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Guida tascabile per la felicità – Recensione

“Guida tascabile per la felicità” è un film delizioso ed edificante, un vero gioiellino cinematografico, dentro il quale c’è la vera essenza della vita.

(A Birder’s Guide to Everything) Regia: Rob Meyer – Cast: Ben Kingsley, Kodi Smit-McPhee, James LeGros, Alex Wolff, Katie Chang, Stephen Kunken, Briana Marin, Ethan Cohn, Michael Chen – Genere: Commedia, colore – Produzione: USA, 2013 – Distribuzione: Videa.

guida-tascabileCon delicatezza e poesia Rob Meyer porta sullo schermo il lutto, il dolore, l’amore, l’amicizia e tanto altro, raccontando di David e delle sue difficoltà ad accettare la recente perdita della madre e il nuovo matrimonio del padre.

Meyer sonda l’animo del protagonista con leggerezza, raccontando della sua grande passione per il birdwatching, ereditata dalla mamma, attraverso il quale la sente ancora vicina, passione questa che condivide con due suoi cari amici, e che lo porterà a vivere un’intensa avventura a caccia di un avvistamento da copertina.

All’inseguimento di un’anatra che sembrava essere estinta, oltre al sapore dell’avventura, i ragazzi riusciranno a gustare quello degli affetti autentici, mostreranno se stessi l’uno all’altro, e compiranno un notevole passo verso l’età adulta. Le divertenti peripezie vissute nel tentativo di avvistare l’agognato volatile metteranno a nudo le fragilità dei ragazzi, proprie dell’età che vivono, un’età in cui si ha fretta di diventare grandi e si ha paura di apparire ancora dei bambini.

Il film di Mayer è un divertente inno alla vita, in cui si ride tanto, nonostante le difficoltà in cui si imbattono i protagonisti, perché nonostante i dolori e le amarezze la vita è intrinsecamente bella, e ci offre gli strumenti per superare i nostri dolori, o almeno imparare a convivere con essi.

La pellicola, in con concorso al ‘Festival di Roma 2014’, nella sezione ‘Alice nella città’, è fresco e coinvolgente, una vera boccata d’ossigeno per lo spettatore; la storia si dipana con leggerezza e ironia e non mancano momenti veramente esilaranti.

Maria Grazia Bosu

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