Eco Del Cinema

Leni Riefenstahl

Biografia

Leni Riefenstahl è stata una regista famosa per aver esaltato nei suoi film il nazismo, guadagnandosi così al tempo grande spazio nel cinema tedesco.

Leni Riefenstahl, la firma femminile del nazismo

(Berlino, 22 agosto 1902 – Pöcking, 8 settembre 2003)

Leni RiefenstahlAl secolo Helene Bertha Amalia è uno dei personaggi più controversi della storia del cinema e dell’arte tedesca.

Diventata suo malgrado, icona del regime nazista, nasce a Berlino il 22 agosto 1902. Danzatrice, attrice, regista e fotografa ha firmato l’estetica visiva del nazionalsocialismo, ma in tarda età ha anche raccontato la cultura tradizionale africana. Grande amica del Fuhrer, non ebbe mai buoni rapporti con il ministro della propaganda Goebbels e non sottoscrisse mai gli ideali antisemiti di Hitler.

La piccola Helene fu avviata alla danza dalla madre in tenera età, contro la volontà del padre. Grazie al suo innato talento, inizia una brillante carriera come ballerina, che però cessa a causa di un incidente al menisco. È tuttavia l’inizio di una nuova carriera, come attrice.

Il suo “deus ex machina” è il regista Arnold Fank, dal cui film “La montagna del destino”, la giovane Leni resta folgorata. E sarà lui, a frane una star in “ La montagna sacra” nel 1926, a cui seguiranno altri quattro film. Il suo personaggio è quello della donna atletica, che ben si colloca nell’iconoclastia del regime nazista.

È lo stesso Frank a iniziare la brillante Leni ai primi rudimenti di regia. E il suo primo film “La bella maledetta” del 1932 è sull’onda dell’espressionismo tedesco, corrente che vede tra i suoi registi principali Robert Wiene e Fritz Lang. La grande svolta della Riefenstahl è però con la creazione del Ministero per la Cultura e la Propaganda di Goebbels. Per lui, girerà prima nel 1933 “La vittoria della fede” sull’ascesa al potere del nazismo. Molto amato dallo stesso Hitler, tuttavia fu ritirata per ragioni politiche dopo “la notte dei lunghi coltelli”.

Solo un anno dopo, il film che la consegna nel bene e nel male alla storia “Il trionfo della volontà”. Inizialmente rifiutato da Leni per contrasti con Goebbels, è un racconto in toni trionfalistici del congresso di Norimberga del partito nazista del 1934. Il film viene presentato con successo al Festival di Venezia e a prescindere dai contenuti apertamente propagandistici appare assolutamente innovativo a livello tecnico. È l’inizio di un rapporto molto stretto di Leni con Hitler, si disse anche con risvolti di tipo sentimentale. E così, segue nel 1935, “Il giorno della libertà- Il nostro esercito”, tutto incentrato sulla potenza dell’esercito del Reichwher. Questa pellicola fu negata dalla stessa regista per molti anni, forse perché proprio in quell’anno furono promulgate le controverse reggi razziste, da lei non condivise.

La regista del Terzo Reich

Oramai il ruolo di Leni Riefenstahl è però segnato, e viene infatti chiamata a dirigere nel 1938 il kolossal sulle grandi Olimpiadi di Berlino del 1936. “Olimpia” dura ben 4 ore, è diviso in due parti e il lavoro di montaggio dura due lunghi anni. Il film è prodotto direttamente da lei stessa e non dal Ministero della Propaganda, con cui Leni Riefenstahl è ormai in aperto contrasto. Viene premiato con la Coppa Mussolini al Festival di Venezia nel 1938, ma è molto avversato dai registi tedeschi scappati dalla Germania per affrancarsi dal regime.

È proprio questo suo legame così stretto con il nazismo che condannerà la Riefensthal al bando dal mondo del cinema nel dopoguerra. Il suo ultimo film prima della caduta di Hitler è “Bassopiano” girato nel 1940 e ambientato in Spagna. Bloccato dallo scoppio della guerra, esce solo nel 1954 quando la Riefenstahl riesce a rientrare in possesso delle riprese sequestratele.

Gli anni del dopoguerra sono terribili per Leni, che cerca di scappare dalla Germania senza riuscirci. Tuttavia, viene sempre assolta dai Tribunale di Guerra.

Negli anni ’70, Leni viaggia spesso in Africa, raccontata da lei in splendide fotografie. A 71 anni, questa donna fortissima prende il brevetto di diving e da questa nuova passione nasce il documentario del 2002 “Meraviglie sotto’acqua”.

Quella che a torto e a ragione è stata un emblema del nazismo, muore nel 2003 a 100 anni, dopo aver detto in un’ultima intervista di essere pentita di aver incontrato Hitler sulla sua strada.

Ivana Faranda

Filmografia

Leni Riefenstahl Filmografia – Regista

Leni Riefenstahl2

  • La bella maledetta (1932)
  • La vittoria della fede (1933)
  • Il trionfo della volontà (1934)
  • Il giorno della libertà, il nostro esercito (1935)
  • Olympia (1938)
  • Bassopiano (1954)
  • Meraviglie sott’acqua (2002)
  • Un sogno d’Africa (2003, postumo)

Leni Riefenstahl Filmografia – Attrice

  • La montagna sacra, regia di Arnold Fanck (1926)
  • Il grande salto, regia di Arnold Fanck (1927)
  • Il crollo degli Asburgo, regia di Rolf Raffé (1928)
  • La tragedia di Pizzo Palù, regia di Arnold Fanck e Georg Wilhelm Pabst (1929)
  • Tempeste sul Monte Bianco, regia di Arnold Fanck (1930)
  • Ebbrezza bianca, regia di Arnold Fanck (1930)
  • La bella maledetta (1932)
  • S.O.S. Iceberg, regia di Arnold Fanck (1933)
  • La forza delle immagini, regia di Ray Müller (1993)
  • Bassopiano (1954)
  • Un sogno d’Africa (2003, postumo)

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