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Il condominio dei cuori infranti

Biografia

  • Titolo originale: Asphalte
  • Regia: Samuel Benchetrit
  • Cast: Michael Pitt, Isabelle Huppert, Valeria Bruni Tedeschi, Gustave Kervern, Jules Benchetrit, Tassadit Mandi, Mickaël Graehling, Larouci Didi
  • Genere: Commedia, Drammatico, colore
  • Durata: 100 minuti
  • Produzione: Francia, Gran Bretagna, 2015
  • Distribuzione: Cinema
  • Data di uscita: 24 Marzo 2016

Il condominio dei cuori infrantiIn un palazzo di periferia francese, nella banlieu di una anonima cittadina, si incrociano e si intrecciano le storie e le personalità di individui tanto diversi quanto distanti, ma che condividono uno stesso sentimento di estraneità dal mondo.

La pellicola “Il condominio dei cuori infranti” si ispira a due racconti di “Chroniques de l’asphalte” ed è la quinta produzione del regista Samuel Benchetrit, che si pone come abile interprete di una realtà desolata e introversa, dove l’essere umano è alla costante ricerca di riscatto.

Un astronatua americano chiamato John Mckenzie finisce fuori rotta e precipita nella desolata periferia francese in cui si ambienta la pellicola; il suo sarà un atterraggio di fortuna e verrà accolto in casa dalla signora Hamida, donna di origini marocchine che lo prenderà sotto la sua ala protettiva, trattandolo come un figlio. Allo stesso tempo, nello stesso ‘condominio dei cuori infranti’ troviamo Charly, in piena crisi adolescenziale, che condivide la sua vita con una madre assente: un giorno Charly incontra una nuova vicina, Jeanne Meyer, una attrice degli anni Ottanta che è rimasta chiusa fuori dal suo appartamento. Contemporaneamente Sternkowtiz cade dalla cyclette e viene soccorso da un’infermiera.
Ciascuno di questi incontri, per quanto fortuiti o voluti dal destino, contribuiranno a risaldare la speranza nel futuro e nell’umanità di tutti i protagonisti coinvolti.

Tecnicamente parlando “Il condominio dei cuori infranti” è un film che gioca sul montaggio classico, con pochi movimenti di macchina e inquadrature statiche, dove la coerenza narrativa mantiene un primato assoluto.

Recensione

Il condominio dei cuori infranti: toni agrodolci per ordinarie storie di solitudine urbana con una serie di personaggi alla deriva

Il condominio dei cuori infranti

In una riunione di condominio si discute sulle spese da sostenere per cambiare l’ascensore; tra tutti è contrario solo il depresso cronico Stemkowitz, che abita al primo piano e che dovrà presto cambiare idea. Tra gli altri inquilini spicca l’attrice in crisi Jeanne (Isabella Huppert), nuova arrivata sul pianerottolo del giovane Charly (Jules Benchetrit), che vive con una madre sempre assente, la ancora vitale Harmida, con un figlio in prigione, e una solitaria infermiera, che lavora di notte (Valeria Bruni Tedeschi).

Il condominio dei cuori infranti: un cast importante per una storia che parla con ironia di incomunicabilità

Inizia così il lavoro di Samuel Benchetrit, tratto da uno dei suoi racconti, attraverso il quale l’autore realizza uno spaccato di vita quotidiana che potrebbe riguardare tutti gli abitanti di ogni microcosmo urbano. I personaggi, molto diversi tra loro, incroceranno le loro esistenze e forse ritroveranno la loro voglia di vivere.

La pellicola parte piano, con immagini, quasi prive di colore, di squallide periferie dove sembra non ci sia vita. Il regista accompagna lo spettatore nelle case anonime dei suoi protagonisti, dove il sole non arriva mai. Andando avanti con la narrazione si capisce che dietro quelle finestre anonime succede qualcosa. Il povero Stemkowitz resta invalido dopo essersi addormentato sulla ciclette; la nuova inquilina arriva con i suoi scatoloni e la sua malinconia, accolta da Charly. Dulcis in fundo, un astronauta americano, abbandonato dalla Nasa, viene ospitato nell’unica casa accogliente, quella della signora Harmida. I due, dopo le prime difficoltà, pur non parlando la stessa lingua, si capiscono ugualmente. È più faticoso il percorso di Stemkowitz provvisoriamente in carrozzina, che per puro caso incontra l’infermiera che fuma solitaria nella sua pausa di lavoro. È cinema nel cinema l’incontro tra l’attrice in crisi e il giovane Charly, forse alla ricerca di una figura materna; lui è Jules Benchetrit, figlio del regista e della sfortunata Marie Trintignant, perfetto contrappeso con la sua freschezza alla malinconia di Isabelle Huppert, che sembra proporre al pubblico una versione di se stessa.

Il condominio dei cuori infranti: un film efficace dal registro surreale

Grazie a un registro surreale e a una regia minimal con dialoghi quasi teatrali, il messaggio del regista/scrittore arriva dritto al cuore dello spettatore. Girato tutto in 1.33, il film funziona anche per gli interni delle case, ricostruiti con maestria e ‘fotografati’ da Pierre AIM in modo da rispecchiare efficacemente i loro abitanti. Anche il cast è indovinatissimo dalle star Valeria Bruni Tedeschi e Isabelle Huppert, rispettivamente infermiera nevrotica ed ex attrice di successo, nei loro ruoli classici, perfetti per il plot. Gli altri interpreti sono il comico e regista belga Gustave Hervern, nei panni del povero Stemkowitz , e lo stralunato Michael Pitt, più simile, nel suo straniamento, a un alieno caduto da Marte che a un astronauta della Nasa. Eccellente Jules Benchetrit/Charly, figlio talentuoso del regista, giovane attore di cui sicuramente si sentirà ancora parlare.

“Il condominio dei cuori infanti” è un piccolo gioiellino che ci ricorda come miracolosamente un fiore può crescere anche nell’asfalto di una grigia banlieu francese.

Ivan Faranda

Trailer

Cast

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