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Lo sciacallo – The Nightcrawler – Recensione

Jake Gyllenhaal nei panni di un reporter freelance, pronto a tutto pur di sfondare

(Nightcrawler) Regia: Dan Gilroy – Cast: Jake Gyllenhaal, Rene Russo, Bill Paxton, Riz Ahmed, Kevin Rahm Genere: Thriller, colore, 117 minuti – Produzione: USA, 2015 – Distribuzione: Notorious – Data di uscita: 13 novembre 2014.

lo-sciacallo-locLou Bloom è un giovane ragazzo che, non riuscendo a trovare un lavoro, si guadagna da vivere procurando, in maniera non del tutto legale, dei materiali da rivendere ai costruttori, in particolare ferro e rame. Una sera assiste ad un incidente stradale e viene attratto dalla presenza di un uomo intento a riprendere la scena nei minimi dettagli. In quel momento Lou capisce che filmare eventi di cronaca per poi rivendere i video ai maggiori network televisivi può essere un’ottima fonte di guadagno. Si procura così una telecamera e una radio della polizia ed inizia a spostarsi da una parte all’altra della città ogni notte, per riprendere gli incidenti o gli eventi più cruenti. Una notte però filma una sparatoria all’interno di un’abitazione: il suo lavoro inizia così ad interferire con l’arresto di due assassini.

Dan Gilroy affronta con il suo film un tema estremamente attuale, quello del “reporter fai da te”. In Italia tale fenomeno è rappresentato dal sito Youreporter, dove gli utenti possono caricare video e foto amatoriali di eventi di cronaca , che poi potranno essere utilizzati anche dalle televisioni e dai telegiornali.

Lou rimane colpito dalla piccola troupe che riprende l’incidente e vede in questo nuovo modo di fare giornalismo, una nuova avventura nel quale immergersi, oltre che una sicura fonte di guadagno.

Lou Bloom è un ragazzo come tanti altri, disoccupato e alla ricerca disperata di un lavoro in un mondo in cui le uniche possibilità che vengono offerte sono stage o posti con salari ai minimi livelli. Il regista non ci dice nulla di più del personaggio: non conosciamo la sua storia né da dove viene, sappiamo solo che è solo e che ha un carattere molto particolare. Gyllenhaal infatti interpreta magistralmente un personaggio preciso e attento ai minimi dettagli, quasi al limite dell’ossessione, un ragazzo estremamente isolato dal resto del mondo, che passa le ore al computer studiando qualsiasi cosa e informandosi su tutto ciò che lo circonda. Ciò che lo caratterizza è una voce calma e impostata, una dialettica coinvolgente arricchita da una cultura non indifferente: tuttavia ciò che colpisce di lui è lo sguardo, freddo e deciso, due occhi profondi e spesso sgranati, pronti a colpire e a manipolare chi ha davanti.

Gilroy presenta Lou come l’antieroe per eccellenza. Animato infatti all’inizio di pura curiosità e voglia di lavorare, il protagonista finirà per diventare uno spietato cacciatore di notizie, uno sciacallo per l’appunto, disposto a tutto pur di portare a casa la notizia più sensazionale. Lo spettatore riesce per tutto il film ad immedesimarsi con il personaggio, nonostante molti dei suoi comportamenti non siano eticamente e moralmente corretti. Questo perché Lou non è un uomo cattivo, ma è semplicemente vittima della società moderna che lo costringe al peggio pur di crearsi una carriera.

L’incontro che risulterà fatale per la carriera di Lou è quello con Nina, la direttrice del rete televisiva alla quale il ragazzo vende i suoi video. La donna è ex reporter che è riuscita a diventare capo delle rete unicamente con le sue forze e che ora vuole mantenere il suo status a tutti i costi. Ecco perché quando si accorge che le riprese di Lou rappresentano il modo migliore per garantire al suo network i maggiori ascolti possibili, non esita un attimo a tenersi stretto il ragazzo. Nina e Lou sono molto simili, entrambi affamati di notizie e senza nessuno scrupolo di coscienza di fronte alle disgrazie: per questo quando si incontrano si crea immediatamente un forte affiatamento.

Il film di Gilroy presenta, con uno stile semplice, una realtà di Los Angeles che non si conosce, una dimensione notturna fatta di macchine che sfrecciano nell’oscurità e di persone armate di telecamera, pronte a riprendere qualsiasi catastrofe pur di guadagnare.

“Lo sciacallo” è stato presentato al Festival Internazionale del Film di Roma e uscirà nelle sale italiane il 13 novembre.

Margherita Mustari

 

 

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