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Life – Non oltrepassare il limite

 

Recensione

Life – Non oltrepassare il limite – Recensione: un fanta-horror ben fatto che fa l’occhiolino al passato del genere

Life - Non oltrepassare il limite una scena della pellicola

Life – Non oltrepassare il limite:  una scena del film.

“E’ praticamente ovvio che esistano altre forme di vita”, cantavano i BluVertigo nel lontano 1988. Malgrado l’esternazione canora del gruppo musicale capitanato da Morgan, per l’equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale, l’esistenza di ET non è per nulla scontata, anzi. Così, quando riescono a recuperare un campione microscopico proveniente da Marte, probabile prova della vita sul pianeta rosso, gli astronauti della ISS non stanno più nella pelle. In poco tempo però, il minuscolo organismo, da prima prova di vita extraterrestre, si trasforma in un predatore brutale ed iper-intelligente. Agli scienziati, in orbita intorno alla Terra, non rimarrà che cercare di salvare la vita, la propria.

Era dai tempi dei primi “Alien” che non si vedeva una fanta-horror così ben fatto. Le elucubrazioni sull’interazione uomini-alieni, sulle difficoltà di comunicazione con loro e sulla possibilità che possano salvare il mondo da un’invitabile catastrofe, le lasciamo ad “Arrival” e ad altre pellicole in cui i visitatori provenienti dalla spazio profondo hanno un’aura salvifica. Qui, in “Life”, non c’è il tempo materiale per altisonanti argomenti da dibattito perché è tutto molto chiaro: ET non è solo cattivo, è perfido e inarrestabile.

Life – Non oltrepassare il limite: Alien 2.0 ad altissima e purissima tensione

“Life – Non oltrepassare il limite” l’ispirazione alla saga incentrata sulla creatura partorita dal genio di Ridley Scott è dichiaratamente palese e Daniel Espinosa, il regista, la omaggia con un favoloso upgrade sfornando un blockbuster di notevole livello qualitativo. Risultato in sala: spettatori incollati alla poltrona per un’ora e quaranta minuti e con il fiato talmente sospeso da aver bisogno di ossigeno come gli astronauti in fuga davanti ai loro occhi.

Tecnicamente e visivamente eccellente, “Life” si apre con una scena iniziale da applausi: un piano sequenza all’interno della stazione spaziale che, da solo, vale il prezzo del biglietto. Non aspettiamoci momenti di approfondimento scientifico o di umana introspezione: i personaggi sono tagliati all’incirca con l’accetta, fanno a gara a chi sia più eroe e sono sempre pronti, senza un brandello di titubanza, a mettere a repentaglio la propria vita per salvare il prossimo. Ma possiamo assicurare che, seppur evidenti, è possibile trascurare queste debolezze del film perché “Life” è un treno che viaggia spedito sui binari dell’alta tensione e salendoci a bordo si rischia fortemente di esser coinvolti in un’esperienza da… “wow!”.

Da non perdere, questo Alien 2.0. Tanto convincente quanto fuorviante il sottotitolo in italiano “Non oltrepassare il limite” che, forse, potrebbe avere anche una ragion d’essere per quel poco che verrà spiegato dalla trama, ma la fastidiosa sensazione del consiglio da messaggistica autostradale per una guida più sicura, fa comunque capolino.

In ogni caso prudenza, cinture allacciate e a godersi la vita; o meglio: enjoy the “Life”.

Riccardo Muzi

Trama

  • Titolo originale: Life
  • Regia: Daniel Espinosa
  • Cast: Ryan Reynolds, Jake Gyllenhaal, Rebecca Ferguson, Hiroyuki Sanada, Ariyon Bakare, Alexandre Nguyen, Olga Dihovichnaya
  • Genere: Fantascienza, Thriller, Colore
  • Durata: 103 minuti
  • Produzione: USA, 2017
  • Distribuzione: Warner Bros Italia
  • Data di uscita: 23 Marzo 2017

Life - Non oltrepassare il limite poster“Life: Non oltrepassare il limite” è ambientato in una stazione spaziale e narra la vicenda di un equipaggio che si trova prossimo a fare una scoperta che potrebbe cambiare il modo di percepire il mondo: non siamo soli nell’Universo. Il team di esperti rileva sul suolo di Marte la prima prova che testimonia la presenza di vita terrestre sul pianeta; approfondendo le ricerche sul campione trovato, ci si renderà presto conto che si è di fronte ad una forma di vita molto più intelligente di quanto si pensasse.

Il topos cinematografico del thriller fantascientifico, in cui gli astronauti vengono a contatto con un’intelligenza aliena, che crea loro non pochi problemi, è stata ampiamente sfruttata dai registi del genere e non, negli anni precedenti. Si ricordi, ad esempio, “Punto di non ritorno” con Sam Neil o un più lontano “Solaris” di Andrej Tarkovskij. “Life – Non oltrepassare il limite” riprende questo tema, cercando di revisionarlo in chiave moderna e provando a creare qualcosa di nuovo.

Life – Non oltrepassare il limite: un cast ridotto che conta, però, tre attori amatissimi

Il cast di “Life – Non oltrepassare il limite” è ovviamente limitato, dato che si riduce ai tre protagonisti principali, che navigano nell’immensità dello spazio. I due belli del cinema odierno: Jake Gyllenhaal, la star di “I segreti di Brokeback Mountain “, e Ryan Reynolds, divertentissimo in “Deadpool”. La prima donna del film è Rebecca Ferguson, l’attrice svedese di “La ragazza del treno”. Il film doveva essere rilasciato per il 26 maggio negli USA, ma la Columbia Pictures ha spostata la sua data di uscita, anticipandola al marzo, per evitare la concorrenza con “Pirati dei Caraibi: La vendetta di Salazar”.

Trailer

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