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Into Darkness – Star Trek – Recensione

Seconda riuscitissima avventura dell’equipaggio dell’Enterprise firmata da J.J. Abrams che divertirà e intratterrà a dovere gli amanti della fantascienza

(Into Darkness) Regia: J.J. Abrams – Cast: Con Zoe Saldana, Chris Pine, Zachary Quinto, Anton Yelchin, Simon Pegg – Genere: Fantascienza, colore, 134 minuti – Distribuzione: Universal Pictures – Data di uscita: 12 giugno 2013.

intodarkness-startrekSe vi è piaciuto lo “Star Trek” del 2009, non potrete non amare il sequel nuovamente prodotto, sceneggiato e diretto da J.J. Abrams, “Into Darkness – Star Trek”.

Dopo averli (ri)scoperti e imparati a conoscere ed apprezzare in tutti i loro pregi e difetti, i personaggi dello storico franchise, che ha prodotto numerose serie tv e film, tornano per un altro viaggio a bordo dell’Enterprise.

Quando la Flotta Stellare subisce un attentato dall’interno, mettendo a rischio l’intera pace interplanetaria, toccherà al Capitano Kirk e al suo equipaggio arrestare la follia di un nemico molto potente e salvare così l’Universo conosciuto.

 “Into Darkness – Star Trek” è un’avventura travolgente sotto tutti i punti di vista. A cominciare dalla scena iniziale su un pittoresco pianeta con vegetazione prevalentemente rossa e una civiltà di ominidi dalla pelle bianchissima e gli occhi nerissimi che ha da poco inventato la ruota. È lì che ritroviamo il coraggio e la testardaggine del capitano Jim Kirk, la logica disarmante del primo ufficiale Spock, l’ansia mista ad ironia del medico di bordo Bones, la dolcezza e la tenacia di Uhura.

Se nel primo film, Abrams aveva speso molto tempo nell’esame delle differenti personalità dei personaggi del suo “Star Trek”, in questo secondo episodio gli bastano solo pochi, efficientissimi minuti per ricordare allo spettatore chi saranno i protagonisti la cui avventura si apprestano a seguire. Fatto ciò, questa volta può dedicarsi quasi completamente all’azione, lasciando che i rapporti personali si incastrino brillantemente tra un’esplosione, un teletrasporto e un combattimento corpo a corpo.

J.J. Abrams sembra quasi fare le prove generali per “Star Wars”, il cui settimo episodio gli è stato commissionato dalla Disney. Ci dà dentro con gli effetti speciali per rendere questo viaggio nello spazio il più realistico possibile. Complice un 3D curato al dettaglio, vi troverete a schivare gli asteroidi con la testa, a chiudere gli occhi durante un salto spazio-temporale, a bisbigliare una preghiera perché l’Enterprise esca incolume dall’ultima avventata manovra del capitano Kirk, quasi stiate sperimentando l’ultima attrazione di un parco divertimenti.
Certo, si sa, la piena riuscita di una pellicola, anche di una come questa, pensata per il puro intrattenimento, non la si ottiene solo con gli aspetti tecnici. E infatti “Into Darkness – Star Trek” è molto più di questo. J.J. Abrams ha avuto il grande merito di attingere da una serie di personaggi, già ben scritti e permeati nell’immaginario di una grande fetta di pubblico, e modernizzarli. Il regista e sceneggiatore riscrive le figure di Spock, Kirk, Uhura, Bones, Scotty, Sulu e gli altri con gli occhi di chi, seppur cresciuto con la fantascienza degli anni ’70, vive nel terzo millennio e ne conosce regole e canoni. Ed è questa la grandezza della sceneggiatura: da Spock di Zachary Quinto, dalla corazza dura ma dall’animo tanto nascosto quanto sensibile, alla sensuale e insieme mascolina Uhura di Zoe Saldana; dall’irriverente Kirk dell’affascinante Chris Pine all’ironico Bones di Karl Urban; dall’esilarante Scotty di Simon Pegg al giovane talento Checov alias Anton Yelchin, tutti i caratteri sono assolutamente ben definiti e connotati tanto da poterne seguire le vicende con trasporto e affezione.

“Into Darkness – Star Trek” è dunque un ottimo prodotto di intrattenimento, ben confezionato e strutturato, con tanta azione e la giusta dose di sentimento.

Corinna Spirito

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