Eco Del Cinema

Mauro – Recensione

Un film che mostra lo spaccato di vita nelle periferie di Buone Aires, attraverso il realismo più crudo possibile

Regia: Hernán Rosselli – Cast: Victoria Bustamante, Mauro Martínez, Pablo Ramos – Genere: Drammatico, colore, 80 minuti – Produzione: Argentina, 2014.

mauro-foto“Mauro” è il film di debutto del regista Hernàn Rosselli, con il quale ha vinto il Premio Speciale della Giuria al Concorso Internazionale BAFICI, il festival del Cinema Indipendente di Buenos Aires.

Mauro è operaio in un fabbrica di costruzioni di infissi ma con il suo amico Luiz, stampa in una tipografia banconote false di grosso taglio, per poi spenderle in giro in modo da prendere il resto in contanti veri. Quando nella sua vita farà il suo ingresso Paula, l’uomo perderà la testa e la situazione potrebbe cambiare.

Rosselli descrive nel suo film il mondo sommerso dei sobborghi di Buenos Aires, con i loro abitanti e locali. Mauro è un semplice operaio, dipendente dalla cocaina e dagli ansiolitici, che cerca di guadagnare qualcosa fabbricando soldi falsi.

Il film si presenta con un ritmo estremamente lento e la costruzione degli eventi risulta poco chiara e comprensibile, visto il numero di tagli che il montaggio richiede. Sono presenti numerose immagini di tipo amatoriale, accompagnate dai commenti del protagonista che però non aiutano la comprensione del film. La struttura tende quindi non a raccontare una storia in maniera lineare ma a mostrare alcuni istanti della vita dei protagonisti. Di loro infatti non conosciamo nulla, né da dove vengono né dove vogliono andare, conosciamo solamente quello che vediamo nel momento in cui il regista ce lo mostra.

I temi presenti nella pellicola sono diversi: la crisi economica che costringe i poveri abitanti della periferia della città a trovare metodi illegali per guadagnare qualcosa, i rapporti del singolo con gli amici, la famiglia (in questo caso la mamma) e l’amore. Tuttavia l’intento principale del film è quello di mostrare la realtà nel modo più oggettivo possibile: in effetti nel guardare i primi minuti di “Mauro” sembra di guardare un documentario, tanto lo stile è semplice e diretto.

Lo scopo di Rosselli è quindi di quello di costruire un film realista, nel senso più radicale possibile, senza alcun cliché o aggiunta superflua.

“Mauro” è in concorso al Festival Internazionale del Film nella sezione “Cinema d’oggi” .

Margherita Mustari

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