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G-Force – Superspie in missione – Recensione

Tante risate e suspense in un film d’animazione in 3D che rievoca gli stilemi delle gettonate pellicole di spionaggio

Regia: Hoyt Yeatman – Cast: Sam Rockwell, Penelope Cruz, Nicolas Cage, Steve Buscemi, Tracy Morgan, Jon Favreau, Bill Nighy, Zach Galifinanakis, Will Arnett, Kelli Garner, Tyler Patrick Jones, Chris Ellis, Piper Mackenzie Harris – Genere: Animazione, colore, 90 minuti – Produzione: Usa, 2009 – Distribuzione: Walt Disney Studios Motion Pictures Italia – Data di Uscita: 24 settembre 2009.

g-force-superspie-in-missione“G-Force – Superspie in missione” è una deliziosa pellicola che ha per protagonista dei porcellini d’India che vengono addestrati per fare gli agenti speciali per il governo americano. È in tutto e per tutto un film di spionaggio dove non mancano colpi di scena, fughe rocambolesche, missioni impossibili. I protagonisti sono tenerissimi e l’animazione 3D è veramente coinvolgente; lo spettatore si fonde con il film in modo equilibrato, senza forzature, e il narrato scorre veloce come un fiume in piena.

L’integrazione tra attori e personaggi digitali è talmente verosimile da sembrare reale. Bravissimo Zach Galifianakis, reduce dal successo di “Una notte da leoni”, e complimenti anche a Bill Nighy, un vero cattivo. In America il doppiaggio è stato affidato a voci celebri: Nicolas Cage, Sam Rockwell, Jan Favreau, Penelope Cruz, Steve Buscemi, Tracy Morgan, per la versione italiana ricordiamo Lorenzo Flaherty e Romina Mondello.

Le vicende dei coraggiosi protagonisti provocano in grandi e bambini un’incredibile immedesimazione. Questo perché sia che lo si tratti a teatro o in tv, sia al cinema con un cartone o con attori in carne ed ossa, il concetto principe che domina la pellicola, la fiducia nelle proprie potenzialità, è sempre attuale e stimolante.

Ciascuno di noi prima o poi affronta delle difficoltà che sembrano insormontabili, come quelle vissute dai piccoli protagonisti di questo film, ma con la giusta determinazione, un po’ d’incoscienza, e tanta fiducia nelle proprie capacità, niente è impossibile. Se è vero che tutto è già stato raccontato e la bravura di un narratore sta nel raccontare in modo diverso, un ottimo lavoro è stato svolto dagli ideatori e da tutti coloro che hanno realizzato il progetto. In tempi come questi dove il dramma riempie costantemente giornali e notiziari, ben vengano i film “per famiglie”, che regalano sorrisi e tanta serenità.

Maria Grazia Bosu

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