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Il GGG – Il grande gigante gentile

Recensione

Il GGG, Il Grande Gigante Gentile – Recensione: Spielberg porta sullo schermo l’amicizia tra un gigante e un’orfanella

Il GGG - Il grande gigante gentile

“Il GGG” è tratto dal racconto del 1982 del grande scrittore inglese Roald Dahl (titolo originale “BFG – Big Friendly Giant”), autore, tra l’altro, di racconti celeberrimi che hanno meritato trasposizioni cinematografiche, “La fabbrica di cioccolato” e “Matilde” solo per citarne alcuni.

A Dahl si deve anche l’ideazione dei Gremlins, nel lontano 1943, per un progetto poi non andato in porto con la Disney. Curioso che proprio Spielberg nel 1984 recuperò l’idea di Dahl e produsse il film con protagonisti i mostriciattoli verdi, e che, come per chiudere un cerchio con la storia, proprio la Disney sia la produttrice di questa pellicola.

“Il Grande Gigante Gentile”, proprio questo il suo nome, si distingue dai suoi scriteriati compagni appunto per la gentilezza… e per l’essere vegetariano, a differenza degli altri giganti, i cui nomi sono tutto un programma: Inghiotticicciaviva, Strizzateste, Tritabimbo e San Guinario, per fare qualche esempio.

Il menù preferito da costoro ha come pietanza principale gli esseri umani, meglio se bambini, perchè notoriamente più teneri.

Una notte la piccola orfanella Sophia vede per sbaglio il GGG, che la rapisce e la porta con sé nella Terra dei Giganti; comincia così per la bimba una avventura inizialmente drammatica, che pian piano, conosciuto meglio il Gigante Gentile, prende una via inaspettata, che vede il nascere tra i due di un forte rapporto di amicizia e collaborazione.

Sophia viene salvata più volte dal suo nuovo amico dalle mire dei famelici giganti, e per questo in cambio decide di fare qualcosa di risolutivo per annullare una volta per tutte la minaccia di questi mostruosi divoratori di carne umana, rivolgendosi a una persona posta in alto… molto in alto.

Il GGG, il Grande Gigante Gentile: temi cari alla letteratura e cinematografia per ragazzi, quali l’essere orfani e la difficile accettazione del diverso

Il film rientra a pieno titolo nella categoria dei prodotti per ragazzi targati Disney, e Spielberg ce la mette tutta, pur rimanendo fedele al racconto di Dahl, per stupire facendo un gran uso di effetti speciali, che danno enfasi a numerose scene. Il problema della pellicola risiede proprio nell’aver scelto di rimanere ‘troppo’ fedeli allo script originale, senza quel sapore di favola universale che avrebbe giovato alla fruizione del racconto. Alcuni dialoghi telefonici ancorano irrimediabilmente la pellicola agli anni ottanta.

La storia della piccola orfana senza affetti, che unita all’ambientazione londinese ha un forte sapore Dickensiano, e la difficoltà di accettare il diverso da parte di tutti (GGG è diverso da Sophia perché gigante, ma è anche diverso dai suoi compagni perché vegetariano), sono ingredienti col quale si condiscono pellicole di animazione e non.
Da Spielberg è lecito aspettarsi qual lampo di genio che fa sembrare nuove anche le cose viste e riviste.

Alla fine della visione, tolti i bellissimi effetti speciali e la dignitosa prova degli attori, ci si chiede se valesse veramente la pena di trasporre sullo schermo questo racconto, se non per omaggiare ancora una volta un grande autore, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita.

Un pensiero alla grande sceneggiatrice Melissa Mathison, già autrice dello script di “E.T.”, uscito nelle sale proprio nel 1982, a cui “Il GGG” è stato immeritatamente accostato, scomparsa lo scorso anno per una grave malattia mentre erano in corso le riprese del film.

Daniele Battistoni

Trama

  • Titolo originale: The BFG
  • Regia: Steven Spielberg
  • Cast: Mark Rylance, Ruby Barnhill, Bill Hader, Jemaine Clement, Penelope Wilton, Rebecca Hall, Daniel Bacon, Chris Gibbs, Adam Godley, Jonathan Holmes, Paul Moniz de Sa, Olafur Olaffson, Ólafur Darri Ólafsson, John Emmet Tracy, Michael Adamthwaite
  • Genere: Avventura, colore
  • Produzione: USA, Gran Bretagna, Canada, 2016
  • Distribuzione: Medusa
  • Data di uscita: 30 dicembre 2016

Il GGG - Il grande gigante gentileIl titolo italiano del libro da cui è tratto il film è “Il GGG – Il Grande Gigante Gentile”, mentre in lingua originale viene chiamato “The BFG” (The Big Friendly Giant – Il Grande Gigante Amichevole), ma qualunque sia il suo nome, il gigante gentile di Rohal Dahl prende vita per il grande schermo in un film per grandi e piccini, che vuole insegnarci a non basare il nostro giudizio sull’apparenza.

Sofia è un’orfana piena di fantasia e vivacità che una notte viene catturata dalla grande mano di un gigante, che la porta con sé nel suo mondo. Qui i due stringeranno una strana amicizia per combattere i giganti cattivi che ogni notte vanno nel mondo degli umani per mangiarli fino alla sazietà. Nel loro piano è inclusa nientemeno che la Regina d’Inghilterra.

Diretto da Steven Spielberg e con le musiche di John Williams, detentore del maggior numero di nomination agli Oscar (49) tra gli artisti ancora in vita e vincitore di 4 Oscar per la migliore colonna sonora, “Il GGG – Il Grande Gigante Gentile” è la prima trasposizione cinematografica di questo capolavoro di letteratura per l’infanzia.

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