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Il fuoco della vendetta – Out of the Furnace – Recensione

Due fratelli, un omicidio, una vendetta, in mano a Scott Cooper, si trasformano in una pellicola decisamente ben riuscita

Regia: Scott Cooper – Cast: Christian Bale, Casey Affleck, Zoe Saldana, Willem Dafoe, Forest Whitaker, Sam Shepard, Boyd Holbrook, Dendrie Taylor – Genere: Thriller, colore, 116 minuti – Produzione: Gran Bretagna, USA, 2013 – Data di uscita: 27 agosto 2014.

fuocodellavendetta2Cosa fa Christian Bale fuori da una fabbrica d’acciaio? Finisce in prigione, esce, imbraccia un fucile e vendica il fratello assassinato.

“Out of the Furnace” è una pellicola che conquista poco a poco. È una storia che stenta a partire e che non rivela subito la sua evoluzione. Una prima parte fatta di scene che si susseguono veloci, quasi interrotte, poco approfondite ci introduce nella vita di Russell (Bale) e del fratello Rodney (Casey Affleck), ci spinge a familiarizzare con i personaggi, ci fa conoscere la loro natura e ci dà la chiave per capire le scelte successive.

Mentre la storia di Rodney si materializza sotto i nostri occhi, cresce la condanna alle missioni di guerra che marchiano per sempre i soldati e li spingono a scelte rovinose. Comunque una vita tranquilla, a volte, non è concessa nemmeno a chi la cerca con convinzione. Russell vorrebbe un’esistenza normale, un lavoro, una famiglia con la donna che ama, ma non è questo ciò che lo attende. Le difficoltà cui va incontro sono tante, verrebbe da dire quasi troppe per essere reali. Nonostante tutto, la pellicola rimane sempre profondamente realistica, tanto più perché, come nella vita reale, anche nella storia dei fratelli Baze certi eventi capitano senza una spiegazione.

Bale si cala in un ruolo molto lontano da quello dello psicopatico Patrick Bateman di “American Psycho” o da quello dell’eroico e razionale ‘Cavaliere Oscuro’. Questa volta, è un uomo comune, coraggioso, arrabbiato e pronto a lasciarsi andare a un bisogno di giustizia che è proprio di tutti gli esseri umani. Anche in questi panni, la sua è un’interpretazione magistrale, capace di restituire, con il solo sguardo, la tristezza e i pensieri di chi è rimasto impigliato in situazioni difficili.

Non se la cava male nemmeno Affleck che, negli insanguinati abiti di un combattente duro ma sempre umano, rende il dramma di chi ha vissuto la guerra sulla propria pelle e ne è rimasto colpito per sempre.

Con “Out of the Furnace”, Cooper ci regala una pellicola profonda e coinvolgente che parte dimessa e finisce per rivelarsi un gran bel film.

Valeria Gaetano

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