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L’era glaciale 4 – Continenti alla Deriva – Recensione

I divertenti animali preistorici puntuali al loro quarto appuntamento

(Ice Age: Continental Drift) Regia: Steve Martino, Mike Thurmeier – Cast: Nick Frost, Ray Romano, John Leguizamo, Denis Leary, Queen Latifah, Chris Wedge, Seann William Scott, Josh Peck, Jeremy Renner, Wanda Sykes, Aziz Ansari, Keke Palmer, Jennifer Lopes, Heather Morris, Joy Behar, Nicki Minaj, Josh Gad, Alan Tudyk, Kunal Nayyar, Alain Chabat, J.B. – Genere: Animazione, colore, 94 minuti – Produzione: USA, 2012 – Distribuzione: 20th Century Fox – Data di uscita: 28 settembre 2012.

Lera-glaciale-4-Continenti-alla-derivaNella versione italiana nuovi doppiatori crescono. Claudio Bisio e Pino Insegno, ormai veterani in questo campo, tornano a prestare la voce a Sid e Diego, rispettivamente il bradipo e la tigre de “L’era glaciale”. Che è arrivata alla quarta avventura, “Continenti alla deriva”, e che oltre all’evoluzione della specie assiste anche a quella della famiglia disfunzionale composta, oltre che dai suddetti “animaletti”, dal mammuth Manny, doppiato stavolta da Filippo Timi che sostituisce Leo Gullotta, dalla moglie Ellie (Roberta Lanfranchi), e da alcune new entry: Nonnina, progenitrice di Sid, Pesca, la figlia adolescente di Manny ed Ellie (Isabelle Adriani) e Shira (Hong-Hu Ada Perotti), la perfetta compagna per Diego…

Perfetta, se solo non fosse al servizio di Capitan Sbudella (Francesco Pannofino), il cattivo della situazione che, oltre a predare i mari e rendere la vita difficile a tutti gli abitanti della Terra conosciuta, ha deciso di vendicarsi di Manny e compagnia “colpevoli” di avergli affondato la nave, un iceberg decisamente inquietante. E quindi fra battaglie navali ante litteram, rimandi all’Odissea e alla favola di Pinocchio, pasticci (inevitabili) combinati da Sid, e la scoperta (se mai ce ne fosse bisogno) di quanto grande sia il cuore dei nostri protagonisti, il cattivo di turno viene messo al suo posto, la bella senz’anima Shira accende il suo cuore e si unisce alla sua nuova famiglia (per la gioia di Diego), Sid si conferma la vera anima de “L’era glaciale” e Scrat, ossessionato dalla sua ghianda, provoca uno dei disastri mai confermati e più chiacchierati della preistoria.

In uscita a fine settembre nelle sale italiane, il quarto capitolo de “L’era glaciale”, ancora una volta distribuito da Fox, è stato realizzato in 3D. Sebbene spesso la tecnica tridimensionale sia spesso abusata nella produzione recente, stavolta i realizzatori hanno non solo azzeccato l’occasione ma anche la modalità d’uso, rendendo la visione fruibile anche ai più piccoli.

Le tematiche affrontate nel film sono molteplici, ma quello che più salta all’occhio è legato all’importanza della famiglia. Non solo quella “naturale”, composta dai mammuth (naturale si fa per dire, non bisogna dimenticare gli opossum…), ma anche quella disomogenea composta da esseri viventi quanto più diversi tra di loro, che tuttavia si proteggono a vicenda nemmeno avessero lo stesso sangue.

Daria Ciotti

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