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Milionari – Recensione

Milionari: ascesa e caduta del boss camorrista Marcello Cavani, un’altra storia criminale che racconta la semplicità del male

  • Regia: Alessandro Piva
  • Cast: Francesco Scianna, Valentina Lodovini, Carmine Recano, Francesco Di Leva, Salvatore Striano, Gianfranco Gallo
  • Genere: Drammatico, colore
  • Durata: 104 minuti
  • Produzione: Italia, 2014
  • Distribuzione: Europictures
  • Data di uscita: 11 Febbraio 2016

Milionari

A due anni dalla presentazione al Festival del Film di Roma, trova spazio in sala la pellicola di Alessandro Piva, trasposizione cinematografica del romanzo “I milionari. Ascesa e declino dei signori di Secondigliano”, scritto a quattro mani dal pm Luigi Cannavale e Giacomo Gensini (quest’ultimo ha collaborato anche alla sceneggiatura).
E’ il racconto asciutto, attraverso la voce fuori campo del protagonista, Marcello, soprannominato ‘Alendelòn’ per la sua avvenenza, della carriera criminale di un gruppo di ragazzi napoletani che passa dalla microcriminalità al ‘giro grosso’, arrivando a gestire un giro economico milionario.

Milionari: in scena i delitti più efferati per la conquista del potere e per sottomettere le bande rivali

La finzione cinematografica accende i riflettori sulla conquista del potere del noto clan di Secondigliano, che ha spadroneggiato a Napoli, tenendo il potere con violenze e delitti efferati, che non hanno risparmiato i bambini.
Piva mostra la banalità del male, la naturalezza con cui seminando il terrore non solo si conquista il potere ma si ottiene anche il rispetto, la spregiudicatezza con cui vengono spesi i soldi provenienti dal malaffare, talmente tanti da non poterli contare e il conseguente lusso sfrenato nel quale vive il clan.
Ma c’è spazio anche per mostrare l’ipocrisia che accompagna quelli che ‘non si sporcano le mani’, che fanno finta di non sapere la provenienza dei soldi coi quali la loro vita viene beneficata, una per tutte la moglie di Marcello, cui presta le fattezze Valentina Lodovini, che per anni ha chiuso gli occhi per non vedere il sangue del quale la sua famiglia si nutriva.

Milionari: Piva vuole in qualche modo mostrare anche l’instabilità emotiva del protagonista, l’intreccio tra affetti, affari e paura di perdere il potere

Il regista si addentra anche in un’analisi introspettiva di Marcello, ben interpretato da Francesco Scianna, che a volte sembra voler evadere da un destino segnato, sopratutto quando l’affetto per i propri cari indeboliscono la brama di potere. Il destino del clan è da cliché: il potere non può essere eterno, se semini morte e terrore prima o poi devi pagare il conto, e il film mostra tutto, fughe, latitanza, disfatta finale.
Magari non ci sono tocchi di macchina da presa particolarmente audaci, ma il film è ben raccontato, ben costruito e ben recitato, e a differenza di tanti racconti criminali ha il pregio di non rendere ‘quasi simpatico’ il male ed il malfattore.

Maria Grazia Bosu

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