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Puoi baciare lo sposo (2017)

Recensione

Puoi baciare lo sposo – Recensione: le sfide dell’amore

Puoi baciare lo sposo scena

“Puoi baciare lo sposo”, quinto film di Alessandro Genovesi, è una commedia il cui scopo è quello di affrontare il tema delicato, ed attuale, degli stereotipi e dei pregiudizi che ancora vivono nell’Italia post unioni civili. Genovesi lo fa attraverso Paolo e Antonio, rispettivamente Salvatore Esposito e Cristiano Caccamo, due ragazzi omosessuali che vivono la loro idilliaca storia d’amore a Berlino dove si mantengono come attori e con lavori saltuari. Tutto è perfetto finché Antonio non chiede a Paolo di sposarlo e ditornare in Italia dove dovranno affrontare le loro famiglie. Accompagnati dai loro strambi coinquilini, l’ilare Benedetta (Diana Del Bufalo) e lo stressato  Donato (Dino Abbrescia), i due amanti inizieranno un’odissea pre-matrimoniale.

A loro si oppone da subito il padre di Roberto, interpretato da Diego Abatantuono, un sindaco progressista che predica bene ma razzola male; un uomo che grazie alla promulgazione di accoglienza e integrazione ha vinto le elezioni ma che, quando “il diverso” entra in casa sua non riesce ad accettarlo.

Di tutt’altra pasta è la madre del ragazzo (Monica Guerritore) che ha sempre sospettato l’omosessualità del figlio, di cui autorizza le nozze solo se organizzate dal Wedding Planner televisivo Enzo Miccio.

Puoi baciare lo sposo: il peso di troppa leggerezza e troppe tematiche

Alessandro Genovesi con “Puoi baciare lo sposo” ha voluto affrontare con leggerezza un tema importante, rendendo i personaggi il più naturali possibile, aiutato anche da un ottimo cast, ciò che si evince, tuttavia, è l’utilizzo di troppa leggerezza e trascuratezza soprattutto nella rappresentazione delle diverse relazioni. Sono gli stessi personaggi a dirci chi sono, qual’è il loro background e le loro paure, e lo fanno come l’enunciazione dei titoli nobiliari agli eventi pubblici. Così facendo lo spettatore perde il piacere della scoperta e per quanto alcuni maturino un cambiamento, rimane vuoto e prevedibile.

I vari caratteri portati in scena e le loro storie risultano slegati tra loro. Ne consegue una carente omogeneità, derivata forse dallo scarso affiatamento tra i vari attori, e soprattutto la mancata riuscita delle scene comiche.

Salvatore Esposito, svestiti i panni di Genny Savastano di “Gomorra”, si è calato perfettamente in un ruolo ben diverso da quello che l’ha reso famoso, dimostrando ampiamente la sua versatilità.

Monica Guerritore risulta essere la nota fuori posto del film, poiché prosegue una strada ben differente da quella della leggerezza del resto del cast. A lei si contrappone la recitazione umoristica di Abatantuono, che qui non raggiunge mai il suo meglio. A Dino Abbrescia e Antonio Catania sono stati affidati i ruoli di ammortizzatori di quelle scene che in un altro contesto sarebbero state di carattere più serio.

Nuoce ulteriormente al film l’approfondimento superficiale di troppe tematiche che appesantiscono la narrazione: l’omosessualità, il lavoro, l’immigrazione, il ruolo delle donne, il diverso, il lutto, la scoperta di se stessi, i problemi dell’Italia e l’atteggiamento della chiesa nei confronti della comunità LGBTI.

“Puoi baciare lo sposo” non raggiunge il suo scopo, lo stesso che all’estero è stato raccontato e affrontato in modo diverso e soprattutto riuscito.

Riccardo Careddu

 

Trama

  • Regia: Alessandro Genovesi
  • Cast: Diego Abatantuono, Monica Guerritore, Salvatore Esposito, Cristiano Caccamo, Dino Abbrescia, Diana Del Bufalo, Beatrice Arnera, Rosaria D’Urso, Antonio Catania
  • Genere: Commedia, colore
  • Durata: 90 minuti
  • Produzione: Italia, 2017
  • Distribuzione: Medusa
  • Data di uscita: 1 marzo 2018

Puoi baciare lo sposo - Locandina“Puoi baciare lo sposo”  è un ritratto vivido di una società ancora impreparata alle unioni civili tra omosessuali diventate legali da poco per legge.

Alessandro Genovesi dirige un cast  stellare composto dai nomi migliori della commedia italiana capitanati da un vulcanico Diego Abatantuono.

Puoi baciare lo sposo: una commedia sulle unioni civili

Cristiano Caccamo nel ruolo di Antonio è un giovane espatriato in Germania che ha trovato l’amore in Paolo interpretato da Salvatore Esposito, divenuto famoso con la serie tv “Gomorra”, nei panni di Gennaro Savastano. I due decidono di andare in Italia a conoscere le loro famiglie per annunciare loro il prossimo matrimonio. La madre di Paolo, Anna, interpretata da Monica Guerritore, supporta immediatamente il figlio, al contrario del padre Roberto (Diego Abatantuono) che si professa di mentalità molto aperta per opportunità politiche. Riuscirà ad accettare con serenità la scelta di Antonio?

Il regista Alessadro Genovesi ambienta “Puoi baciare lo sposo” nella tranquilla provincia viterbese. Il film è una commedia agrodolce sui cambiamenti di costume più recenti, raccontando un paese in transizione.

La sceneggiatura porta la firma dello stesso regista in tandem con Giovanni Bognetti, regista della commedia “I Babysitter” con Paolo Ruffini e Diego Abatantuono. I due prima di girare il film si sono ampiamente documentati sul tema, lavorando con l’Associazione Diversity sui diritti delle persone LGBTI fondata da Francesca Vecchioni.

Alessandro Genovesi – che ha esordito alla regia nel 2011 con “La peggior settimana della mia vita”, continuando nello stesso genere con il successivo “Il peggior Natale della mia vita”, entrambi con Fabio De Luigi e Cristiana Capotondi – con “Puoi baciare lo sposo” torna sul grande schermo dopo il successo del 2015 dal titolo “Ma che bella sorpresa”.

 

Trailer

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