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Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet – Recensione

A cinque anni da “L’esplosivo piano di Bazil” Jean-Pierre Jeunet torna sul grande schermo con una pellicola affascinante e sentita sulla vita, gli affetti, il dolore, il lutto e gli interessi che ci riempiono le giornate, che siano le scienze, l’avventura, o i concorsi di bellezza 

(The Young and Prodigious T.S. Spivet 3D) Regia: Jean-Pierre Jeunet – Cast: Kyle Catlett, Helena Bonham Carter, Judy Davis, Callum Keith Rennie, Niamh Wilson, Jakob Davies, Rick Mercer, Dominique Pinon, Julian Richings, Richard Jutras – Genere: Family Drama, colore, 105 minuti – Produzione: Francia/Canada, 2014 – Distribuzione: Microcinema – Data di uscita: 28 Maggio 2015.

lo-straordinario-viaggio-di-ts-spivetPresentato fuori concorso ad Alice nella città 2014, l’intreccio del film di Jeunet si sviluppa attorno al piccolo T.S., un bambino prodigio di 10 anni, con una smisurata passione per la cartografia e le scienze, che lo porta a realizzare numerose invenzioni che invia, all’insaputa di tutti, a riviste scientifiche e ad istituti di ricerca.

Il piccolo vive in un ranch nel Montana, assieme alla mamma, che studia gli insetti, a suo padre, un cowboy nato con cent’anni di ritardo, come dice lo stesso T.S., una sorella adolescente che sogna di diventare Miss America e un fratello gemello, Layton.

Jeunet adatta per il grande schermo il romanzo “The Selected Works of T.S. Spivet” di Reif Larsen; attraverso il racconto della fuga del piccolo e dello ‘straordinario’ viaggio che intraprende per ritirare un premio conferitogli dal famoso Smithsonian di Washington, mostra che meraviglioso viaggio è la vita, con le sue gioie e i suoi dolori.

Il regista de “Il favoloso mondo di Amelie” riesce a realizzare una pellicola divertente e dal ritmo serrato, portando il pubblico nell’universo infantile di T.S. con una freschezza ammaliante, come se nessuno fino ad ora avesse mai trattato questi temi.

Il 3D, per quanto coinvolgente, non può che essere un valore aggiunto per una pellicola che ha il suo punto di forza nella sceneggiatura (scritta come sempre a quattro mani dal regista e da Guillaume Laurant), che spesso ci delizia della voce fuori campo di T.S. che racconta qualche divertente aneddoto familiare, e in una regia variopinta, mai paga di dissetare uno spettatore curioso e innamorato della settima arte.

La pellicola è un grande caleidoscopio di colori, immagini ed emozioni, che non può non appassionare un pubblico di ogni età.

T.S. è interpretato egregiamente da Kyle Catlett, noto al pubblico televisivo per aver impersonato Joey Matthews nella nota serie ” The Following”, mentre nei panni della mamma entomologa c’è una deliziosa Helena Bonham Carter. Simpatico il ruolo della dott. Jibsen, cui presta il volto una bravissima Judy Davis.

Maria Grazia Bosu

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