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I due Presidenti – Recensione

La pellicola inquadra l’amicizia tra Tony Blair e Bill Clinton all’interno degli eventi politici e diplomatici più importanti degli anni ‘90

(The Special Relationship) Regia: Richard Loncraine – Cast: Michael Sheen, Dennis Quaid, Helen McCrory, Hope Davis – Genere: Drammatico, colore, 93 minuti – Produzione: USA, Gran Bretagna, 2010 – Distribuzione: Medusa Film – Data di uscita: 10 dicembre 2010.

i-due-presidentiIl film è stato presentato alla 28° edizione del Torino Film Festival. La definizione “rapporto speciale”, coniata dal primo ministro Winston Churchill, è usata per spiegare le particolari relazioni politiche, ideologiche, culturali e diplomatiche tra i capi di stato delle due più potenti nazioni al mondo: l’America e la Gran Bretagna.

Ed è proprio di quest’amicizia che la pellicola vuole trattare, analizzando il rapporto che va dal 1994 agli inizi del nostro secolo, fra il primo ministro Tony Blair e il controverso Presidente degli Stati Uniti di allora, Bill Clinton. Il film parte dell’ascesa al potere dell’ingenuo Tony, seguendone il percorso politico, passando dall’essere una “giovane promessa” fino a diventare un primo ministro di successo, che si districa abilmente nelle questioni internazionali.

Approfondendo il rapporto e il carattere dei due leader, la loro relazione con le mogli, con la famiglia, le strategie d’azione e l’introspezione del potere. Il fattore scatenate che portò Blair e Clinton ad intaccare la loro affinità fu la crisi mondiale, causata dalla guerra in Kosovo.

Il modus operandi degli Stati Uniti portò a un attacco pubblico da parte del Primo Ministro inglese, fino a quel momento sempre vicino al collega, nonostante il caso Lewinsky e lo scandalo che causò. La pellicola affronta un pezzo di storia internazionale che coinvolse tutto il mondo, l’alleanza fra i due uomini più potenti, il voler credere di poter cambiare ideologicamente il corso degli eventi in maniera progressista e la caduta di questi ideali, “incidentalmente coincidente” con l’avvento alla presidenza di George W. Bush. Se è vero che “I veri amici ti pugnalano di fronte” come dice Oscar Wilde, mai frase fu più azzeccata per aprire questo film.

Dopo “The Deal” e “The Queen” ecco il terzo e ultimo capitolo dedicato a Tony Blair dello sceneggiatore Peter Morgan, interpretato ancora da un somigliante Michael Sheen, che, dopo il bellissimo “Frost/Nixon”, torna a parlarci di politica, questa volta con una storia raccontata in prima persona, accanto a un trasformato e invecchiato Dennis Quaid nei panni di Bill Clinton.

Una nota particolare va sottolineata nell’interpretazione della first lady, l’attrice Hope Davis, seppur non molto somigliante alla vera senatrice, sfuma la sua interpretazione con una mimica facciale davvero sorprendente, ricordando le situazioni che scossero l’integrità di una delle donne più in vista degli ultimi tempi.

Il regista Richard Loncraine ha voluto porre la telecamera dietro le quinte, raccontando attraverso uno scenario diverso, ciò che avviene a telecamere spente: i discorsi, come nascono le decisioni, come si opera e tutti i retroscena, che di solito restano nascosti, non raccontati. Con l’aiuto delle musiche del pluripremiato Alexandre Desplat, poste in maniera enfatizzante, si esaltano i discorsi politici riportati testualmente, facendoli apparire un po’ troppo epocali e miticizzanti.

Sonia Serafini

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