Eco Del Cinema

L’estate sta finendo – Recensione

Un gruppo di ragazzi della Roma bene in un noir della porta accanto

Regia: Stefano Tummolini – Cast: Andrea Miglio Risi, Marco Rossetti, Giuseppe Tantillo, Nina Torresi, Nathalie Rapti Gomez – Genere: Drammatico, colore, 98 minuti – Produzione: Italia, 2013 – Data di uscita: 10 luglio 2014.

estatestafinendoL’estate volge al termine, otto ragazzi alle soglie della laurea partono per passare il fine settimana in una villa sul mare. I due leader del gruppo sono Domenico e Fabrizio, amici inseparabili e brillanti studenti di giurisprudenza. Entrambi manifestano interesse nei confronti di Flavia, dolce e responsabile sorella minore della superficiale Giulia. Con loro ci sono anche Manuel, un ballerino che ha vinto un talent-show, Katia, una ragazza di borgata che mira ad inserirsi nel gruppo e Davide, un musicista ‘alternativo’. Al gruppo si unisce per la prima volta anche Guido, un tipo goffo e impacciato: è il cugino di Domenico, che è evidentemente in imbarazzo per la  sua presenza. La figura di Guido viene percepita da tutti come un peso: li imbarazza col suo aspetto trasandato e li irrita con le sue considerazioni. La tensione culmina in un incidente, e quella che si preannunciava come un’occasione di divertimento finisce col trasformarsi in un incubo.

Stefano Tummolini costruisce un noir dal retrogusto hitchcockiano (fonte d’ispirazione è stata “Nodo alla gola”) ambientato in una villa del Circeo. Qui la scenografia spensierata tipica della stagione estiva contrasta con le dinamiche del gruppo, diviso tra i leader rampolli borghesi e chi smania per entrarvi o ne è escluso a priori. Il regista, che è anche co-autore della sceneggiatura, ci presenta lentamente i personaggi, usando il giusto tempo per portare lo spettatore a insinuarsi invisibilmente tra di loro, in una descrizione realistica e non banale.

Se da una parte il film sembra prendere la direzione del noir, il finale consente invece di capire le vere intenzioni da dramma della pellicola, ovvero portare lo spettatore a riflettere sulle reazioni e le personalità di un gruppo di giovani come tanti alle prese con una situazione estrema. Il risultato è una riflessione amara sull’egoismo e la solitudine di una generazione, bloccata in un limbo adolescenziale e disposta a tutto pur di raggiungere i propri obiettivi.

Incoscienti, spietati, indifferenti e un po’ bambini: sono questi i giovani che “L’estate sta finendo” porta sul grande schermo. Stefano Tummolini svela il lato oscuro dei ragazzi della ‘Roma bene’, e non, con un’opera molto interessante anche se a tratti sembra perdere qualche giro per poi mancare la sferzata decisiva. Girato con uso sapiente della macchina da presa e della fotografia, il regista propone anche il seguito della pellicola nella sua prima opera letteraria “Un’estate fa”. Nel romanzo lo spettatore più curioso potrà scoprire il seguito delle azioni del gruppo protagonista.

Miriam Reale

Articoli correlati

Condividi