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Il Confine “Prima Parte” – Recensione e Spoiler

Tra il 15 e il 16 maggio andrà in onda su Rai 1 la miniserie in due parti “Il Confine”. Diretta da Carlo Carlei (“Padre Pio”, “Ferrari”, “Il generale Della Rovere”) la storia racconterà, a distanza di cento anni, la prima guerra mondiale, attraverso gli occhi di tre giovani ragazzi di Trieste da poco maggiorenni e costretti a fare dure scelte in tempi difficili. Tra i protagonisti Filippo Scicchitano, Alan Cappelli Goetz e Caterina Shulha.

Il Confine: la Prima Guerra Mondiale a 100 anni dalla sua fine

Il Confine

 

Il 1914, per un gruppo di ragazzi triestini non sarà solo l’anno della maturità ma anche il momento di affrontare dure scelte all’alba della prima guerra mondiale. I giovani protagonisti saranno schiacciati dalle divisioni all’interno del paese tra i fedeli all’impero asburgico e gli irredentisti il cui desiderio era quello dell’annessione all’Italia.

I protagonisti della storia sono: Bruno (Filippo Scicchitano), figlio di un caposquadra portuale e il cui fratello milita tra gli irredentisti, Franz (Alan Cappelli Goetz) un ragazzo orfano di madre e figlio di un ufficiale di alto rango dell’Esercito imperiale Austriaco e infine Emma (Caterina Shulha), una ragazza proveniente da una famiglia di origini ebraiche che possiede una rinomata sartoria. Franz ed Emma sono innamorati l’uno dell’altra, all’insaputa del padre del ragazzo, che non vede di buon occhio gli italiani. Bruno anch’egli innamorato della ragazza, dovrà nascondere i suoi sentimenti per rispetto nei confronti di Franz e per via dell’inizio del conflitto che lo vedrà coinvolto in prima persona.

Questo sarà lo sfondo della miniserie in due puntate “Il Confine”, diretta da Carlo Carlei e voluta dalla Rai per la celebrazione del centenario della fine della Grande Guerra. L’idea dei creatori è quella di istruire le nuove generazioni su un momento importantissimo della nostra storia, mostrando il coraggio di ragazzi poco più grandi e le scelte compiute in nome degli ideali dell’epoca e di quelli che si stavano affermando. Oltre a questo, è stata  rappresentata la violenza del conflitto e il faccia a faccia con la morte a cui si doveva venire a patti.

Il Confine: il peso della guerra sulle spalle di tre amici

La prima parte inizia mostrandoci il trio alle prese con la maturità e una vita spensierata, fatta di sogni e speranze. Tra un caffè e un tuffo in mare preparano quegli esami che di lì a poco diventeranno la sfida minore a cui verranno sottoposti. Franz ed Emma vivono la loro storia d’amore all’insaputa dei genitori e Bruno soffre in silenzio il suo amore non corrisposto nei confronti della ragazza.

Nel frattempo gli irredentisti, a cui appartiene anche il fratello di Bruno, invocano a gran voce l’annessione all’Italia in manifestazioni illegali sempre soppresse dalle forze dell’ordine e nel particolare dal padre di Franz. Inoltre, in quel periodo ai cittadini triestini non era consentito leggere giornali che provenissero dall’Italia, venivano quindi pubblicati clandestinamente dagli irredentisti.

Per una Trieste spaccata in due, la notizia dell’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando d’Asburgo-Este suscita paura in coloro che si aspettano lo scoppio della guerra da un momento all’altro. Così sarà, e per Bruno, Emma e Franz – appena diplomati – inizierà un periodo turbolento che li porterà inesorabilmente a dividersi. Infatti Bruno verrà chiamato alle armi da parte dell’impero (poco prima il fratello era fuggito in Italia) e questo lo porterà lontano dalla coppia di amici. Franz, la cui influenza del padre ha fatto si che il ragazzo non si arruolasse, vivrà il periodo più intenso della sua storia d’amore con Emma.

Ma anche per la dolce coppia le cose si metteranno male: Franz, una volta scoperta la gravidanza di Emma, vuole assumersi le sue responsabilità da uomo ma viene ostacolato dal padre, che non vuole un nipote da parte della ragazza, e così spedisce a Vienna il figlio, dove verrà arruolato contro il suo volere.

Il Confine: una miniserie dal carattere didattico

Il Confine

La storia prosegue ed Emma – convinta che Franz l’abbia abbandonata – sola e con un figlio in arrivo non può che rivolgersi al suo caro amico Bruno, che di ritorno dalla guerra la aiuterà fingendosi il padre del bambino e sposandola. Questo però non cambierà i sentimenti della ragazza, che non prova per lui nient’altro che una forte amicizia.

La morte del fratello – impiccato per tradimento dopo esser tornato a Trieste per far emigrare dei compagni – porterà Bruno a prendere la decisione di abbandonare la città e l’esercito asburgico per fuggire in Italia e servire quello che considera il suo vero paese. La prima parte si chiude con la prima battaglia di Bruno soldato dell’esercito italiano  e Franz sempre più pronto a tornare dalla sua Emma, che nel frattempo ha partorito il loro bambino.

La scenografia e i costumi restituiscono un’ambientazione fedele e soprattutto una ricostruzione dei fatti notevole (se si considera l’inevitabile differenza di budget tra una serie italiana ed una americana) che riporta lo spettatore in una vera e propria Trieste dei primi del ‘900. Detto questo, non si può non notare il cliché del triangolo amoroso (Bruno-Emma-Franz) e molti altri espedienti narrativi già visti.

Inoltre, i risvolti amorosi e la netta distinzione tra buoni e cattivi non mostra quell’ambiguità – insita nell’essere umano – che serie televisive più fresche e coraggiose raccontano ormai da tempo. Da questo punto di vista si può affermare che “Il Confine”, rispettando troppo fedelmente i canoni delle serie italiane che l’hanno preceduta, risulta essere datato da un punto di vista strutturale, e ingenuo dal un punto di vista contenutistico.

Se si considera però l’ampio target di riferimento, che comprende gli studenti delle scuole dell’obbligo, si potrebbe dare alla serie un taglio didattico. Infatti, si predilige una struttura classica del racconto rispetto a quella contemporanea delle attuali serie televisive.

 

Il Trailer della miniserie direttamente qui sotto:

Riccardo Careddu

 

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