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Le belve – Recensione

Oliver Stone si affida a una nuova generazione di attori per il suo thriller, ambientato sotto il caldo sole della California

(Savages) Regia: Oliver Stone – Cast: Blake Lively, John Travolta, Aaron Johnson, Salma Hayeck – Genere: Thriller, colore, 129 minuti – Produzione: USA, 2012 – Distribuzione: Universal Pictures – Data di uscita: 26 ottobre 2012.

lebelvelocandinaBen e Chon sono due amici fraterni che insieme conducono un’attività illegale, producono infatti, a livello internazionale, la migliore marijuana mai coltivata prima d’ora in California. Ma, non è l’unica cosa che i due condividono: l’amore per l’incantevole Ophelia li rende un trittico anomalo e bellissimo.

La loro pacifica vita viene sconvolta quando il cartello dei trafficanti messicani si interessa al loro business e decide di interferire negli affari, proponendo loro di entrare in società. A capo dell’organizzazione la spietata Elena che scopre subito il punto debole dei due amici e il modo per ottenere ciò che vuole, rapire O. (Ophelia). Fra discutibili agenti della DEA e scagnozzi poco raccomandabili s’inscenerà una battaglia selvaggia per amore del potere, dell’indipendenza e degli affetti.

Oliver Stone si affida alla nuova schiera di attori internazionali, Aaron Johnson, Taylor Kitsch, Blake Lively, per dipingere i tratti di un thriller un po’ pasticciato ma sommariamente godibile, un menage a trois scandito dai colori forti del sole della baia del sud degli Stati Uniti.

I due protagonisti si amano più di quanto possano amare Ophelia, il loro legame, seppur scandito da due caratteri totalmente agli opposti, è indissolubile, nel bene e nel male. Si scontrano spesso, uno con la visione buddista e pacifista del mondo, l’altro, da bravo ex marine, sempre pronto all’azione. Eppure fra loro vige la regola di non separarsi mai e di non abbandonare nessuno. Come potrebbero quindi lasciare che la loro musa, colei senza la quale non sanno immaginare un solo giorno della loro vita, possa morire a causa loro? Impossibile, anche se questo volesse dire doversi trasformare in qualcosa che non sono.

A fare da contorno ai giovani e promettenti fanciulli, troviamo la vecchia guardia di Hollywood, John Travolta, Salma Hayek e, uno su tutti, Benicio Del Toro, autore di una grande performance.

La formula adattata dal regista è quella delle tinte forti: stampare nell’immaginario collettivo dello spettatore, la pace, la bellezza di determinati contorti rapporti, di paesaggi incantati, con la guerra, lo scempio della razza umana nell’uccisione brutale; i due poli si fronteggiano e si fondono come i caratteri dei protagonisti.

A due anni di distanza dal secondo capitolo di “Wall Street”, Oliver Stone torna al genere che più gli piace e gli si confà, lasciando qualche imperfezione sparsa nella pellicola, che genera qualche interrogativo, ma che, nonostante tutto ci fa tornare ad apprezzare il grande regista di impatto quale è.

Massimiliano Ponzi

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