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Let’s Go – Recensione

Un documentario sulla crisi del mondo contemporaneo che prende le mosse dalla vita vera del fotoreporter Luca Musella

Regia: Antonietta De Lillo, Giovanni Piperno – Cast: Luca Mosella, Elizabeth Cristina Almeida, Vincenzo Arvanno, Brahim e Miriam Ati Baha, Paolo Ciarchi, Sirlei De Fatima, Simona Gennaro, Dina Slutu, Cheriti Mohammed Wajdi, Abdul Mecit Erbi, Elena Teresa Rossi – Genere: documentario, colore, 54 minuti – Produzione: Italia, 2014 – Distribuzione: Istituto Luce.

lets-goPresentato al 32° Torino Film Festival, “Let’s Go” l’ultimo documentario di Antonietta De Lillo, di casa alla kermesse piemontese, è un ritratto senza filtri di una persona e di un artista: il fotoreporter napoletano Luca Musella, suo caro amico. Senza retorica alcuna, si racconta la vita di un professionista di talento che si trova a vivere in un momento di grande difficoltà. Il protagonista ci mette la faccia raccontandosi con un buon mix di sano realismo e una buona dose d’ironia partenopea; del resto, di lui si potrebbe dire che è uno con una grande carriera alle spalle. Negli anni ’80 collaborava con le agenzie Contrasto e Grazia Neri, e tra le altre cose ha firmato con Maria Pace Ottieri il documentario su Giorgio Bocca “La neve e il fuoco”. Era “un uomo da mulino bianco”, ma lo spot è finito e le cose sono andate male, dopo un business non riuscito. Dopo il divorzio si è trasferito a Milano, ma la Milano da bere non c‘è più e il fotogiornalismo è diventato globale in un momento in cui la crisi economica domina sovrana.

La regista porta in scena la vita vera in tutte le sue pieghe, di cui Luca diventa un simbolo, con una regia pulita e rigorosa. L’unico vezzo che si concede è il passaggio alternato d’inquadrature orizzontali e verticali del protagonista. Non ci sono orpelli nel lavoro della De Lillo, che già ha raccontato ne “La pazza della porta accanto” la poetessa Alda Marini.

Tutto il film è incentrato sulla bella faccia stropicciata di Luca, che si autodescrive in una lettera letta dalla voce narrante di Roberto De Francesco, diretta forse ai suoi tre figli che non vede da lungo tempo. Lo spettatore si rispecchia quasi nell’umanità dolente ma non troppo di Musella, che senza remore ha messo a nudo la sua anima davanti al mondo. Si potrebbe interpretare la vicenda di Musella come una metafora dei tempi che viviamo. La sua è una vita passata in treno ad ascoltare le storie degli altri, con un presente di poche parole piene di dignità, tra gente molto diversa da quella che frequentava prima. La sua nuova famiglia è composta da persone che vivono ai margini della società, ma che cercano tuttavia di non perdersi. Alla fine del documentario lo spettatore si ritrova senza neanche saperlo a fare il tifo per il dignitosissimo e ironico protagonista. I suoi successi e le sue cadute diventano le nostre, grazie anche alla sceneggiatura firmata dallo stesso Luca Musella. “Let’s Go” è una produzione Marechiarofilm società della stessa regista in collaborazione con Rai Cinema. Firma la fotografia di questo straordinario documentario Giovanni Piperno.

Ivana Faranda

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