell’incubo, regia di Joseph Ruben (1984)
  • Dune, regia di David Lynch (1984)
  • Il pentito, regia di Pasquale Squitieri (1985)
  • Cristoforo Colombo, regia di Alberto Lattuada (1985)
  • Hannah e le sue sorelle, regia di Woody Allen (1986)
  • Pelle alla conquista del mondo, regia di Bille August (1987)
  • Ghostbusters II – Acchiappafantasmi II, regia di Ivan Reitman (1989)
  • Risvegli, regia di Penny Marshall (1990)
  • Fino alla fine del mondo, regia di Wim Wenders (1991)
  • Una vita scellerata, regia di Giacomo Battiato (1990)
  • Europa, regia di Lars von Trier (1991)
  • Un bacio prima di morire, regia di James Dearden (1991)
  • Con le migliori intenzioni, regia di Bille August (1992)
  • Cose preziose, regia di Fraser Clarke Heston (1993)
  • A che punto è la notte, regia di Nanni Loy (1994)
  • Dredd – La legge sono io, regia di Danny Cannon (1995)
  • Conversazioni private, regia di Liv Ullmann (1996)
  • Al di là dei sogni, regia di Vincent Ward (1998)
  • La neve cade sui cedri, regia di Scott Hicks (1999)
  • Non ho sonno, regia di Dario Argento (2001)
  • Intacto, regia di Juan Carlos Fresnadillo (2001)
  • Druids – La rivolta, regia di Jacques Dorfmann (2001)
  • Minority Report, regia di Steven Spielberg (2002)
  • Gli amanti di Mogador, regia di Souheil Ben-Barka (2002)
  • Heidi, regia di Paul Marcus (2005)
  • L’inchiesta, regia di Giulio Base (2006)
  • Lo scafandro e la farfalla, regia di Julian Schnabel (2007)
  • Rush Hour 3 – Missione Parigi, regia di Brett Ratner (2007)
  • Emotional Arithmetic, regia di Paolo Barzman (2007)
  • Un homme et son chien, regia di Francis Huster (2008)
  • Solomon Kane, regia di Michael J. Bassett (2009)
  • Oscar et la dame rose, regia di Eric-Emmanuel Schmitt (2009)
  • Shutter Island, regia di Martin Scorsese (2010)
  • Wolfman, regia di Joe Johnston (2010)
  • Robin Hood, regia di Ridley Scott (2010)
  • Molto forte, incredibilmente vicino, regia di Stephen Daldry (2011)
  • Branded, regia di Jamie Bradshaw e Aleksandr Dulerayn (2012)
  • Star Wars: Il risveglio della Forza, regia di J. J. Abrams (2015)

Max Von Sydow Filmografia – Televisione

  • Rabies, regia di Ingmar Bergman (Film TV) (1958)
  • Cittadino X, regia di Chris Gerolmo (Film TV) (1995)
  • Salomone, regia di Roger Young (Miniserie TV) (1997)
  • Professione fantasma, regia di Vittorio De Sisti (Miniserie TV) (1997)
  • La principessa e il povero, regia di Lamberto Bava (Miniserie TV) (1997)
  • Minaccia nell’Atlantico, regia di David Drudy (Film TV) (1997)
  • Il processo di Norimberga, regia di Yves Simoneau (Film TV) (1998)
  • La fuga degli innocenti (Miniserie TV) (2004)
  • La saga dei Nibelunghi, regia di Uli Edel (Film TV) (2004)
  • I Tudors (Serie TV) (2009)
  • I Simpson (Serie TV, 1 episodio) (2014)
  • Il Trono di Spade (Serie TV, 3 episodi) (2016)

Max Von Sydow Filmografia – Regista

  • Katinka storia romantica di un amore impossibile (1988)

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