Eco Del Cinema

Il volto di un’altra – Recensione

Una commedia cinica che scherza sull’immagine televisiva, sulla chirurgia plastica e sul turismo dell’orrore

Regia: Pappi Corsicato – Cast: Laura Chiatti, Alessandro Preziosi, Lino Guanciale, Iaia Forte – Genere: Commedia, colore, 83 minuti – Produzione: Italia, 2012 – Distribuzione: Officine Ubu – Data di uscita: 11 aprile 2013.

ilvoltodiunaltraBella (Laura Chiatti), una famosa, apprezzata e bellissima presentatrice televisiva, viene eliminata dal suo stesso show perché i produttori hanno bisogno di un volto nuovo: “la tua faccia ha stancato” le dicono. Bella è in collera con il mondo ed in particolare con suo marito Renè (Alessandro Preziosi), chirurgo plastico famoso per il suo stesso show televisivo, che non l’ha difesa davanti ai produttori e subito dopo le ha invece rivelato i loro ingenti problemi finanziari. Bella, improvvisamente disoccupata e sul lastrico, prende la sua auto e sfoga la sua rabbia guidando, almeno fino a quando un gabinetto non le cade sul cruscotto e lei viene portata nella clinica del marito con il volto in un bagno di sangue.

Mentre i media impazziscono e si chiedono quali siano le condizioni di Bella, i due coniugi intuiscono che hanno l’occasione perfetta per una truffa colossale: nonostante Bella abbia solo qualche graffio, finge di essere talmente sfigurata da doversi sottoporre ad un intervento che le darà un viso totalmente diverso. E così in un colpo solo Bella e Renè avrebbero risolto tutti i loro problemi: una nuova immagine per lei e un ricco rimborso dall’assicurazione per il conto in banca vuoto della coppia.

Il film di Pappi Coriscato è una divertente commedia volutamente sopra le righe sia nei personaggi che nelle vicende, che tratta, però, il tema attuale e profondamente serio dell’impatto che la televisione e l’immagine hanno sulla nostra vita quotidiana. Una donna si farebbe modificare totalmente il volto, rischiando di non riconoscersi più, solo per poter tornare sulla cresta dell’onda: assurdo? Non proprio dando uno sguardo al panorama della televisione del nostro Paese, fatta sempre più di maschere, di ultrasettantenni che vogliono sembrare quarantenni e di quarantenni che vogliono sembrare ventenni. In “Il volto di un’altra” vediamo la gente accalcarsi fuori dalla clinica per poter avere notizie delle condizioni della showgirl, per sperare di vedere il suo volto sfigurato o anche solo per apparire in televisione e sentire di fare qualcosa di importante: assurdo? Sembra proprio di no, visto il recente aumento del fenomeno conosciuto come il “turismo dell’orrore”.

Pappi Corsicati usa il bianco e nero in alcune sue scene per dichiarare apertamente che è tutta una finzione, che siamo al cinema e che ogni aspetto è volutamente esasperato; eppure il suo cinismo non sfugge, la sua critica alla società è reale e la si avverte in ogni personaggio. Non c’è soltanto l’ambiziosa Bella, ma anche il marito Renè, un uomo senza scrupoli ed egoista, disposto a sacrificare il volto della moglie per denaro, invidioso dei successi lavorativi di lei; c’è Tru Tru, operaio puro ed idealista in superficie, ma arrivista appena se ne presenta l’occasione; ed infine l’immagine della suora cattivissima e corrotta, interpretata da Iaia Forte, non risparmia nemmeno la Chiesa.

Una commedia che, va detto, tira per le lunghe lo stesso concetto per l’intera durata del film. Ci troviamo di fronte ad una sceneggiatura scarna e misera che non riesce a costruire un buon film su un buon soggetto perché non lo sviluppa, ma si limita ad “allungare il brodo”. Il cast, però, è spiritoso e convincente e la critica al nostro presente è forte e chiara: un tantino di impegno in più avrebbe reso il lavoro migliore, ma ci accontentiamo di una pellicola che ben intrattiene e propone temi interessanti e terribilmente attuali.

Corinna Spirito

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