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Jerry Lewis

Biografia

Jerry Lewis è un attore, comico e regista statunitense, uno dei comici di maggiore rilievo dello spettacolo statunitense amato da grandi e piccini.

Jerry Lewis, il genio della comicità hollywoodiana

(Newark, 16 marzo 1926 – Las Vegas, 20 agosto 2017)

Jerry LewisIl critico cinematografico francese Robert Benayoun ha scritto: “Considero Jerry Lewis, da quando è morto Buster Keaton, essere il maggiore artista comico del nostro tempo. Rispecchia perfettamente i tempi in cui viviamo e contemporaneamente li critica”, mentre per il regista francese Jean-Luc Godard: “Jerry Lewis è l’unico regista americano al giorno d’oggi, che cerca di sperimentare qualcosa di nuovo e originale nei propri film; è molto meglio di Chaplin e Keaton”.

Jerry Lewis, al secolo Joseph Jerome Levitch, nasce a Newark il 16 marzo del 1926 da Daniel, cantante a caccia di successo, e Rachel, abile pianista. Il lavoro dei genitori lo costringe a continui spostamenti che non gli permettono di coltivare amicizie stabili.

Figura determinante della sua formazione è la nonna Sarah, che lo accudisce con amore ed è la prima spettatrice delle sue esilaranti gag. Dotato di un talento comico innato, accompagnato da un’incredibile capacità mimica, si diletta per lei in imitazioni e siparietti, con i quali rallegra anche i compagni di scuola. Cacciato quindicenne dal liceo per aver reagito ad un insulto antisemita del preside dell’istituto, lavora come facchino in un Hotel di cui il padre, che ha abbandonato i sogni di gloria, è socio.

Nelle pause dal lavoro le sue performance suscitano l’ilarità dei colleghi, tra i quali c’è Irving Kaye, comico dilettante, che intuisce il grande talento di Jerry e lo stimola a tentare la strada dello spettacolo. Il padre di Jerry non approva e non approverà mai, un dolore questo che accompagnerà l’artista per tutta la vita, e licenzia entrambi.

Il giovane Lewis (esentato dal servizio militare per la perforazione di un timpano a seguito di un’otite) chiede a Irving, che crede seriamente nel ragazzo, di sostenerlo facendogli da manager. Irving riesce a farlo scritturare in alcuni nigth club di Brooklyn: il successo immediato porta i due in tournee nell’East-Coast, dove nel 1944 conosce e sposa Ester Calonico, in arte Patty Palmer, con la quale ha sei figli e un matrimonio di 36 anni, fino al divorzio nel 1980.

La svolta professionale

La svolta professionale avviene nel 1946, grazie all’incontro con un cantante di origini italiane, Dino Crocetti, meglio conosciuto come Dean Martin: la coppia fa scintille, la contrapposizione tra il giovanotto simpatico e prestante e quello impacciato e goffo conquista teatri e platee cinematografiche, radio e televisione, diventando persino i protagonisti di una serie di fumetti della DC Comics.

In un sodalizio durato dieci anni la coppia è protagonista di pellicole di successo: “La mia amica Irma” del 1949, “Irma va a Hollywood” del 1950, “Attente ai marinai” del 1951, “Il nipote picchiatello” del 1955, cui seguirono due film diretti da Frank Tashlin, “Artisti e modelle” e “Hollywood o morte!” del 1956.

La figura di Lewis diventa via via quella che catalizza maggiormente l’attenzione del pubblico, grazie ad una simpatia innata, alle eccezionali capacità mimiche, e ad un’incontenibile genialità artistica, tanto da ferire l’amor proprio di Martin e spingerlo, secondo alcuni, alla separazione; anche se per altri fu invece la Paramount ha voler puntare tutto su Lewis.

I successi al cinema

Lewis deve reinventarsi come singolo e riprende la collaborazione con Tashlin, dalla quale nascono quattro pellicole, tra le quali ricordiamo “Il Cenerentolo” del 1960, progetto ad alto budget, parodia della classica favola. Durante le riprese l’attore, abituato a effettuare salti, capriole e quant’altro per rendere il suo personaggio più divertente, sale una grande scalinata in soli sette secondi, stramazzando esanime al suolo.

Finisce in ospedale e le riprese vengono sospese per due settimane. È l’inizio di un infinito susseguirsi di problemi di salute. Lewis crede molto nel film, adatto alle famiglie e, nonostante sia pronto per il lancio estivo, ottiene dalla Paramount di spostare l’uscita a Natale, a patto di realizzare un’altra pellicola da proporre per l’estate.

In sole quattro settimane Lewis scrive, dirige, interpreta e produce “Ragazzo tuttofare”, sviluppando la tecnica del video assist, ossia l’uso di molteplici monitor, che gli permettono di rivedere in tempo reale quanto girato, rivoluzionando il mondo della regia.

Lewis, coi suoi innumerevoli talenti è il re incontrastato di Hollywood, e nel 1963 realizza quello che è considerato da tutti il suo capolavoro “Le folli notti del Dottor Jerryl”, dove veste i panni di un timido professore di chimica che, grazie ad una pozione da lui creata, si trasforma nel suo alter ego, il sensuale e sfrontato Buddy Love.

Il ritiro dalle scene

Nonostante un continuo inanellare successi, Jerry Lewis si ritira dalle scene nel 1971, vinto da molteplici problemi di salute, dovuti anche allo stress al quale sottopone il suo fragile fisico durante le esibizioni. Una vertebra scheggiata gli provoca un dolore mai sopito, che lo porta a dipendere dai farmaci e a pensare persino al suicidio. Memore di questa esperienza promuove la campagna internazionale “Dolore no grazie”, per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema.

E questa non è l’unica attività per il sociale in cui Lewis si prodiga, si pensi che è il fondatore del programma televisivo Telethon, per la raccolta fondi a favore della distrofia muscolare, opera che gli è valsa una segnalazione per il Nobel per la Pace. Nell’edizione del 1976, grazie a Frank Sinatra, amico di entrambi, Jerry e Martin si riappacificano davanti al loro pubblico.

Torna sulle scene nel 1980 con “Bentornato Picchiatello”, e nel 1983 recita per Martin Scorsese in “Re per una notte”, a fianco di un giovane Robert De Niro. Nel 1992 è diretto da Emir Kusturica in “Arizona Dream” e da Billy Cristal in “Mr. Sabato sera”. Nel 2013 torna al cinema, dopo 18 anni, con “Max Rose”, la storia di un pianista jazz rimasto vedovo dopo molto tempo.

Nel 1999 Venezia lo omaggia con il Leone d’Oro alla carriera.

Sposato con la ballerina SanDee Pitnick dal 1983 fino alla sua morte, ha avuto con lei una figlia nel 1992, Danielle Sarah. E’ scomparso il 20 Agosto 2017 per cause naturali legate alla vecchiaia.

Maria Grazia Bosu

Filmografia

Jerry Lewis Filmografia – Cinema

Jerry Lewis 3

  • Irma va a Hollywood, regia di Hal Walker (1950)
  • Il sergente di legno, regia di Hal Walker (1950)
  • Quel fenomeno di mio figlio, regia di Hal Walker (1951)
  • Attente ai marinai!, regia di Hal Walker (1952)
  • Il caporale Sam, regia di Norman Taurog (1952)
  • La principessa di Bali, regia di Hal Walker (1952)
  • Il cantante matto, regia di Norman Taurog (1952)
  • Morti di paura, regia di George Marshall (1953)
  • Occhio alla palla, regia di Norman Taurog (1953)
  • I figli del secolo, regia di George Marshall (1953)
  • Più vivo che morto, regia di Norman Taurog (1954)
  • Il circo a tre piste, regia di Joseph Pevney (1954)
  • Il nipote picchiatello, regia di Norman Taurog (1955)
  • Artisti e modelle, regia di Frank Tashlin (1955)
  • Mezzogiorno… di fifa, regia di Norman Taurog (1956)
  • Hollywood o morte!, regia di Frank Tashlin (1956)
  • Il delinquente delicato, regia di Don Mcguire (1957)
  • Il marmittone, regia di George Marshall (1957)
  • Il balio asciutto, regia di Frank Tashlin (1958)
  • Il ponticello sul fiume dei guai, regia di Frank Tashlin (1958)
  • C’era una volta un piccolo naviglio, regia di Norman Taurog (1959)
  • Il villaggio più pazzo del mondo, regia di Melvin Frank (1959)
  • Un marziano sulla Terra, regia di Norman Taurog (1960)
  • Ragazzo tutto fare, regia di Jerry Lewis (1960)
  • Il Cenerentolo, regia di Frank Tashlin (1960)
  • L’Idolo delle donne, regia di Jerry Lewis (1961)
  • Il mattatore di Hollywood, regia di Jerry Lewis (1961)
  • Sherlocko investigatore sciocco, regia di Frank Tashlin (1962)
  • Le folli notti del dottor Jerryll, regia di Jerry Lewis (1963)
  • Questo pazzo, pazzo, pazzo mondo, regia di Stanley Kramer (1963)
  • Dove vai sono guai, regia di Frank Tashlin (1963)
  • Jerry 8 e 3/4, regia di Jerry Lewis (1964)
  • Pazzi, pupe e pillole, regia di Frank Tashlin (1964)
  • I sette magnifici Jerry, regia di Jerry Lewis (1965)
  • Linea rossa 7000, regia di Howard Hawks (1965)
  • Boeing Boeing, regia di John Rich (1965)
  • 3 sul divano, regia di Jerry Lewis (1966)
  • Stazione luna, regia di Gordon Douglas (1966)
  • Non alzare il ponte, abbassa il fiume, regia di Jerry Paris, (1967)
  • Il ciarlatano, regia di Jerry Lewis (1967)
  • Silent Treatment, regia di Ralph Andrews (1968)
  • Jerryssimo!, regia di George Marshall (1969)
  • Controfigura per un delitto, regia di Jerry Lewis (voce) (1970)
  • Scusi, dov’è il fronte?, regia di Jerry Lewis (1970)
  • The Singing Filipina, regia di Artemio Marquez (1971)
  • The Day the Clown Cried, regia di Jerry Lewis (1972)
  • Rascal Dazzle, regia di Edward Glass (1980)
  • Bentornato picchiatello, regia di Jerry Lewis (1980)
  • Comiche dell’altro mondo, regia di Steven Paul (1982)
  • Re per una notte, regia di Martin Scorsese (1983)
  • Qua la mano picchiatello, regia di Jerry Lewis (1983)
  • Retenez-moi… ou je fais un malheur!, regia di Michel Gérard (1984)
  • Par où t’es rentré? On t’a pas vu sortir, regia di Philippe Clay (1984)
  • Cookie, regia di Susan Seidelman (1989)
  • Mr. sabato sera, regia di Billy Crystal (1992)
  • Il valzer del pesce freccia, regia di Emir Kusturica (1992)
  • Il Commediante, regia di Peter Chelsom (1995)
  • Max Rose, regia di Daniel Noah (2013)
  • Até que a sorte nos separe 2, regia di Roberto Santucci (2013)

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