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La talpa – Recensione

Gli amanti dello spionaggio non rimarranno delusi da questa pellicola dal sapore british. Cast spettacolare, tra cui primeggia, senza alcun dubbio, uno straordinario Gary Oldman

(Tinker, Tailor, Soldier, Spy) Regia: Tomas Alfredson – Cast: Gary Oldman, Kathy Burke, Benedict Cumberbatch, David Dencik, Colin Firth, Stephen Graham, Tom Hardy, Ciarán Hinds, John Hurt, Toby Jones, Svetlana Khodchenko, Simon McBurney, Mark Strong, Jared Harris – Genere: Spionaggio, colore, 127 minuti – Produzione: Gran Bretagna, 2011 – Distribuzione: Medusa – Data di uscita: 13 gennaio 2012.

la-talpa-locIl genere spy story non passerà mai di moda, questo è certo. Se poi si parte dal best seller di uno degli scrittori più bravi e apprezzati, John Le Carrè, allora sì che si può stare tranquilli.

Londra, 1973. L’Intelligence inglese, nome in codice Circus, manda forzatamente in pensione gli ‘scomodi’ Mr Controllo (John Hurt) e Mr Smiley (Gary Oldman), a cui subentra una nuova generazione di agenti segreti. Quando ai massimi vertici del governo giunge la voce che nel Circus si sia infiltrata una talpa russa, l’incarico di stanarla viene assegnato al fidato Mr Smiley che, oramai fuori dall’Intelligence, può condurre le sue indagini senza destare sospetti. Gli intrighi, i giochi di potere e i continui sospetti porteranno Mr Smiley e la sua squadra a scoprire una scomoda verità.

Tomas Alfredson (“Lasciami entrare”, 2008) dirige con sapienza “La Talpa” riuscendo a dare un giusto e azzeccatissimo tocco british che fa molto bene alla pellicola. In questo è stato di certo aiutato da un’ottima fotografia, ma anche scenografia, squisitamente seventies.

Siamo decisamente lontani dai ritmi incalzanti e dal fascino dell’agente segreto inglese per eccellenza, James Bond, qui prevalgono le atmosfere cupe, opache, la solitudine, i sensi di colpa, non c’è spazio per i sentimentalismi. Il cast è stellare, da Tom Hardy (Ricki Tarr) e Benedict Cumberbatch (Peter Guillam) alle ormai consolidate certezze come Colin Firth (Bill Haydon) o John Hurt. Una menzione speciale merita Gary Oldman, davvero perfetto nei panni dell’agente Smiley, la sua capacità di diventare freddo e impassibile difficilmente potrà essere scordata.

Domenica Quartuccio

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